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Giulia Dall’Olio – La forma del nero
La mostra intende presentare la ricerca dell’artista bolognese Giulia Dall’Olio (Bologna, 1983). Il progetto rinnova la collaborazione tra Essse Caffè e Studio G7 iniziata lo scorso anno, e testimonia l’intento delle due realtà di sostenere nuovi progetti dedicati all’arte contemporanea. Presso Essse Caffè Store, Via Galliera, 18/B, Bologna
Comunicato stampa
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L’Esposizione intende presentare la ricerca dell’artista bolognese Giulia Dall’Olio (Bologna, 1983).
Il progetto rinnova la collaborazione tra Essse Caffè e Studio G7 iniziata lo scorso anno, e testimonia l’intento delle due realtà di sostenere nuovi progetti dedicati all’arte contemporanea.
"Segno dopo segno, gesto dopo gesto, Giulia Dall’Olio realizza i suoi mondi vegetali per accumulazioni reiterate e ossessive di singole forme; virgole di materia o di sua cancellazione che, quando concluse – posato lo strumento della tecnica volta a volta prescelta –, lasciano sul supporto un senso di quiete e immobilità atemporale, visualizzando presenze indifferenti e archetipiche della realtà umana.
Come nelle calligrafie della pittura segnico-gestuale – pensiamo a un Mark Tobey o a un Antonio Sanfilippo – o nelle forme-simbolo che, come firme, identificano nell’espressionismo astratto o nell’informale la pratica e la personalità dell’esecutore, così anche Dall’Olio sceglie un suo alfabeto base che, nell’unire approccio intellettuale e manuale, possa identificare il proprio essere. Tale minima cellula, sempre passibile di improvvisazioni, divergenze ed eccezioni, trova corrispondenza con il tassello elementare di un altro universo, quello naturale delle piante e della flora, in un’affinità che lega indissolubilmente tra sé gesto umano soggettivo e mondo vegetale sovrapersonale. Così l’atomo base di questo sviluppo informale, breve tratto che aggiunge, sposta o leva materia, si colloca in parallelo ai mattoncini con cui gli alberi e le foreste assicurano la propria crescita e definiscono il proprio aspetto, ovvero alle foglie e alle fronde. Ogni gesto manuale, spinto da un’esigenza espressiva libera da necessità di riproduzione o verosimiglianza, si fa contemporaneamente elemento vegetale dal convincente illusionismo, vivendo così nell’ambiguità tra libertà dell’artefice e fedeltà a un ipotetico modello mentale." (Giulia Dall’Olio. Farsi selva, Gabriele Salvaterra, gennaio 2020)
Il progetto rinnova la collaborazione tra Essse Caffè e Studio G7 iniziata lo scorso anno, e testimonia l’intento delle due realtà di sostenere nuovi progetti dedicati all’arte contemporanea.
"Segno dopo segno, gesto dopo gesto, Giulia Dall’Olio realizza i suoi mondi vegetali per accumulazioni reiterate e ossessive di singole forme; virgole di materia o di sua cancellazione che, quando concluse – posato lo strumento della tecnica volta a volta prescelta –, lasciano sul supporto un senso di quiete e immobilità atemporale, visualizzando presenze indifferenti e archetipiche della realtà umana.
Come nelle calligrafie della pittura segnico-gestuale – pensiamo a un Mark Tobey o a un Antonio Sanfilippo – o nelle forme-simbolo che, come firme, identificano nell’espressionismo astratto o nell’informale la pratica e la personalità dell’esecutore, così anche Dall’Olio sceglie un suo alfabeto base che, nell’unire approccio intellettuale e manuale, possa identificare il proprio essere. Tale minima cellula, sempre passibile di improvvisazioni, divergenze ed eccezioni, trova corrispondenza con il tassello elementare di un altro universo, quello naturale delle piante e della flora, in un’affinità che lega indissolubilmente tra sé gesto umano soggettivo e mondo vegetale sovrapersonale. Così l’atomo base di questo sviluppo informale, breve tratto che aggiunge, sposta o leva materia, si colloca in parallelo ai mattoncini con cui gli alberi e le foreste assicurano la propria crescita e definiscono il proprio aspetto, ovvero alle foglie e alle fronde. Ogni gesto manuale, spinto da un’esigenza espressiva libera da necessità di riproduzione o verosimiglianza, si fa contemporaneamente elemento vegetale dal convincente illusionismo, vivendo così nell’ambiguità tra libertà dell’artefice e fedeltà a un ipotetico modello mentale." (Giulia Dall’Olio. Farsi selva, Gabriele Salvaterra, gennaio 2020)
25
gennaio 2020
Giulia Dall’Olio – La forma del nero
Dal 25 gennaio al 09 marzo 2020
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Bologna
Bologna, (Bologna)
Bologna, (Bologna)
Biglietti
Ingresso gratuito
Orario di apertura
venerdì 24 gennaio ore 9-13 16-19
sabato 25 gennaio ore 9-14 16-22
domenica 26 gennaio ore 11-19
da lunedì 27 gennaio: dal lunedì al venerdì ore 9-13 16-19, sabato ore 9-14
Vernissage
25 Gennaio 2020, h 11 Presso Essse Caffè Store, Via Galliera, 18/B, Bologna
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