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Giulia Manfredi – Katabasi
In occasione della 60° edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la galleria ADD-art presenta gli ultimi lavori in marmo e video dell’artista Giulia Manfredi. L’associazione semantica tra questi due materiali evidenzia la capacità dell’artista di elaborare in maniera contemporanea gli elementi
Comunicato stampa
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L'associazione semantica tra questi due materiali evidenzia la capacità dell'artista di elaborare in maniera contemporanea gli elementi che le si presentano in natura, contrapponendo all'immutabilità del marmo la natura effimera dell'immagine digitale.
Insieme alla ricerca di nuovi materiali si sviluppa anche la poetica dell'artista la quale si accresce e arricchisce di nuovi significati. I suoi lavori si evolvono di materiale in materiale assorbendo le peculiarità dei luoghi in cui è vissuta: se le nebbie delle pianure emiliane ispirano la luce filtrata delle sue resine, il video richiama i suoi studi a Berlino e, infine, a Roma si confronta con il marmo.
Le opere di Giulia Manfredi superano la contrapposizione natura-cultura, nascondendo sotto un'aura di mistero le interazioni tra questi due mondi. I suoi esperimenti estetici, sapientemente controllati come in un laboratorio, sembrano voler creare un equilibrio tra ordine e caos attraverso la manipolazione della materia. L'immersione nella resina dell'elemento naturale è un vero e proprio atto di musealizzazione con l'intento di prolungare l'esistenza del soggetto conferendogli un nuovo significato.
Katabasi, è un viaggio escatologico verso il basso, verso il centro della terra, da cui l'artista ritorna con nuovi reperti e talismani, come nella mitologia antica medievale e moderna la discesa nel mondo sotterraneo non è mai un viaggio senza ritorno ma una traiettoria che ci riporterà in superfice, alla luce perduta.
La mostra è inserita nell'itinerario della 10° edizione di Viaggiatori sulla Flaminia.
GIULIA MANFREDI (Castelfranco Emilia, 1984) si è laureata nel 2008 alla facoltà di pittura dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, con una tesi sulla video arte e i nuovi mezzi di comunicazione. Nel 2007 si è trasferita a Berlino dove ha vissuto per sei anni, frequentando l'Università di comunicazione visiva dell'UDK (Universität der Künste, Visuelle Kommunikation), la facoltà di belle arti (Universität der Künste, Bildende Kunst) e collaborando con un collettivo di artisti internazionale.
Ha esposto in Italia ed in varie città europee, le sue opere fanno parte di diverse collezioni sia pubbliche che private.
2016 Digital frame, Uncommon, Milano _ 2015 Ouroboros, personale, MIC Museo Internazionale di Ceramica, Faenza; Safari Moon, Milano; As above so below, personale, Palazzo Bevilacqua, Bologna _ 2014 Frammenti, Palazzo Chigi di Formello, Roma; With eyes wide blinking, Alte Kindl Brauerei am Sudhaus, Berlino; It's about time, Alte Kindl Brauerei Neckarstr, Berlino; Playtime, Cell63, Berlino; Orizzonte d'abbandono, personale, Spazio 9, Bologna _ 2013 Errors allowed, Biennale del Mediterraneo, Mole Vanvitelliana, Ancona; Domus Artium, Salamanca, Spagna; Un'opera per il castello, la memoria dello spazio, lo spazio della memoria, Castel Sant'Elmo, Napoli; New Future, a cura di Manuela Valentini, Palazzo Poggi, Bologna 2012 AMT, mostra con l'artista Martin Vongrej, AMT project, Bratislava; WEYA, Nottingham, Inghilterra; Malanotte, personale, Museo e Biblioteca della Musica, Bologna; ON, Hangar6, Trezzano sul Naviglio _ 2011 Parafernalia, Flausina, Lisbona 2010 The scientist, Ferrara; Fuochi Fatui, Galleria dei sotterranei di Palazzo Ducale, Pavullo _ 2009 %VOL, Able Kulturverein, Berlino; Metamorphoses, Parigi; Endenovo, dal Decameron ad Alexanderplatz, Castelvecchio, Verona; Urban Jealousy, Roaming Biennal if Teheran, Belgrado, Berlino, Istanbul _ 2005 Arte della trasmutazione, Ex chiesa di San Carlo dei Barnabiti, Firenze _ 2001 group exhibition, the school of the art Istitute of Chicago, Chicago.
Insieme alla ricerca di nuovi materiali si sviluppa anche la poetica dell'artista la quale si accresce e arricchisce di nuovi significati. I suoi lavori si evolvono di materiale in materiale assorbendo le peculiarità dei luoghi in cui è vissuta: se le nebbie delle pianure emiliane ispirano la luce filtrata delle sue resine, il video richiama i suoi studi a Berlino e, infine, a Roma si confronta con il marmo.
Le opere di Giulia Manfredi superano la contrapposizione natura-cultura, nascondendo sotto un'aura di mistero le interazioni tra questi due mondi. I suoi esperimenti estetici, sapientemente controllati come in un laboratorio, sembrano voler creare un equilibrio tra ordine e caos attraverso la manipolazione della materia. L'immersione nella resina dell'elemento naturale è un vero e proprio atto di musealizzazione con l'intento di prolungare l'esistenza del soggetto conferendogli un nuovo significato.
Katabasi, è un viaggio escatologico verso il basso, verso il centro della terra, da cui l'artista ritorna con nuovi reperti e talismani, come nella mitologia antica medievale e moderna la discesa nel mondo sotterraneo non è mai un viaggio senza ritorno ma una traiettoria che ci riporterà in superfice, alla luce perduta.
La mostra è inserita nell'itinerario della 10° edizione di Viaggiatori sulla Flaminia.
GIULIA MANFREDI (Castelfranco Emilia, 1984) si è laureata nel 2008 alla facoltà di pittura dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, con una tesi sulla video arte e i nuovi mezzi di comunicazione. Nel 2007 si è trasferita a Berlino dove ha vissuto per sei anni, frequentando l'Università di comunicazione visiva dell'UDK (Universität der Künste, Visuelle Kommunikation), la facoltà di belle arti (Universität der Künste, Bildende Kunst) e collaborando con un collettivo di artisti internazionale.
Ha esposto in Italia ed in varie città europee, le sue opere fanno parte di diverse collezioni sia pubbliche che private.
2016 Digital frame, Uncommon, Milano _ 2015 Ouroboros, personale, MIC Museo Internazionale di Ceramica, Faenza; Safari Moon, Milano; As above so below, personale, Palazzo Bevilacqua, Bologna _ 2014 Frammenti, Palazzo Chigi di Formello, Roma; With eyes wide blinking, Alte Kindl Brauerei am Sudhaus, Berlino; It's about time, Alte Kindl Brauerei Neckarstr, Berlino; Playtime, Cell63, Berlino; Orizzonte d'abbandono, personale, Spazio 9, Bologna _ 2013 Errors allowed, Biennale del Mediterraneo, Mole Vanvitelliana, Ancona; Domus Artium, Salamanca, Spagna; Un'opera per il castello, la memoria dello spazio, lo spazio della memoria, Castel Sant'Elmo, Napoli; New Future, a cura di Manuela Valentini, Palazzo Poggi, Bologna 2012 AMT, mostra con l'artista Martin Vongrej, AMT project, Bratislava; WEYA, Nottingham, Inghilterra; Malanotte, personale, Museo e Biblioteca della Musica, Bologna; ON, Hangar6, Trezzano sul Naviglio _ 2011 Parafernalia, Flausina, Lisbona 2010 The scientist, Ferrara; Fuochi Fatui, Galleria dei sotterranei di Palazzo Ducale, Pavullo _ 2009 %VOL, Able Kulturverein, Berlino; Metamorphoses, Parigi; Endenovo, dal Decameron ad Alexanderplatz, Castelvecchio, Verona; Urban Jealousy, Roaming Biennal if Teheran, Belgrado, Berlino, Istanbul _ 2005 Arte della trasmutazione, Ex chiesa di San Carlo dei Barnabiti, Firenze _ 2001 group exhibition, the school of the art Istitute of Chicago, Chicago.
02
luglio 2017
Giulia Manfredi – Katabasi
Dal 02 luglio al primo settembre 2017
arte contemporanea
Location
ADD-ART
Spoleto, Via Palazzo Dei Duchi, 6, (Perugia)
Spoleto, Via Palazzo Dei Duchi, 6, (Perugia)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 16:30-19:30
sabato e domenica su appuntamento
Vernissage
2 Luglio 2017, ore 18
Autore
Curatore