Dopo le grandi mostre pittoriche di Pietro Lista e Angelo Casciello, a Santa Maria al Rifugio è la volta di: Girolamo Santulli e Vincenzo Balzano,

giovani artisti che esprimono le loro ricerche attraverso video e lavori digitali;



Più di 50, infatti, i lavori a parete esposti, di grandi e medie dimensioni, più una serie di ambienti video disseminati negli intriganti spazi dell’ ex convento di Cava.



Nonostante la loro giovane età, Santulli e Balzano, si presentano a questa doppia personale con un curriculum alle spalle già interessante e un programma espositivo futuro di tutto rilievo: galleria di tendenza e importanti istituzioni culturali sono le sedi dei loro prossimi allestimenti.



In catalogo lo scritto critico dello storico Massimo Bignardi, che descrivendo i loro lavori, ne mette in evidenza le grandi potenzialità.

“ colgo l’occasione per ringraziare il Prof. Bignardi” ci dice Sergio Mari della MB47” uno storico dell’arte che non si tira mai indietro in fatto di giovani realtà artistiche, e ciò costituisce motivo di incoraggiamento per i giovani artisti e per tutte le gallerie, come la mia, che hanno deciso di percorrere avventure espositive davvero innovative dedite ad allontanare i limitati confini delle proposte artistiche che la nostra realtà

inopportunamente, da anni si è a data.

La ricerca artistica dei protagonisti verte per entrambi su indagini ma dai differenti approdi:

Santulli sul corpo umano, l’energia che sottende questo nostro contenitore, sottolinearla, renderla evidente, mostrarla, per un recupero dell’uomo, dall’inconsapevolezza in cui versa, alla presa di coscienza della sua grande ricchezza.



Schegge invece, quelle di Balzano, lampi mentali improvvisi: viaggi psichici dove la rispondenza al reale si liquefa in immagini ora scarne, ora acide con l’intento di sfuggire ad una realtà opprimente;

le sue immagini, ma soprattutto i suoi video, si risolvono in eccessi di libertà: porte necessariamente schiuse, sfondate per approdi finanche autolesionistici.