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Giulia Bonora – Punto di vista: personale
Giulia Bonora si esprime soprattutto attraverso la pratica del disegno; perlopiù schizzi e piccoli abbozzi, non finiti, che restituiscono l’idea di impressioni bloccate sulla carta. Questi disegni di piccolo formato provengono dai diari dell’artista.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
Sabato 28 marzo 2009, alle ore 18.30 presso la galleria Noloco Studio di Padova, inaugurerà la personale della giovane artista di Ferrara Giulia Bonora, che rimarrà aperta al pubblico fino al 25 aprile 2009.
La mostra nasce dalla collaborazione, nata nel 2007, tra l’Associazione Yoruba::diffusione arte contemporanea di Ferrara e la galleria Noloco di Padova, spazio no-profit gestito dall’artista Dario Lazzaretto.
Una collaborazione generata da intenti comuni e continuata nel tempo, poiché, entrambe le realtà, attive nei reciproci territori nella diffusione dell’arte contemporanea, con particolare attenzione alle proposte di giovani artisti emergenti, credono fermamente nell’importanza dello scambio e della condivisione di idee, capace di dar vita a nuovi e stimolanti percorsi creativi, che hanno la finalità di originare opportunità espositive e di espressione.
L’artista proposta per questa mostra è la giovanissima Giulia Bonora, che conta all’attivo già una serie di rilevanti partecipazioni a collettive ed alcune esposizioni personali, tra le quali ricordiamo: 2007: D, galleria Il Graffio, Bologna; Festival delle arti di Bologna, Bologna; 2008: Visuale sguardo fotografico, Ferrara; Sottopelle, Casagallery, Bologna, e Carta&Catrame, personale attualmente in corso presso la galleria Amphisbaena di Modena; nonché vincitrice di importanti premi: Premio Nazionale delle Arti, Accademia di Belle Arti di Bologna, Bologna, 2006; ArteinAttesa, Policlinico di Modena, Modena, 2008; Borsa di studio-premio Zucchelli, Accademia di Belle Arti di Bologna, Bologna, 2009.
Giulia Bonora si esprime soprattutto attraverso la pratica del disegno; perlopiù schizzi e piccoli abbozzi, non finiti, che restituiscono l’idea di impressioni bloccate sulla carta. Questi disegni di piccolo formato provengono dai diari dell’artista; veri e propri taccuini sui quali Bonora usa fissare le proprie idee, le sue visioni e i propri pensieri; taccuini che in fase espositiva non sono più presenti,
Nonostante tale assenza, il formato e la pratica di accostare i disegni l’uno di fianco all’altro, spesso ordinati e sotto cornice, ne fanno intuire la provenienza e rimandano mentalmente all’idea di diario aperto, come se l’artista mettesse a nudo il proprio io, liberando la propria intimità, dunque sottoponendo all’occhio dello spettatore, non soltanto l’opera finita propriamente detta, ma un intero percorso artistico, articolato e complesso.
La progressione e la cronologia iniziale dei fogli una volta staccati dai taccuini, è perduta, dunque ogni volta che i disegni sono selezionati per una possibile composizione/installazione a parete, siamo di fronte ad un’opera nuova e ad una nuova narratività emozionale ritrovata e ricreata.
Partendo da questa osservazione e consapevolezza, per Noloco i disegni saranno presentati sia attraverso il punto di vista dell’artista, sia attraverso quello dei curatori e del gallerista. L’intento non è quello di restituire un’opera/lavoro dal carattere unitario, frutto dell’interazione tipica delle figure normalmente coinvolte nel processo creativo ed organizzativo di una mostra, ma di far si che ogni partecipante (artista, curatore, gallerista) possa intercettare un suo personale percorso estetico e di pensiero, senza interferenze tra le parti.
Si tratta di un intervento a tre mani, una sorta di scambio di ruoli dove ogni soggetto è chiamato, in modo assolutamente personale, a rendere il proprio punto di vista sull’opera di Bonora e che mette l’artista nella condizione di confrontare il proprio lavoro, la sua stessa sensibilità, apertamente e senza veli, con ciò che è percepito realmente dai curatori e dal gallerista, come fossero uno specchio.
In questo intervento, anche il pubblico, naturalmente, sarà chiamato a dialogare con il lavoro di Bonora, di Noloco e Yoruba, sicché da esprimere il proprio punto di vista:personale.
Atto finale di questa operazione, è la stesura di un testo critico a tre mani che riporta sula carta le impressioni e le critiche sull’opera dell’artista, oltre che le impressioni circa l’esperienza di dialogo dei soggetti coinvolti alla realizzazione dell’esposizione nella sua totalità.
Testo critico
PUNTO DI VISTA: PERSONALE: DARIO LAZZARETTO
In un gioco di sottile equilibrio tra illustrazione, pittura informale e "schizzi da telefono", usando con sapienza e parsimonia il colore, l'artista esplora con ironia, e un tocco di malinconia, le pieghe dell'animo. Figure a volte incomplete, ma solo nella forma, piene di senso e di spirito, ora esili, ora dai tratti più decisi, da cui spicca un'attenta analisi del mondo e delle abitudini umane, indagine, questa della Bonora, molto più matura di quanto ci si potrebbe aspettare dalla sua tenera età, e in un sistema dell'arte abituato a ritrovare il linguaggio sicuro ed efficace solo in artisti almeno un decennio più anziani.
I libercoli di appunti e bozzetti della Bonora, in cui affiora nitido tutto il ritmo del quotidiano lavoro di ricerca dell'artista, sono stati spezzati e ricomposti tre volte: dalla creatrice stessa, dall'Associazione Yoruba che segue la Bonora e dal gallerista. Le tre raccolte saranno accostate per raccontare i differenti modi di vedere il lavoro dell'artista, ma nel complesso rimarranno un unico e personalissimo punto di vista sul mondo: quello di Giulia.
Sono sicuro che questa proposta particolarmente elegante, evocativa, sarà capace di conquistarsi il suo spazio di attenzione in Europa. Proprio grazie e al suo sapore internazionale potrebbe infatti avere maggiori riscontri, anche commercialmente, in una Kunsthall Berlinese piuttosto che nel panorama delle gallerie italiane, ma la noloco studio è appunto uno spazio per l'arte Europeo casualmente domiciliato in Italia.
PUNTO DI VISTA: PERSONALE: ASSOCIAZIONE YORUBA
Giulia Bonora si esprime prevalentemente attraverso la pratica del disegno; perlopiù schizzi e piccoli abbozzi, disegni dal carattere non finito, che restituiscono l’idea di impressioni bloccate sulla carta.
Il suo stile è ironico ed il suo fare è sperimentale. Il tratto è fresco e spontaneo, talvolta estremamente delicato e sottile, talvolta molto energico e fortemente caricato nel colore; la commistione stessa delle tecniche utilizzate: matita, penna, penna acquerellata, acquerello, tempera, pastelli e matite colorate indicano questa modalità di ricerca e restituisce, altresì, quella sorta di agitazione e inquietudine che pervade tutto il lavoro dell'artista.
I soggetti, perlopiù figurativi, sono spesso ripetuti e sono tratti dalla quotidianità stessa della vita dell’artista: riflessioni sulle persone e sul circostante da cui si mostrano e si rivelano tratti del proprio animo, gioie, dolori, inquietudini.
La poetica di Bonora, appare, dunque, come un insieme variopinto di soggetti e colori, un insieme di contrastanti sentimenti, che come nella più radicale tradizione espressionista, hanno bisogno di liberarsi e mostrarsi al mondo.
Interessante è il fatto che ogni singolo disegno è allo stesso tempo un'opera singola e parte di un tutto, disegni in grado di restituire intime e singole suggestioni o interi racconti in cui ogni osservatore può ritrovare tracce di sé o costruire un proprio racconto.
Proprio per questo, nell'approcciarsi all'opera di Bonora: Yoruba, Noloco e l'artista stessa hanno voluto rintracciare e rendere visibile il proprio e personale punto di vista sul mondo di questa giovanissima artista.
PUNTO DI VISTA: PERSONALE: GIULIA BONORA
...E' una continua lotta tra istinto e ragione...
Sabato 28 marzo 2009, alle ore 18.30 presso la galleria Noloco Studio di Padova, inaugurerà la personale della giovane artista di Ferrara Giulia Bonora, che rimarrà aperta al pubblico fino al 25 aprile 2009.
La mostra nasce dalla collaborazione, nata nel 2007, tra l’Associazione Yoruba::diffusione arte contemporanea di Ferrara e la galleria Noloco di Padova, spazio no-profit gestito dall’artista Dario Lazzaretto.
Una collaborazione generata da intenti comuni e continuata nel tempo, poiché, entrambe le realtà, attive nei reciproci territori nella diffusione dell’arte contemporanea, con particolare attenzione alle proposte di giovani artisti emergenti, credono fermamente nell’importanza dello scambio e della condivisione di idee, capace di dar vita a nuovi e stimolanti percorsi creativi, che hanno la finalità di originare opportunità espositive e di espressione.
L’artista proposta per questa mostra è la giovanissima Giulia Bonora, che conta all’attivo già una serie di rilevanti partecipazioni a collettive ed alcune esposizioni personali, tra le quali ricordiamo: 2007: D, galleria Il Graffio, Bologna; Festival delle arti di Bologna, Bologna; 2008: Visuale sguardo fotografico, Ferrara; Sottopelle, Casagallery, Bologna, e Carta&Catrame, personale attualmente in corso presso la galleria Amphisbaena di Modena; nonché vincitrice di importanti premi: Premio Nazionale delle Arti, Accademia di Belle Arti di Bologna, Bologna, 2006; ArteinAttesa, Policlinico di Modena, Modena, 2008; Borsa di studio-premio Zucchelli, Accademia di Belle Arti di Bologna, Bologna, 2009.
Giulia Bonora si esprime soprattutto attraverso la pratica del disegno; perlopiù schizzi e piccoli abbozzi, non finiti, che restituiscono l’idea di impressioni bloccate sulla carta. Questi disegni di piccolo formato provengono dai diari dell’artista; veri e propri taccuini sui quali Bonora usa fissare le proprie idee, le sue visioni e i propri pensieri; taccuini che in fase espositiva non sono più presenti,
Nonostante tale assenza, il formato e la pratica di accostare i disegni l’uno di fianco all’altro, spesso ordinati e sotto cornice, ne fanno intuire la provenienza e rimandano mentalmente all’idea di diario aperto, come se l’artista mettesse a nudo il proprio io, liberando la propria intimità, dunque sottoponendo all’occhio dello spettatore, non soltanto l’opera finita propriamente detta, ma un intero percorso artistico, articolato e complesso.
La progressione e la cronologia iniziale dei fogli una volta staccati dai taccuini, è perduta, dunque ogni volta che i disegni sono selezionati per una possibile composizione/installazione a parete, siamo di fronte ad un’opera nuova e ad una nuova narratività emozionale ritrovata e ricreata.
Partendo da questa osservazione e consapevolezza, per Noloco i disegni saranno presentati sia attraverso il punto di vista dell’artista, sia attraverso quello dei curatori e del gallerista. L’intento non è quello di restituire un’opera/lavoro dal carattere unitario, frutto dell’interazione tipica delle figure normalmente coinvolte nel processo creativo ed organizzativo di una mostra, ma di far si che ogni partecipante (artista, curatore, gallerista) possa intercettare un suo personale percorso estetico e di pensiero, senza interferenze tra le parti.
Si tratta di un intervento a tre mani, una sorta di scambio di ruoli dove ogni soggetto è chiamato, in modo assolutamente personale, a rendere il proprio punto di vista sull’opera di Bonora e che mette l’artista nella condizione di confrontare il proprio lavoro, la sua stessa sensibilità, apertamente e senza veli, con ciò che è percepito realmente dai curatori e dal gallerista, come fossero uno specchio.
In questo intervento, anche il pubblico, naturalmente, sarà chiamato a dialogare con il lavoro di Bonora, di Noloco e Yoruba, sicché da esprimere il proprio punto di vista:personale.
Atto finale di questa operazione, è la stesura di un testo critico a tre mani che riporta sula carta le impressioni e le critiche sull’opera dell’artista, oltre che le impressioni circa l’esperienza di dialogo dei soggetti coinvolti alla realizzazione dell’esposizione nella sua totalità.
Testo critico
PUNTO DI VISTA: PERSONALE: DARIO LAZZARETTO
In un gioco di sottile equilibrio tra illustrazione, pittura informale e "schizzi da telefono", usando con sapienza e parsimonia il colore, l'artista esplora con ironia, e un tocco di malinconia, le pieghe dell'animo. Figure a volte incomplete, ma solo nella forma, piene di senso e di spirito, ora esili, ora dai tratti più decisi, da cui spicca un'attenta analisi del mondo e delle abitudini umane, indagine, questa della Bonora, molto più matura di quanto ci si potrebbe aspettare dalla sua tenera età, e in un sistema dell'arte abituato a ritrovare il linguaggio sicuro ed efficace solo in artisti almeno un decennio più anziani.
I libercoli di appunti e bozzetti della Bonora, in cui affiora nitido tutto il ritmo del quotidiano lavoro di ricerca dell'artista, sono stati spezzati e ricomposti tre volte: dalla creatrice stessa, dall'Associazione Yoruba che segue la Bonora e dal gallerista. Le tre raccolte saranno accostate per raccontare i differenti modi di vedere il lavoro dell'artista, ma nel complesso rimarranno un unico e personalissimo punto di vista sul mondo: quello di Giulia.
Sono sicuro che questa proposta particolarmente elegante, evocativa, sarà capace di conquistarsi il suo spazio di attenzione in Europa. Proprio grazie e al suo sapore internazionale potrebbe infatti avere maggiori riscontri, anche commercialmente, in una Kunsthall Berlinese piuttosto che nel panorama delle gallerie italiane, ma la noloco studio è appunto uno spazio per l'arte Europeo casualmente domiciliato in Italia.
PUNTO DI VISTA: PERSONALE: ASSOCIAZIONE YORUBA
Giulia Bonora si esprime prevalentemente attraverso la pratica del disegno; perlopiù schizzi e piccoli abbozzi, disegni dal carattere non finito, che restituiscono l’idea di impressioni bloccate sulla carta.
Il suo stile è ironico ed il suo fare è sperimentale. Il tratto è fresco e spontaneo, talvolta estremamente delicato e sottile, talvolta molto energico e fortemente caricato nel colore; la commistione stessa delle tecniche utilizzate: matita, penna, penna acquerellata, acquerello, tempera, pastelli e matite colorate indicano questa modalità di ricerca e restituisce, altresì, quella sorta di agitazione e inquietudine che pervade tutto il lavoro dell'artista.
I soggetti, perlopiù figurativi, sono spesso ripetuti e sono tratti dalla quotidianità stessa della vita dell’artista: riflessioni sulle persone e sul circostante da cui si mostrano e si rivelano tratti del proprio animo, gioie, dolori, inquietudini.
La poetica di Bonora, appare, dunque, come un insieme variopinto di soggetti e colori, un insieme di contrastanti sentimenti, che come nella più radicale tradizione espressionista, hanno bisogno di liberarsi e mostrarsi al mondo.
Interessante è il fatto che ogni singolo disegno è allo stesso tempo un'opera singola e parte di un tutto, disegni in grado di restituire intime e singole suggestioni o interi racconti in cui ogni osservatore può ritrovare tracce di sé o costruire un proprio racconto.
Proprio per questo, nell'approcciarsi all'opera di Bonora: Yoruba, Noloco e l'artista stessa hanno voluto rintracciare e rendere visibile il proprio e personale punto di vista sul mondo di questa giovanissima artista.
PUNTO DI VISTA: PERSONALE: GIULIA BONORA
...E' una continua lotta tra istinto e ragione...
28
marzo 2009
Giulia Bonora – Punto di vista: personale
Dal 28 marzo al 25 aprile 2009
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
NOLOCO STUDIO
Padova, Volto Dell'orologio, 29, (Padova)
Padova, Volto Dell'orologio, 29, (Padova)
Orario di apertura
mercoledì, venerdì e sabato ore 19.00-21.00
Vernissage
28 Marzo 2009, ore 18.30
Autore
Curatore