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Giuliana Laportella – Penelope è in viaggio, perchè restare non ha dove
Artista dell’immagine e della parola, Giuliana Laportella pone il suo raffinato lavoro tra tempo e memoria in una prospettiva inconsueta e capitana il tempo, ultima frontiera, sotto il segno di Penelope, icona di attesa paziente, che è fermezza e insieme mutamento.
Comunicato stampa
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“Lo spazio per me è meno importante e meno prezioso del tempo. Non perché sia inferiore, ma perché è una cosa, mentre il tempo è l’idea di una cosa. Dovendo scegliere tra una cosa e un’idea, quest’ultima è da preferire, dico io”.
(Josef Brodskij, Fuga da Bisanzio.)
“Penelope è in viaggio, sparita
sparito il suo approdo …”
Artista dell’immagine e della parola, divenute insieme esteticamente coeso, semanticamente inscindibile, Giuliana Laportella pone il suo raffinato lavoro tra tempo e memoria in una prospettiva inconsueta e capitana il tempo, ultima frontiera, sotto il segno di Penelope, icona di attesa paziente, che è fermezza insieme a mutamento.
Senza contraddizioni: perché nel fare e disfare, Penelope governa il tempo, ne fa quello che vuole. E infatti ora è spartita, partita davvero. Inutile cercarla anche il suo approdo non c’è, come il ricordo che riappare e se ne va, governato da processi segreti.
Solcare i ricordi, sentire il tempo svincolato dalla linearità feroce e banale, percepirne l’essenza che è circolo e spirale, grazie al sapiente accostamento tra antiche fotografie sottratte all’oblio, nuove immagini create dall’artista e contrappunto di misurate ed esatte parole: come Penelope con trama e ordito, Giuliana Laportella sottrae e aggiunge, componendo passaggi nel tempo, tradotto per noi in spazio di visione e condivisione.
Spazio che incornicia, non definito e dato; spazio che porta sempre altrove perché l’artista invita al difficile e esaltante esercizio della libertà al quale è impossibile sottrarsi perché la bellezza, anche se inquieta seduce, è fertile tramite, impulso potente.
Perché la bellezza emoziona, e le opere di Giuliana Laportella sono emozione. Niente come uno scatto fotografico fissa un oggetto, un volto, un’individualità, donandogli una dimensione unica, innegabilmente. Non siamo noi, ma c’è sempre qualcosa di noi in ogni volto ritratto; non si parla di noi eppure si dice qualcosa che ci riguarda.
Immagini e storie coese formano un’unica verità, recuperano narrazioni perdute con occhio indovino.
Chiara Milani
(Josef Brodskij, Fuga da Bisanzio.)
“Penelope è in viaggio, sparita
sparito il suo approdo …”
Artista dell’immagine e della parola, divenute insieme esteticamente coeso, semanticamente inscindibile, Giuliana Laportella pone il suo raffinato lavoro tra tempo e memoria in una prospettiva inconsueta e capitana il tempo, ultima frontiera, sotto il segno di Penelope, icona di attesa paziente, che è fermezza insieme a mutamento.
Senza contraddizioni: perché nel fare e disfare, Penelope governa il tempo, ne fa quello che vuole. E infatti ora è spartita, partita davvero. Inutile cercarla anche il suo approdo non c’è, come il ricordo che riappare e se ne va, governato da processi segreti.
Solcare i ricordi, sentire il tempo svincolato dalla linearità feroce e banale, percepirne l’essenza che è circolo e spirale, grazie al sapiente accostamento tra antiche fotografie sottratte all’oblio, nuove immagini create dall’artista e contrappunto di misurate ed esatte parole: come Penelope con trama e ordito, Giuliana Laportella sottrae e aggiunge, componendo passaggi nel tempo, tradotto per noi in spazio di visione e condivisione.
Spazio che incornicia, non definito e dato; spazio che porta sempre altrove perché l’artista invita al difficile e esaltante esercizio della libertà al quale è impossibile sottrarsi perché la bellezza, anche se inquieta seduce, è fertile tramite, impulso potente.
Perché la bellezza emoziona, e le opere di Giuliana Laportella sono emozione. Niente come uno scatto fotografico fissa un oggetto, un volto, un’individualità, donandogli una dimensione unica, innegabilmente. Non siamo noi, ma c’è sempre qualcosa di noi in ogni volto ritratto; non si parla di noi eppure si dice qualcosa che ci riguarda.
Immagini e storie coese formano un’unica verità, recuperano narrazioni perdute con occhio indovino.
Chiara Milani
06
ottobre 2017
Giuliana Laportella – Penelope è in viaggio, perchè restare non ha dove
Dal 06 al 29 ottobre 2017
arte contemporanea
Location
THE ART COMPANY
Como, Via Borgo Vico, 163, (Como)
Como, Via Borgo Vico, 163, (Como)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 15-18
sabato e domenica su appuntamento
Vernissage
6 Ottobre 2017, ore 18
Autore
Curatore