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Giuliano Caneva – La poetica del fare per essere
esposizione dedicata all’opera di Giuliano Caneva (Udine 1948-2013), artista che ha preso parte attiva e appassionata alla sua attività.
Tre sculture del maestro, Blimunda la volatrice, a gonfie vele, il sole, di rilevante carattere estetico e poetico, sono state donate dal Centro alla collezione di arte contemporanea del Museo di Santa Caterina a Treviso.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Organizzata dall’Assessorato alla Cultura della città di Cividale del Friuli, allestita da Dario Degano, Giuseppe Esposito, Jacopo Topazzini, presentata da Luigina Bortolatto, il Centro per la Cultura e le Arti visive LE VENEZIE annuncia l’esposizione dedicata all’opera di Giuliano Caneva (Udine 1948-2013), artista che ha preso parte attiva e appassionata alla sua attività.
Tre sculture del maestro, Blimunda la volatrice, a gonfie vele, il sole, di rilevante carattere estetico e poetico, sono state donate dal Centro alla collezione di arte contemporanea del Museo di Santa Caterina a Treviso.
... Le opere lignee di Giuliano Caneva nella loro astratta creatività, i valori formali della pura visibilità, la plasticità delle forme, l’accordo dei temi coniugati e trasposti da un incessante immaginare, affascinano, coinvolgono, aiutano a pensare.
Su strutture costituite da linee rette, da linee curve, da variazioni di spessori... nel conflitto tra sentimento e rigore, con l’incanto dell’intelligenza e della fantasia Giuliano ha costruito una serie di trasformazioni corrispondenti a spazi e a territori da scoprire. Ogni opera è un organismo vivente con un suo ritmo che cresce, si piega, si evolve. Ha radici in segni convenzionali per cose familiari, il trono, l’ulivo, la stele, la colonna, per astrazioni simboliche, i senza titolo.
Gli aggettamenti serrati, le rientranze disuguali, il nero, denso opaco compatto, creato dal mordente steso sulle superfici, talvolta alternato al magenta, conferiscono a ogni forma un tattilismo ricco di effetti plastici e luministici. Il segno visivo aniconico non recupera tradizioni storiche, cerca di incidervi imponendo un’idea di leggerezza dialogante in tempo reale con la situazione contemporanea. Nei collages lo studio di texture speciali, l’estrema sottigliezza delle essenze, tra ripetizione e invenzione, è connotazione simbolica.
Alcune sculture includono dei telai che delimitano scene o spazi metaforici al cui interno i volumi sono rifiniti con forme che sembrano raccontare, con poetica ironia, dolcezze e violenze di incontri o coesistenze di idoli inquietanti.
Giuliano ha praticato il luogo dell’arte con una ricerca espressa anche in ipotetici codici organizzati in costruzioni che pongono tra loro diversi elementi: alto e basso, pieno e vuoto, interno ed esterno, pittura e grafica. Nel libro segreto, come in Excalibur, il senso del tempo e dello spazio è ridotto alla loro percezione microcosmica. Un assemblaggio di elementi narrativi capaci di costruire l’immagine di un racconto teso verso il sentimento del macrocosmo. Un’armonia di cerchi, semicerchi, triangoli, rettangoli che sbocca i nuovi pianeti.
Tra pop art e astrazione geometrica il segno di Giuliano sfiora il surreale alludendo al moto ondoso del mare, alla luce vibrante del sole senza eclissi... (L. Bortolatto)
Tre sculture del maestro, Blimunda la volatrice, a gonfie vele, il sole, di rilevante carattere estetico e poetico, sono state donate dal Centro alla collezione di arte contemporanea del Museo di Santa Caterina a Treviso.
... Le opere lignee di Giuliano Caneva nella loro astratta creatività, i valori formali della pura visibilità, la plasticità delle forme, l’accordo dei temi coniugati e trasposti da un incessante immaginare, affascinano, coinvolgono, aiutano a pensare.
Su strutture costituite da linee rette, da linee curve, da variazioni di spessori... nel conflitto tra sentimento e rigore, con l’incanto dell’intelligenza e della fantasia Giuliano ha costruito una serie di trasformazioni corrispondenti a spazi e a territori da scoprire. Ogni opera è un organismo vivente con un suo ritmo che cresce, si piega, si evolve. Ha radici in segni convenzionali per cose familiari, il trono, l’ulivo, la stele, la colonna, per astrazioni simboliche, i senza titolo.
Gli aggettamenti serrati, le rientranze disuguali, il nero, denso opaco compatto, creato dal mordente steso sulle superfici, talvolta alternato al magenta, conferiscono a ogni forma un tattilismo ricco di effetti plastici e luministici. Il segno visivo aniconico non recupera tradizioni storiche, cerca di incidervi imponendo un’idea di leggerezza dialogante in tempo reale con la situazione contemporanea. Nei collages lo studio di texture speciali, l’estrema sottigliezza delle essenze, tra ripetizione e invenzione, è connotazione simbolica.
Alcune sculture includono dei telai che delimitano scene o spazi metaforici al cui interno i volumi sono rifiniti con forme che sembrano raccontare, con poetica ironia, dolcezze e violenze di incontri o coesistenze di idoli inquietanti.
Giuliano ha praticato il luogo dell’arte con una ricerca espressa anche in ipotetici codici organizzati in costruzioni che pongono tra loro diversi elementi: alto e basso, pieno e vuoto, interno ed esterno, pittura e grafica. Nel libro segreto, come in Excalibur, il senso del tempo e dello spazio è ridotto alla loro percezione microcosmica. Un assemblaggio di elementi narrativi capaci di costruire l’immagine di un racconto teso verso il sentimento del macrocosmo. Un’armonia di cerchi, semicerchi, triangoli, rettangoli che sbocca i nuovi pianeti.
Tra pop art e astrazione geometrica il segno di Giuliano sfiora il surreale alludendo al moto ondoso del mare, alla luce vibrante del sole senza eclissi... (L. Bortolatto)
07
giugno 2014
Giuliano Caneva – La poetica del fare per essere
Dal 07 giugno al 06 luglio 2014
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SANTA MARIA DEI BATTUTI
Cividale Del Friuli, Via Borgo Di Ponte, (Udine)
Cividale Del Friuli, Via Borgo Di Ponte, (Udine)
Vernissage
7 Giugno 2014, h 18
Autore