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Giulia Seri – AMDUAT
L’arte di Giulia Seri approccia la vita dal punto di vista del tutto umano sottolineando la sofferenza rispetto alla caducità dell’esistenza. Le sue figure emotive ed espressive sono legate a riferimenti mitologici che scoprono la fragilità dell’esistenza umana e il suo rapporto con l’eternità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giulia Seri
AMDUAT
LdM Gallery_Galleria Lorenzo de’ Medici
Via de’ Pucci, 4 – Firenze
Dal 22 febbraio al 10 marzo 2023
Opening, 22 febbraio, ore 17:00
L'opera di Giulia Seri approccia la vita dal punto di vista del tutto umano sottolineando la sofferenza rispetto alla caducità dell'esistenza. Le sue figure emotive, fragili ed espressive sono legate a riferimenti mitologici che scoprono la fragilità dell'esistenza umana e il suo rapporto con la morte o meglio, la ricerca dell'eternità che funziona come ex voto, preghiere, incantesimi. La delicatezza dei materiali e dei toni che l'artista usa contrasta con il contenuto che fa riferimento al dolore, alla morte e alla fragilità della carne.
Alla Galleria LdM, Giulia presenterà Amduat (Al di là, Dall'altra parte secondo gli antichi Egizi) i suoi acquarelli, stampe e sculture realizzate con pasta di pane e ceramica.
Il nostro corpo è la parte visibile, tangibile, più fisica dell'esistenza umana, ma è anche la ragione della nostra mortalità e della nostra fragilità quando confrontiamo il mondo.
Da una parte idealizziamo i corpi perfetti che ci fanno fare grandi cose e dall'altra ci preoccupiamo della loro fragilità, dell'invecchiamento, della possibilità della malattia. Questa doppia percezione del corpo ha reso necessario per gli esseri umani di dividerlo dall'anima, ma nonostante gli sforzi degli antichi rituali, il corpo non è in grado di seguire l'anima nell'eternità.
Ed è proprio il corpo con tutte le sue fragilità il centro dell’arte di Giulia Seri.
Il corpo viene percepito come l'unico strumento noto agli uomini per svolgere i compiti della loro vita quotidiana, lo strumento che ha bisogno di essere preservato, conservato, curato e accettato. Il corpo che con la sua trasformazione e la sua fragilità definisce di fatto la nostra esistenza, filtra le nostre emozioni e ne è l'espressione più primordiale.
Nei dipinti, nelle sculture, nelle incisioni e nelle ceramiche di Giulia troviamo corpi deformati, corpi in trasformazione, corpi sofferenti, corpi piangenti e urlanti che tendono a mettere a disagio lo spettatore. Ma è l'accettazione della propria fragilità in questi momenti di transizione che ci fa sentire più vivi. Per l'artista, infatti, le sue creazioni fungono anche da figure apotropaiche che scongiurano il male, la paura, i nostri traumi passati e ristabiliscono almeno temporaneamente l'equilibrio.
Anche le tecniche artistiche e i materiali che l’artista utilizza per le sue creature, come Giulia chiama le sue opere, sono studiate per accentuare la sensazione di impermanenza. I suoi acquarelli leggeri, le ceramiche fragili e le opere in cera o pasta di pane non sono pensate per esistere per sempre e nemmeno per sopravvivere al soggetto che è stato ritratto. Al contrario dell'arte che celebra la perfezione, la forza e l'immortalità, Giulia mostra l'imperfezione e la fragilità che sono difficili da accettare, ma sono proprio la forza e il coraggio necessari per la loro accettazione che ci aiutano a afferrare la vita.
------------- (English)
Giulia Seri
AMDUAT
Lorenzo de’ Medici Gallery
Via de ‘Pucci, 4 – Firenze
From Feb 22nd to Mar 10th 2023
Opening: February 22nd, 5pm – 8pm
Opening hours: Mon-Fri 4pm – 7pm and by appointment
The work of Giulia Seri refers to life from the entirely humane point of view emphasizing the suffering over the transience of existence. Her emotional, fragile and expressive figures are related to mythological references that uncover the fragility of human existence and its relation to death or better, the search for eternity functioning as ex voto, prayers, magic spells. The delicacy of materials and tones the artists uses contrast with the painful of the content referring to pain, death and fragility of flesh. At the LdM Gallery, Giulia will present Amduat (Al di là, On the other side for Ancient Egyptians) her watercolors, prints and sculptures made of bread and ceramics.
Our body is the visible, tangible, the most physical part of human existence but yet it is also the reason of our mortality and our fragility in the world.
On one hand we idealize the perfect bodies that make us do great things and on the other we are concerned about their fragility, the act of aging, the possibility of sickness. This dual perception made it necessary for humans to divide the body from the soul, but despite the efforts of antique rituals, the body is not able to follow the soul into the eternity.
And it is the body with all of its fragilities the centre of Giulia Seri’s art. The body has been perceived as the only tool known to men for the tasks of their everyday life, the tool that needs to be preserved, conserved, cured and accepted. The body that with its transformation and its fragility actually defines our existence, filters our emotions and is the most primordial expression of them.
In Seri’s paintings, sculptures, etchings and ceramics we find deformed bodies, bodies in transformation, suffering bodies, crying and screaming bodies that are likely to make the spectator uncomfortable. But it is the acceptance of one’s fragility in these moments of transition that make us feel more alive. In fact, for the artist, her creations serve also as apotropaic figures that avert the evil, the fear, our past traumas and restore the equilibrium at least temporarily.
Also the art techniques and materials Seri uses for her creatures, as the artist calls her works, are designed to accentuate the feeling of impermanence. Her light watercolors, fragile ceramics and works made from wax or bread paste are not designed to exist forever or at least to outlive the person that had been portrayed. As opposed to art that celebrates perfection, strength and immortality, Seri is showing the imperfection and fragility that are hard to accept, but it is the strength and courage needed for their acceptance lies our only possibility of understanding life.
www.ldminstitute.com - +39 055287360 - ldmgallery@lorenzodemedici.it - @istituto_ldm/@ldmgallery
AMDUAT
LdM Gallery_Galleria Lorenzo de’ Medici
Via de’ Pucci, 4 – Firenze
Dal 22 febbraio al 10 marzo 2023
Opening, 22 febbraio, ore 17:00
L'opera di Giulia Seri approccia la vita dal punto di vista del tutto umano sottolineando la sofferenza rispetto alla caducità dell'esistenza. Le sue figure emotive, fragili ed espressive sono legate a riferimenti mitologici che scoprono la fragilità dell'esistenza umana e il suo rapporto con la morte o meglio, la ricerca dell'eternità che funziona come ex voto, preghiere, incantesimi. La delicatezza dei materiali e dei toni che l'artista usa contrasta con il contenuto che fa riferimento al dolore, alla morte e alla fragilità della carne.
Alla Galleria LdM, Giulia presenterà Amduat (Al di là, Dall'altra parte secondo gli antichi Egizi) i suoi acquarelli, stampe e sculture realizzate con pasta di pane e ceramica.
Il nostro corpo è la parte visibile, tangibile, più fisica dell'esistenza umana, ma è anche la ragione della nostra mortalità e della nostra fragilità quando confrontiamo il mondo.
Da una parte idealizziamo i corpi perfetti che ci fanno fare grandi cose e dall'altra ci preoccupiamo della loro fragilità, dell'invecchiamento, della possibilità della malattia. Questa doppia percezione del corpo ha reso necessario per gli esseri umani di dividerlo dall'anima, ma nonostante gli sforzi degli antichi rituali, il corpo non è in grado di seguire l'anima nell'eternità.
Ed è proprio il corpo con tutte le sue fragilità il centro dell’arte di Giulia Seri.
Il corpo viene percepito come l'unico strumento noto agli uomini per svolgere i compiti della loro vita quotidiana, lo strumento che ha bisogno di essere preservato, conservato, curato e accettato. Il corpo che con la sua trasformazione e la sua fragilità definisce di fatto la nostra esistenza, filtra le nostre emozioni e ne è l'espressione più primordiale.
Nei dipinti, nelle sculture, nelle incisioni e nelle ceramiche di Giulia troviamo corpi deformati, corpi in trasformazione, corpi sofferenti, corpi piangenti e urlanti che tendono a mettere a disagio lo spettatore. Ma è l'accettazione della propria fragilità in questi momenti di transizione che ci fa sentire più vivi. Per l'artista, infatti, le sue creazioni fungono anche da figure apotropaiche che scongiurano il male, la paura, i nostri traumi passati e ristabiliscono almeno temporaneamente l'equilibrio.
Anche le tecniche artistiche e i materiali che l’artista utilizza per le sue creature, come Giulia chiama le sue opere, sono studiate per accentuare la sensazione di impermanenza. I suoi acquarelli leggeri, le ceramiche fragili e le opere in cera o pasta di pane non sono pensate per esistere per sempre e nemmeno per sopravvivere al soggetto che è stato ritratto. Al contrario dell'arte che celebra la perfezione, la forza e l'immortalità, Giulia mostra l'imperfezione e la fragilità che sono difficili da accettare, ma sono proprio la forza e il coraggio necessari per la loro accettazione che ci aiutano a afferrare la vita.
------------- (English)
Giulia Seri
AMDUAT
Lorenzo de’ Medici Gallery
Via de ‘Pucci, 4 – Firenze
From Feb 22nd to Mar 10th 2023
Opening: February 22nd, 5pm – 8pm
Opening hours: Mon-Fri 4pm – 7pm and by appointment
The work of Giulia Seri refers to life from the entirely humane point of view emphasizing the suffering over the transience of existence. Her emotional, fragile and expressive figures are related to mythological references that uncover the fragility of human existence and its relation to death or better, the search for eternity functioning as ex voto, prayers, magic spells. The delicacy of materials and tones the artists uses contrast with the painful of the content referring to pain, death and fragility of flesh. At the LdM Gallery, Giulia will present Amduat (Al di là, On the other side for Ancient Egyptians) her watercolors, prints and sculptures made of bread and ceramics.
Our body is the visible, tangible, the most physical part of human existence but yet it is also the reason of our mortality and our fragility in the world.
On one hand we idealize the perfect bodies that make us do great things and on the other we are concerned about their fragility, the act of aging, the possibility of sickness. This dual perception made it necessary for humans to divide the body from the soul, but despite the efforts of antique rituals, the body is not able to follow the soul into the eternity.
And it is the body with all of its fragilities the centre of Giulia Seri’s art. The body has been perceived as the only tool known to men for the tasks of their everyday life, the tool that needs to be preserved, conserved, cured and accepted. The body that with its transformation and its fragility actually defines our existence, filters our emotions and is the most primordial expression of them.
In Seri’s paintings, sculptures, etchings and ceramics we find deformed bodies, bodies in transformation, suffering bodies, crying and screaming bodies that are likely to make the spectator uncomfortable. But it is the acceptance of one’s fragility in these moments of transition that make us feel more alive. In fact, for the artist, her creations serve also as apotropaic figures that avert the evil, the fear, our past traumas and restore the equilibrium at least temporarily.
Also the art techniques and materials Seri uses for her creatures, as the artist calls her works, are designed to accentuate the feeling of impermanence. Her light watercolors, fragile ceramics and works made from wax or bread paste are not designed to exist forever or at least to outlive the person that had been portrayed. As opposed to art that celebrates perfection, strength and immortality, Seri is showing the imperfection and fragility that are hard to accept, but it is the strength and courage needed for their acceptance lies our only possibility of understanding life.
www.ldminstitute.com - +39 055287360 - ldmgallery@lorenzodemedici.it - @istituto_ldm/@ldmgallery
22
febbraio 2023
Giulia Seri – AMDUAT
Dal 22 febbraio al 10 marzo 2023
arte contemporanea
Location
LDM GALLERY
Firenze, via de' Pucci, 4, (Firenze)
Firenze, via de' Pucci, 4, (Firenze)
Orario di apertura
lunedì - venerdì 16-19, lunedì - mercoledì 10 - 14
Vernissage
22 Febbraio 2023, 17:00
Sito web
Autore
Curatore
Produzione organizzazione