"Esterno notte", il suo nuovo libro uscito nella collana di Coconino accanto a maestri quali Igort e Muñoz, sta andando a ruba. Ne è stupito per primo l¹autore: "per me è impossibile ­si stupisce- o per lo meno strano. Dopo quaranta anni passati a nascondermiŠ" . Evidentemente visse bene chi ben si nascose e i risultati sono ben percepibili nelle opere di questo eclettico autore: illustratore formidabile, pittore, cineasta. Ma chi è Gianni Pacinotti, in arte GiPi?
Di lui si sa pochissimo. Chi lo ha avvistato l¹ultima volta, in quella periferia sconfinata che si srotola lungo la madre di tutte le autostrade (la Firenze-Mare) sostiene che sia dotato perfino di barba. Produce poesie in forma di disegni: affreschi da sembrare cartoons e viceversa, miniature ribaltate in vignette, che mandano afrori di reti di pescatori. Oppure reportage come pale di profani altari; epopee di barboni e di solitudini, nelle notti cieche di autogrill. Un satirico? No, semplicemente un artista sublime, con i colori puntati sul niente del mondo che lo circonda. Prestigiatore dell¹inquadratura, GiPi. Corridore di corse in salita, può arrivare ovunque senza staccare le mani dal manubrio. Uno che afferma: "quando faccio lezione ai ragazzi della scuola del fumetto gli cito lo Shakespeare che dichiara ci sono più cose tra cielo e terra di quante possa immaginarne la tua filosofiaŠ Nel senso che ho una certa affezione per la realtà, penso solo che vada vista da un altra parte".
Gianni Pacinotti vive e lavora a Pisa. Dopo anni trascorsi come illustratore per l¹editoria e la pubblicità, dal ¹92 realizza racconti illustrati e storie a fumetti, pubblicando su Cuore, Boxer, Il Manifesto, Blue, Linus, Lo Straniero ecc. Nel 2000 fonda la sua etichetta, Santa Maria Video, con la quale realizza cortometraggi in video e in animazione. Insegna fumetto e illustrazione alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze.