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Giro d’Italia in 150 scatti
Per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, l’Archivio Fotografico Italiano sostenuto dall’Assessorato alla Cultura di Castellanza, ha ideato e promosso una rassegna capace di interpretare il paesaggio, la storia, l’architettura e la vita sociale del nostro Paese, coinvolgendo una schiera di fotografi provenienti da diverse regioni.
Comunicato stampa
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L’A.F.I., Archivio Fotografico Italiano, che ha come finalità quella di promuove la fotografia in tutti i suoi aspetti, in collaborazione con EPSON – Partner Tecnologico e con il patrocinio del Comune di Castellanza (Va)-Assessorato alla Cultura, organizza la Rassegna: Giro d’Italia in 150 scatti.
Per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, l’Archivio Fotografico Italiano sostenuto dall’Assessorato alla Cultura di Castellanza, ha ideato e promosso una rassegna capace di interpretare il paesaggio, la storia, l’architettura e la vita sociale del nostro Paese, coinvolgendo una schiera di fotografi provenienti da diverse regioni.
Partendo dallo studio del rilevante progetto concepito da Luigi Ghirri nel 1984, dal titolo “Viaggio in Italia”, si è voluto tentare un rinnovato censimento del territorio italiano, tenendo conto delle tante e diverse peculiarità e lasciando ai fotografi la facoltà di raccontare con il proprio stile le città, i borghi, gli ambienti, la storia e l’architettura, ma anche la vita sociale e lavorativa. La finalità di raccogliere testimonianze attuali e del recente passato, è dettata dal proposito di far emergere le specificità che accumunano le diverse regioni, ognuna con proprie caratteristiche, che inevitabilmente dettano lo stile di vita dei singoli territori. Non va dimenticata, inoltre, l’importante indagine fotografica promossa dal Governo francese”la Mission Photographique de la Datar”, fase memorabile nella fotografia del secondo ‘900, a cui sono seguiti tanti progetti territoriali anche in Italia, come l’Archivio dello Spazio, promosso dalla provincia di Milano.
Tornando alla rassegna, il fascino di questa mostra sta proprio nella vasta e articolata lettura dei luoghi, che seguono criteri estetici ma anche vedute disincantate, descrivendo mutamenti, culture, nuovi e vecchi paesaggi che disarmonicamente convivono, come frammenti destrutturati che alla fine compongono un grande puzzle, dal quale partire per una riflessione sulle trasformazioni urbanistiche e sociali.
Non necessariamente le foto dei luoghi più noti, ma anche i luoghi meno conosciuti, dal fascino immutato, esaltati dalla sensibilità e dalla bravura dei fotografi, che dialogano con una serie di istantanee di alcuni decenni fa, estrapolate dall’archivio dell’A.F.I., non tralasciando la poetica irreversibile di un paesaggio oramai perduto.
In definitiva una sorta di censimento, per riflettere sulla condizione del Paese, sulle diversità culturali da zona a zona e sull’importanza di un’identità territoriale, che deve inevitabilmente emergere, mostrando le diversità e le corrispondenze.
Autori in mostra:
Laura Mazza, Virgilio Carnisio, Matteo Coltro, Andrea Franzosi, Claudio Argentiero, Mario Vidor, Davide Grossi, Duccio Nacci, Luciano Montemurro, Davide Niglia, Luigi Meroni, Sergio Luzzini, Michele L’Annunziata, Andrea Bertani, Boris Gradnik, Carlo Bevilacqua, Gianni Nocera, Maurizio Ioia, Carmine Marinaro, Fabrizio Nocera, Maria Teresa Scarano, Stefano Taffoni, Torri,Umberto Armiraglio, Bruno Cattani, Paolo Simonazzi, Elio Ciol.
Tutte le immagini in mostra sono stampate dall’Archivio Fotografico Italiano su materiali certificati fine art Digigraphie EPSON, con l’intento di rendere omogenea la mostra e di offrire al visitatore un’eccellente qualità di stampa inkJet, valorizzando le opere degli autori. L’assistenza tecnica di EPSON si è dimostrata come sempre esemplare e basilare per raggiungere i risultati conseguiti, testando carte e inchiostri di ultima generazione e di qualità superiore e professionale.
Un libro, in uscita verso la fine dell’estate e in distribuzione nelle librerie, custodirà tutte le immagini in mostra.
Per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, l’Archivio Fotografico Italiano sostenuto dall’Assessorato alla Cultura di Castellanza, ha ideato e promosso una rassegna capace di interpretare il paesaggio, la storia, l’architettura e la vita sociale del nostro Paese, coinvolgendo una schiera di fotografi provenienti da diverse regioni.
Partendo dallo studio del rilevante progetto concepito da Luigi Ghirri nel 1984, dal titolo “Viaggio in Italia”, si è voluto tentare un rinnovato censimento del territorio italiano, tenendo conto delle tante e diverse peculiarità e lasciando ai fotografi la facoltà di raccontare con il proprio stile le città, i borghi, gli ambienti, la storia e l’architettura, ma anche la vita sociale e lavorativa. La finalità di raccogliere testimonianze attuali e del recente passato, è dettata dal proposito di far emergere le specificità che accumunano le diverse regioni, ognuna con proprie caratteristiche, che inevitabilmente dettano lo stile di vita dei singoli territori. Non va dimenticata, inoltre, l’importante indagine fotografica promossa dal Governo francese”la Mission Photographique de la Datar”, fase memorabile nella fotografia del secondo ‘900, a cui sono seguiti tanti progetti territoriali anche in Italia, come l’Archivio dello Spazio, promosso dalla provincia di Milano.
Tornando alla rassegna, il fascino di questa mostra sta proprio nella vasta e articolata lettura dei luoghi, che seguono criteri estetici ma anche vedute disincantate, descrivendo mutamenti, culture, nuovi e vecchi paesaggi che disarmonicamente convivono, come frammenti destrutturati che alla fine compongono un grande puzzle, dal quale partire per una riflessione sulle trasformazioni urbanistiche e sociali.
Non necessariamente le foto dei luoghi più noti, ma anche i luoghi meno conosciuti, dal fascino immutato, esaltati dalla sensibilità e dalla bravura dei fotografi, che dialogano con una serie di istantanee di alcuni decenni fa, estrapolate dall’archivio dell’A.F.I., non tralasciando la poetica irreversibile di un paesaggio oramai perduto.
In definitiva una sorta di censimento, per riflettere sulla condizione del Paese, sulle diversità culturali da zona a zona e sull’importanza di un’identità territoriale, che deve inevitabilmente emergere, mostrando le diversità e le corrispondenze.
Autori in mostra:
Laura Mazza, Virgilio Carnisio, Matteo Coltro, Andrea Franzosi, Claudio Argentiero, Mario Vidor, Davide Grossi, Duccio Nacci, Luciano Montemurro, Davide Niglia, Luigi Meroni, Sergio Luzzini, Michele L’Annunziata, Andrea Bertani, Boris Gradnik, Carlo Bevilacqua, Gianni Nocera, Maurizio Ioia, Carmine Marinaro, Fabrizio Nocera, Maria Teresa Scarano, Stefano Taffoni, Torri,Umberto Armiraglio, Bruno Cattani, Paolo Simonazzi, Elio Ciol.
Tutte le immagini in mostra sono stampate dall’Archivio Fotografico Italiano su materiali certificati fine art Digigraphie EPSON, con l’intento di rendere omogenea la mostra e di offrire al visitatore un’eccellente qualità di stampa inkJet, valorizzando le opere degli autori. L’assistenza tecnica di EPSON si è dimostrata come sempre esemplare e basilare per raggiungere i risultati conseguiti, testando carte e inchiostri di ultima generazione e di qualità superiore e professionale.
Un libro, in uscita verso la fine dell’estate e in distribuzione nelle librerie, custodirà tutte le immagini in mostra.
01
maggio 2011
Giro d’Italia in 150 scatti
Dal primo al 15 maggio 2011
fotografia
Location
VILLA POMINI
Castellanza, Via Don Luigi Testori, 14, (Varese)
Castellanza, Via Don Luigi Testori, 14, (Varese)
Orario di apertura
venerdi e sabato 15/19 – domenica 10/12 – 15/19
Vernissage
1 Maggio 2011, ore 11.30
Sito web
www. archiviofotografico.org
Autore