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Giro del mondo dell’arte in 80 artisti: tappa 2
La Galleria 911 continua la rassegna estiva inaugurata il mese scorso con una nuova mostra, la seconda tappa del “Giro del mondo dell’arte in 80 artisti”, un particolarissimo viaggio, ispirato a quello del famosissimo libro di Jules Verne.
Comunicato stampa
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La Galleria 911 continua la rassegna estiva inaugurata il mese scorso con una nuova mostra, la seconda tappa del “Giro del mondo dell'arte in 80 artisti”, un particolarissimo viaggio, ispirato a quello del famosissimo libro di Jules Verne. Il nuovo appuntamento aprirà Sabato 19 Luglio alle ore 18.00. Se nel romanzo si scandiva un il giro del mondo in 80 giorni, il proposito della rassegna estiva della galleria è quello di presentare 80 artisti in un percorso a suo modo avventuroso, tra stili, tecniche, livelli di esperienza, filosofie e provenienze geografiche diverse per un percorso ampio e articolato di un sotto-mondo: quello dell'arte.
Il progetto è ideato e curato da Carolina Lio e si sviluppa in cinque mostre collettive di dieci giorni ciascuna in cui conviveranno appositamente aspetti molto diversi del panorama artistico nazionale: ricerche già fortunatamente intraprese, scenari underground, nuove tendenze, anticipazioni probabili dell'arte di domani e uno sguardo a quegli stili che sembrano essere lì lì per essere abbandonati all'inseguimento di nuovi slanci.
In questo nuovo appuntamento sarà possibile conoscere il lavoro di tredici artisti selezionati in base alla particolarità delle loro ricerche, diverse tra loro ma unite da una sperimentazione forte e a volte persino azzardata, su tematiche più o meno scomode o provocatorie, sviluppate tra la figurazione pittorica e l'elaborazione digitale in una ricerca al contempo estetica e impegnata, come la galleria ha sempre proposto.
CON CORTESE PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE E DIFFUSIONE
Stefano Accorsi è nato nel 1966 a Sarzana (SP), dove vive e lavora. La sua è una ricerca informale sul tema della psiche, dove macchie di colore concentriche, stese in modo gradualmente più intenso verso l'interno esplorano il mondo delle percezioni emotive e dei collegamenti razionali del nostro io. La concentricità del colore, dunque, ci dipinge come strutture viventi a strati, da una superficialità sbiadita e senza consistenza, a una forte componente mentale, accentratrice, intrascendibile. Tra le sedi di sue mostre personali ricordiamo il Palazzo Civico di Sarzana e la Galerie Bertrand Kass di Innsbruck. Tra gli altri spazi con cui ha collaborato ed esposto: Palazzo della Pretura di Pontremoli, Antonio Battaglia Arte Contemporanea e Galleria Ponte Rosso di Milano, Palazzo Pretorio di Volterra.
Federica Amichetti vive e lavora a Recanati (MC). I suoi sono dipinti dove la nuova figurazione si unisce a una ricerca sul ricordo, sull'antico, sul tempo da rallentare e recuperare. Il senso del passato viene sottolineato e impreziosito, reso quasi mitico dagli effetti della foglia oro che brilla tanto di più in quanto sovrapposta a una tela dipinta a un olio color griglio, bianchiccio, sbiadito, con le figure umane tracciate in modo che i contorni siano poco netti e con tratti volutamente mancanti, mutilati e imperfetti come può essere ragionevolmente qualcosa di passato che sopravvive nella memoria. Ha lavorato con la Galleria Van Sent di Ancona, Giobatta Ferrari di Brescia, Antichi Forni di Macerata.
Lello Bavenni vive e lavora a Vico Equense (NA). Unisce la pittura al linguaggio digitale, lasciando più che evidenti i ricami dei pixel e dei segmenti vettoriali. In questo modo anche il più caldo dei colori, un rosso incandescente che utilizza in molte delle sue opere, prende un'apparenza distaccata, quasi cinematografica, uno scenario irreale che possiamo solo guardare e contemplare senza potervi prendere parte in nessun modo. Ha all'attivo molte esposizioni personali e collettive tra cui segnaliamo quelle tenute presso Palazzo Trinitari di Roma, Chiostro Sisto IV di Assisi, Chiesa SS. Trinità di Vico Equense, Villa Fondi a Piano di Sorrento, Galleria Trevisi Accademie a Treviso, Centro culturale Candiani a Venezia, Palazzo Ratto-Picasso a Genova, Chiostro dei Borromini a Roma.
Gianluca Bronzoni vive e lavora a Parma. In mostra troviamo due foto appartenenti alla serie “C'era vita su Marte”, uno studio nell'habitat urbano sulla mancanza di comunicazione e l'emarginazione sociale a cui ognuno di noi è a rischio. Le foto sono decolorate in tutto tranne che per la figura umana, che appare così privata del contatto della realtà, chiusa in un proprio e claustrofobico microcosmo che ha smesso di vivere in un ambiente socialmente condiviso. Una delle ambientazioni più ricorrenti è quella delle fermate d'autobus, segno di una umanità in transito, priva di stabilità. Tra le principali esposizioni si ricordano quelle tenute presso Palazzo Pigorini di Parma, Rocca dei Rettori a Benevento, PAC di Ferrara, Art Gallery Contemporanea(mente di Parma.
Luca Buonaccorsi è nato a Viareggio nel 1971. Vive e lavora a Milano. La sua è una pittura che si unisce al linguaggio del fumetto e dell'istruzione e che riprende il filone della figurazione del malato e difforme, associandosi idealmente al lavoro di Alessandro Bellucco, Paul Beel e Debora Hirshc per fare giusto qualche esempio. I suoi corpi umani sono quindi minuziosamente ritratti, ma brutti o imbruttiti, grotteschi, resi quasi orridi, molto spesso anche attraverso espedienti ironici o autoironici che gli derivano dalla sua esperienza di vignettista satirico. E' stata allestita una sua personale a Torre Matilda, Viareggio. Inoltre ha esposto presso la Floricultura Galbiati a Milano e Galleria 18 a Bologna. Ha collaborato con le riviste “Re Nudo” e “L'apodittico” in qualità di vignettista e illustratore.
Giacomo Casprini è nato nel 1980 a Montevarchi (AR). Lavora sul tema della street art e della ricycling art, portando avanti contemporaneamente una ricerca pittorica e una fotografica. In mostra due foto sulla street art, dove campeggiano in primo piano dei graffiti in foto bianco e nero che sbalzano fuori la realtà dell'underground art da quella quotidiana. La distaccano unendola una volta a un segnale di pericolo e un'altra allontanandola dall'osservatore fotografandola dall'interno di una galleria che funge al contempo da tunnel di collegamento e da divisorio. Ha esposto nella manifestazione Zooart ai Giardini Fresia di Cuneo, presso la Galleria La Pergola a Firenze, Tan-Gram a Firenze.
Erelin vive e lavora a Roma. Lavora con la fotografia su un'autoanalisi che deriva da autoscatti in momenti di forte tensione emotiva. Più o meno scuri, sempre in bianco in nero, a volte illuminati da una luce divina e altre spettrale, sono sempre alla ricerca di espressioni di non-normalità, di lati nascosti, di sincerità che emergono dal nostro subconscio per lo spazio di un istante. Lo scopo dell'artista è immortalarli ed avere una testimonianza delle proprie perdite di controllo, delle proprie stesse esagerazioni o anche dei momenti di caduta delle difese, quando la fragilità è esposta e manifesta. Ha esposto presso Officine Pigneto e Jocanda a Roma.
Ronny Franceschini è nato nel 1983 a La Spezia. Vive e lavora a Ressora di Arcola (SP). La sua è una pittura ironica, una ricerca dell'improbabile, dove i soggetti sono appositamente mal scelti e male assortiti in modo da creare effetti ironici o anche sarcastici che stonino dalla perfettività ricercata dalla nuova figurazione laccata che ci ha invaso negli anni scorsi. Si apre così a una ricerca più internazionale di un nuovo tipo di pittura più delicata e rarefatta, che vuole farsi vedere come materia dipinta attraverso l'uso di evidentissime colature. Ha esposto presso Villa Le Pianore a Camairone (LU), Il Principe di Piemonte a Viareggio, Baus di La Spezia, Villa Cavanis a Capezzano di Pietrasanta.
Venera Giuffrida vive e lavora ad Acicatena (CT). Tra gli elementi ricorrenti del suo lavoro troviamo le automobili, simbolo di spostamento, movimento, velocità, modernità, ma stranamente sempre ferme ad aspettare qualcosa. Questo qualcosa è svelato attraverso l'utilizzo del riflesso. Ogni vetro riflette una volta un viso di donna, o un albero, o delle architetture e il mondo attorno ci viene svelato quindi per via indiretta, specchiato in modo parziale, sbilenco, distorto dall'inclinazione dei vetri delle auto, per indicare un filtro innegabile che nei nostri giorni ci siamo interposti tra i nostri ritmi e la realtà. Tra le mostre personali ricordiamo quelle svolte presso la Galleria Il Cenacolo di Palermo, Palazzo Pisani di Bovino (FG), Sale comunali di Milo (CT). Ha inoltre esposto presso Palazzo Minoriti a Catania, Galleria Etnarte di Riposto (CT), Comune di Catania, Galleria Cavallotto a Catania.
Totò Melita è nato nel 1976. Vive e lavora a Siracusa. Il suo è un tipo di pittura new-pop estremamente quasi eccessiva nella brillantezza dei colori, dove a giocare un ruolo di primissimo piano è il simbolo del sole, recuperato dalle antiche civiltà dopo essere stato messo da parte dalla cultura occidentale. Inventa così una “Famiglia Solecaldo”, a metà tra astrazione e figurazione, mentre in galleria sono esposte due opere della serie “Percorsi per il Sole”, in cui una scala collega improbabilmente il terreno alla nostra stella in diverse divertenti combinazioni. Ha esposto presso l'ex Convento del ritiro di Siracusa, Galleria Individual Art di Catania, Piazza Duomo a Siracusa, Galleria EXPA a Palermo, Centro Civic Barceloneta di Barcellona, Galleria Civica di Enna.
Aurora Papastere è nata a Bucarest, Romania nel 1963. Vive e lavora a Venezia. Lavora con diverse tecniche, dal disegno all'incisione passando attraverso ceramica e vetro. Tra le sue ricerche più fortunate, quella che esponiamo in galleria, piccole scatole contenitrici di ancor più piccoli, quasi minuscoli disegni che assumono l'aspetto quasi di cartoline avendo sopra un timbro postale che ci ricorda la mail art. Ha all'attivo importanti mostra tra cui ricordiamo quelle tenute a Cà Pesaro di Venezia, Magazzini del Sale a Venezia, Galleria Apollo a Bucarest, Istituto Romeno di Cultura a Venezia, Museo del vetro di Charleroi in Belgio, Galleria Simeza di Bucarest e Salone Municipale di Bucarest.
Mirco Tarsi è nato a Ostra Vetere (AN) nel 1974. Lavora su un soggetto unico e quasi maniacale, i denti, che identifica come un autoritratto. I denti assumono la simbologia di schema identificativo diverso per ciascun essere umano, fonte di nutrimento e sopravvivenza, violenza e manifestazione di paura. Ha esposto presso il Convento dei Serviti di Maria a Monteciccardo (PU), Galleria Comunale Santa Croce di Cattolica (RN), Casa Museo Palazzetto Baviera a Senigallia (AN), Palazzo Marchesale Venusio a Turi (BA), Palazzo Ducale di Urbino, Palazzo Stella a Crespellano (BO), Villa Vogel a Firenze, Palazzo Albani a Urbino, Rocca Malatestiana di Montefiore Conca (RN), Palazzo Camerata ad Ancona, XI Biennale dei giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo ad Atene, H Space a Shanghai.
Roberto Zen è nato nel 1980. Vive e lavora a Torino. I suoi sono dipinti e illustrazioni che mutuano molto dal fumetto, dall'horror e dal gotico. Lavora soprattutto su carta e tavola, utilizzando una simbologia fantastica dell'underground dove l'impossibile, il grottesco e il simbolo di morte assumono una valenza estetica, vengono stilizzati e in questo modo superati, demistificati, liberati dal mistero e dalla paura. Tra le sedi che hanno ospitato il suo lavoro ricordiamo il Complesso della Cavallerizza Reale di Torino, Galleria Alba di Ferrara, Palazzo del Turismo di Riccione (RN), Officine Artistiche di Treviso.
Carolina Lio
Il progetto è ideato e curato da Carolina Lio e si sviluppa in cinque mostre collettive di dieci giorni ciascuna in cui conviveranno appositamente aspetti molto diversi del panorama artistico nazionale: ricerche già fortunatamente intraprese, scenari underground, nuove tendenze, anticipazioni probabili dell'arte di domani e uno sguardo a quegli stili che sembrano essere lì lì per essere abbandonati all'inseguimento di nuovi slanci.
In questo nuovo appuntamento sarà possibile conoscere il lavoro di tredici artisti selezionati in base alla particolarità delle loro ricerche, diverse tra loro ma unite da una sperimentazione forte e a volte persino azzardata, su tematiche più o meno scomode o provocatorie, sviluppate tra la figurazione pittorica e l'elaborazione digitale in una ricerca al contempo estetica e impegnata, come la galleria ha sempre proposto.
CON CORTESE PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE E DIFFUSIONE
Stefano Accorsi è nato nel 1966 a Sarzana (SP), dove vive e lavora. La sua è una ricerca informale sul tema della psiche, dove macchie di colore concentriche, stese in modo gradualmente più intenso verso l'interno esplorano il mondo delle percezioni emotive e dei collegamenti razionali del nostro io. La concentricità del colore, dunque, ci dipinge come strutture viventi a strati, da una superficialità sbiadita e senza consistenza, a una forte componente mentale, accentratrice, intrascendibile. Tra le sedi di sue mostre personali ricordiamo il Palazzo Civico di Sarzana e la Galerie Bertrand Kass di Innsbruck. Tra gli altri spazi con cui ha collaborato ed esposto: Palazzo della Pretura di Pontremoli, Antonio Battaglia Arte Contemporanea e Galleria Ponte Rosso di Milano, Palazzo Pretorio di Volterra.
Federica Amichetti vive e lavora a Recanati (MC). I suoi sono dipinti dove la nuova figurazione si unisce a una ricerca sul ricordo, sull'antico, sul tempo da rallentare e recuperare. Il senso del passato viene sottolineato e impreziosito, reso quasi mitico dagli effetti della foglia oro che brilla tanto di più in quanto sovrapposta a una tela dipinta a un olio color griglio, bianchiccio, sbiadito, con le figure umane tracciate in modo che i contorni siano poco netti e con tratti volutamente mancanti, mutilati e imperfetti come può essere ragionevolmente qualcosa di passato che sopravvive nella memoria. Ha lavorato con la Galleria Van Sent di Ancona, Giobatta Ferrari di Brescia, Antichi Forni di Macerata.
Lello Bavenni vive e lavora a Vico Equense (NA). Unisce la pittura al linguaggio digitale, lasciando più che evidenti i ricami dei pixel e dei segmenti vettoriali. In questo modo anche il più caldo dei colori, un rosso incandescente che utilizza in molte delle sue opere, prende un'apparenza distaccata, quasi cinematografica, uno scenario irreale che possiamo solo guardare e contemplare senza potervi prendere parte in nessun modo. Ha all'attivo molte esposizioni personali e collettive tra cui segnaliamo quelle tenute presso Palazzo Trinitari di Roma, Chiostro Sisto IV di Assisi, Chiesa SS. Trinità di Vico Equense, Villa Fondi a Piano di Sorrento, Galleria Trevisi Accademie a Treviso, Centro culturale Candiani a Venezia, Palazzo Ratto-Picasso a Genova, Chiostro dei Borromini a Roma.
Gianluca Bronzoni vive e lavora a Parma. In mostra troviamo due foto appartenenti alla serie “C'era vita su Marte”, uno studio nell'habitat urbano sulla mancanza di comunicazione e l'emarginazione sociale a cui ognuno di noi è a rischio. Le foto sono decolorate in tutto tranne che per la figura umana, che appare così privata del contatto della realtà, chiusa in un proprio e claustrofobico microcosmo che ha smesso di vivere in un ambiente socialmente condiviso. Una delle ambientazioni più ricorrenti è quella delle fermate d'autobus, segno di una umanità in transito, priva di stabilità. Tra le principali esposizioni si ricordano quelle tenute presso Palazzo Pigorini di Parma, Rocca dei Rettori a Benevento, PAC di Ferrara, Art Gallery Contemporanea(mente di Parma.
Luca Buonaccorsi è nato a Viareggio nel 1971. Vive e lavora a Milano. La sua è una pittura che si unisce al linguaggio del fumetto e dell'istruzione e che riprende il filone della figurazione del malato e difforme, associandosi idealmente al lavoro di Alessandro Bellucco, Paul Beel e Debora Hirshc per fare giusto qualche esempio. I suoi corpi umani sono quindi minuziosamente ritratti, ma brutti o imbruttiti, grotteschi, resi quasi orridi, molto spesso anche attraverso espedienti ironici o autoironici che gli derivano dalla sua esperienza di vignettista satirico. E' stata allestita una sua personale a Torre Matilda, Viareggio. Inoltre ha esposto presso la Floricultura Galbiati a Milano e Galleria 18 a Bologna. Ha collaborato con le riviste “Re Nudo” e “L'apodittico” in qualità di vignettista e illustratore.
Giacomo Casprini è nato nel 1980 a Montevarchi (AR). Lavora sul tema della street art e della ricycling art, portando avanti contemporaneamente una ricerca pittorica e una fotografica. In mostra due foto sulla street art, dove campeggiano in primo piano dei graffiti in foto bianco e nero che sbalzano fuori la realtà dell'underground art da quella quotidiana. La distaccano unendola una volta a un segnale di pericolo e un'altra allontanandola dall'osservatore fotografandola dall'interno di una galleria che funge al contempo da tunnel di collegamento e da divisorio. Ha esposto nella manifestazione Zooart ai Giardini Fresia di Cuneo, presso la Galleria La Pergola a Firenze, Tan-Gram a Firenze.
Erelin vive e lavora a Roma. Lavora con la fotografia su un'autoanalisi che deriva da autoscatti in momenti di forte tensione emotiva. Più o meno scuri, sempre in bianco in nero, a volte illuminati da una luce divina e altre spettrale, sono sempre alla ricerca di espressioni di non-normalità, di lati nascosti, di sincerità che emergono dal nostro subconscio per lo spazio di un istante. Lo scopo dell'artista è immortalarli ed avere una testimonianza delle proprie perdite di controllo, delle proprie stesse esagerazioni o anche dei momenti di caduta delle difese, quando la fragilità è esposta e manifesta. Ha esposto presso Officine Pigneto e Jocanda a Roma.
Ronny Franceschini è nato nel 1983 a La Spezia. Vive e lavora a Ressora di Arcola (SP). La sua è una pittura ironica, una ricerca dell'improbabile, dove i soggetti sono appositamente mal scelti e male assortiti in modo da creare effetti ironici o anche sarcastici che stonino dalla perfettività ricercata dalla nuova figurazione laccata che ci ha invaso negli anni scorsi. Si apre così a una ricerca più internazionale di un nuovo tipo di pittura più delicata e rarefatta, che vuole farsi vedere come materia dipinta attraverso l'uso di evidentissime colature. Ha esposto presso Villa Le Pianore a Camairone (LU), Il Principe di Piemonte a Viareggio, Baus di La Spezia, Villa Cavanis a Capezzano di Pietrasanta.
Venera Giuffrida vive e lavora ad Acicatena (CT). Tra gli elementi ricorrenti del suo lavoro troviamo le automobili, simbolo di spostamento, movimento, velocità, modernità, ma stranamente sempre ferme ad aspettare qualcosa. Questo qualcosa è svelato attraverso l'utilizzo del riflesso. Ogni vetro riflette una volta un viso di donna, o un albero, o delle architetture e il mondo attorno ci viene svelato quindi per via indiretta, specchiato in modo parziale, sbilenco, distorto dall'inclinazione dei vetri delle auto, per indicare un filtro innegabile che nei nostri giorni ci siamo interposti tra i nostri ritmi e la realtà. Tra le mostre personali ricordiamo quelle svolte presso la Galleria Il Cenacolo di Palermo, Palazzo Pisani di Bovino (FG), Sale comunali di Milo (CT). Ha inoltre esposto presso Palazzo Minoriti a Catania, Galleria Etnarte di Riposto (CT), Comune di Catania, Galleria Cavallotto a Catania.
Totò Melita è nato nel 1976. Vive e lavora a Siracusa. Il suo è un tipo di pittura new-pop estremamente quasi eccessiva nella brillantezza dei colori, dove a giocare un ruolo di primissimo piano è il simbolo del sole, recuperato dalle antiche civiltà dopo essere stato messo da parte dalla cultura occidentale. Inventa così una “Famiglia Solecaldo”, a metà tra astrazione e figurazione, mentre in galleria sono esposte due opere della serie “Percorsi per il Sole”, in cui una scala collega improbabilmente il terreno alla nostra stella in diverse divertenti combinazioni. Ha esposto presso l'ex Convento del ritiro di Siracusa, Galleria Individual Art di Catania, Piazza Duomo a Siracusa, Galleria EXPA a Palermo, Centro Civic Barceloneta di Barcellona, Galleria Civica di Enna.
Aurora Papastere è nata a Bucarest, Romania nel 1963. Vive e lavora a Venezia. Lavora con diverse tecniche, dal disegno all'incisione passando attraverso ceramica e vetro. Tra le sue ricerche più fortunate, quella che esponiamo in galleria, piccole scatole contenitrici di ancor più piccoli, quasi minuscoli disegni che assumono l'aspetto quasi di cartoline avendo sopra un timbro postale che ci ricorda la mail art. Ha all'attivo importanti mostra tra cui ricordiamo quelle tenute a Cà Pesaro di Venezia, Magazzini del Sale a Venezia, Galleria Apollo a Bucarest, Istituto Romeno di Cultura a Venezia, Museo del vetro di Charleroi in Belgio, Galleria Simeza di Bucarest e Salone Municipale di Bucarest.
Mirco Tarsi è nato a Ostra Vetere (AN) nel 1974. Lavora su un soggetto unico e quasi maniacale, i denti, che identifica come un autoritratto. I denti assumono la simbologia di schema identificativo diverso per ciascun essere umano, fonte di nutrimento e sopravvivenza, violenza e manifestazione di paura. Ha esposto presso il Convento dei Serviti di Maria a Monteciccardo (PU), Galleria Comunale Santa Croce di Cattolica (RN), Casa Museo Palazzetto Baviera a Senigallia (AN), Palazzo Marchesale Venusio a Turi (BA), Palazzo Ducale di Urbino, Palazzo Stella a Crespellano (BO), Villa Vogel a Firenze, Palazzo Albani a Urbino, Rocca Malatestiana di Montefiore Conca (RN), Palazzo Camerata ad Ancona, XI Biennale dei giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo ad Atene, H Space a Shanghai.
Roberto Zen è nato nel 1980. Vive e lavora a Torino. I suoi sono dipinti e illustrazioni che mutuano molto dal fumetto, dall'horror e dal gotico. Lavora soprattutto su carta e tavola, utilizzando una simbologia fantastica dell'underground dove l'impossibile, il grottesco e il simbolo di morte assumono una valenza estetica, vengono stilizzati e in questo modo superati, demistificati, liberati dal mistero e dalla paura. Tra le sedi che hanno ospitato il suo lavoro ricordiamo il Complesso della Cavallerizza Reale di Torino, Galleria Alba di Ferrara, Palazzo del Turismo di Riccione (RN), Officine Artistiche di Treviso.
Carolina Lio
19
luglio 2008
Giro del mondo dell’arte in 80 artisti: tappa 2
Dal 19 al 29 luglio 2008
arte contemporanea
Location
911 GALLERIA D’ARTE
La Spezia, Via Del Torretto, 48, (La Spezia)
La Spezia, Via Del Torretto, 48, (La Spezia)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30
Vernissage
19 Luglio 2008, 18.00
Autore
Curatore