Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giovanni Talarico – Contenitori e contenuti
lo scultore calabrese si appropria di forme e di linguaggi sempre più presenti intorno a noi e che rappresentano la propensione al consumo: container, box in cartone, casse, pedane, polistiroli e vari sistemi di imballaggio
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nell’era delle merci e degli scambi, dove tutto si muove a velocità e ritmi sempre più intensi, cresce la necessità di rendere commerciabile tutto ciò che l’uomo produce e anche quello che dalla natura deduce.
Con questo pensiero, Giovanni Talarico indaga sui contenitori e contenuti presenti nella vita di tutti i giorni, nelle abitudini. Abitudini ordinate, catalogate e codificate, ognuna con una sua nomenclatura. Ed è l’uomo, che obbedendo al suo bisogno incondizionato, pone su di esse un preciso codice appartenete ad una precisa definizione. Una necessità di ordine pratico diventa perciò anche un bisogno incondizionato a ordinare, catalogare, preservare gran parte delle cose e degli oggetti stabilendo un controllo su tutto ciò che ci circonda.
Per dar forma e corpo alla sua ricerca artistica, lo scultore calabrese si appropria di forme e di linguaggi sempre più presenti intorno a noi e che rappresentano la propensione al consumo: container, box in cartone, casse, pedane, polistiroli e vari sistemi di imballaggio. Ma per l’artista è soprattutto quando il contenitore esaurisce la sua funzione e diventa un oggetto desueto e di scarto che acquista interesse. Ed è proprio la forma dell’involucro, i suoi simboli, la sua funzione del contenere e del farsi trasportare, la situazione di abbandono e di trasformazione che ne consegue ed il vuoto che si determina una volta svuotato del suo contenuto, che rimanda Talarico ai valori essenziali della scultura, cioè i vuoti e i pieni.
[…] anche noi come dei contenitori portiamo dentro emozioni, paure, gioie, angosce, solitudini e come gli involucri industriali proteggono la fragilità del loro contenuto, anche noi cerchiamo protezione dentro il nostro contenitore, per difendere l’estrema fragilità della condizione umana […], di Giovanni Talarico.
Giovanni Talarico inizia la sua formazione artistica in giovane età come autodidatta a Scigliano, frequenta poi il Liceo Artistico di Cosenza e l'Accademia di Belle Arti di Firenze nel corso di scultura, specializzandosi nella lavorazione del marmo e del bronzo.
Successivamente apre il proprio studio a Scigliano dove esegue lavori per committenze pubbliche e private. Inoltre svolge un'attività espositiva, con opere frutto della sua personale ricerca plastica, presso gallerie d'arte italiane ed estere, musei e iniziative culturali.
Per la realizzazione delle sue opere utilizza vari materiali, quelli tradizionali come marmo, granito, pietre varie, bronzo, legno, ferro, più i nuovi che la tecnologia offre, cioè resine e leghe speciali, in quanto trova in ognuno stimoli e peculiarità non trasferibili ad altri.
Con questo pensiero, Giovanni Talarico indaga sui contenitori e contenuti presenti nella vita di tutti i giorni, nelle abitudini. Abitudini ordinate, catalogate e codificate, ognuna con una sua nomenclatura. Ed è l’uomo, che obbedendo al suo bisogno incondizionato, pone su di esse un preciso codice appartenete ad una precisa definizione. Una necessità di ordine pratico diventa perciò anche un bisogno incondizionato a ordinare, catalogare, preservare gran parte delle cose e degli oggetti stabilendo un controllo su tutto ciò che ci circonda.
Per dar forma e corpo alla sua ricerca artistica, lo scultore calabrese si appropria di forme e di linguaggi sempre più presenti intorno a noi e che rappresentano la propensione al consumo: container, box in cartone, casse, pedane, polistiroli e vari sistemi di imballaggio. Ma per l’artista è soprattutto quando il contenitore esaurisce la sua funzione e diventa un oggetto desueto e di scarto che acquista interesse. Ed è proprio la forma dell’involucro, i suoi simboli, la sua funzione del contenere e del farsi trasportare, la situazione di abbandono e di trasformazione che ne consegue ed il vuoto che si determina una volta svuotato del suo contenuto, che rimanda Talarico ai valori essenziali della scultura, cioè i vuoti e i pieni.
[…] anche noi come dei contenitori portiamo dentro emozioni, paure, gioie, angosce, solitudini e come gli involucri industriali proteggono la fragilità del loro contenuto, anche noi cerchiamo protezione dentro il nostro contenitore, per difendere l’estrema fragilità della condizione umana […], di Giovanni Talarico.
Giovanni Talarico inizia la sua formazione artistica in giovane età come autodidatta a Scigliano, frequenta poi il Liceo Artistico di Cosenza e l'Accademia di Belle Arti di Firenze nel corso di scultura, specializzandosi nella lavorazione del marmo e del bronzo.
Successivamente apre il proprio studio a Scigliano dove esegue lavori per committenze pubbliche e private. Inoltre svolge un'attività espositiva, con opere frutto della sua personale ricerca plastica, presso gallerie d'arte italiane ed estere, musei e iniziative culturali.
Per la realizzazione delle sue opere utilizza vari materiali, quelli tradizionali come marmo, granito, pietre varie, bronzo, legno, ferro, più i nuovi che la tecnologia offre, cioè resine e leghe speciali, in quanto trova in ognuno stimoli e peculiarità non trasferibili ad altri.
21
ottobre 2005
Giovanni Talarico – Contenitori e contenuti
Dal 21 ottobre al 12 novembre 2005
arte contemporanea
Location
EDILMERCATO
Torino, Via Monginevro, 1BIS, (Torino)
Torino, Via Monginevro, 1BIS, (Torino)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 15-19
Vernissage
21 Ottobre 2005, ore 19
Autore
Curatore