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Giuliano Cardella
L’Opera di Giuliano Cardella puo’ essere messa in relazione da un lato con la pittura, per il sapiente ed efficace uso del colore, dall’altro con le tecniche del collage e del decollage per l’impiego di frammenti cartacei e di oggetti, spesso scavati e corrosi dagli agenti atmosferici o dall’uso quotidiano.
Comunicato stampa
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L'Opera di Giuliano Cardella puo' essere messa in relazione da un lato con la pittura, per il sapiente ed efficace uso del colore, dall'altro con le tecniche del collage e del decollage per l'impiego di frammenti cartacei e di oggetti, spesso scavati e corrosi dagli agenti atmosferici o dall'uso quotidiano.
L'universo artistico di Cardella si popola dunque da una parte di immagini deformate, rielaborate e riaccostate mediante il collage, dall'altra di semplici forme, ora dipinte con colori acrilici, ora incise o addirittura -graffiate- sulla tavola; forme quasi stilizzate che paiono spesso provenire direttamente dall'universo infantile o dal mondo onirico.
Di particolare rilievo in molte Opere e' anche l'uso delle parole che si ritrovano spesso, ora evidenti e di grandi dimensioni, ora nascoste, appena emergenti da un sovrastante strato pittorico, quasi dei flash, intravisti attraverso una misteriosa nebbia interiore. Parole sospese lungo il filo dell'emozione trasmessa dall'Opera, poste li' ad evocare non già espliciti messaggi o comunicazioni, ma ancora una volta immagini, suoni, stati d'animo, sensazioni.
Altre Opere vedono l'ulteriore sviluppo di questi temi, da una parte con l'inserimento di frammenti fotografici e dall'altra con il recupero dell'uso di oggetti provenienti dal quotidiano, già fortemente presente nelle sculture in legno prodotte in passato dall'Artista. Si tratta questa volta di oggetti piccoli (bottoni, legnetti, frammenti di plastica multicolori), apparentemente insignificanti o classificati come inutili dai nostri schemi mentali mercantilistici, ma che nell'Opera di Cardella recuperano ancora una volta un significato ed un'utilità profondi; oggetti posti sulla tavola e ricoperti da una pellicola di plastica trasparente, quasi a suggerire un'ideale teca che ridona dignità e risalto a cio' che e' stato frettolosamente dimenticato e messo da parte.
Tra questi oggetti assume rilievo il bottone, minuscolo simbolo ad un tempo di umiltà e ordinarietà, ma anche di unione, quasi un ponte tra lo spettatore e l'universo emozionale e spirituale di Cardella espresso dalla trama pittorica sottostante, tra la nostra materiale percezione della realtà ed il suo significato piú profondo. (Francesco Boschi)
L'universo artistico di Cardella si popola dunque da una parte di immagini deformate, rielaborate e riaccostate mediante il collage, dall'altra di semplici forme, ora dipinte con colori acrilici, ora incise o addirittura -graffiate- sulla tavola; forme quasi stilizzate che paiono spesso provenire direttamente dall'universo infantile o dal mondo onirico.
Di particolare rilievo in molte Opere e' anche l'uso delle parole che si ritrovano spesso, ora evidenti e di grandi dimensioni, ora nascoste, appena emergenti da un sovrastante strato pittorico, quasi dei flash, intravisti attraverso una misteriosa nebbia interiore. Parole sospese lungo il filo dell'emozione trasmessa dall'Opera, poste li' ad evocare non già espliciti messaggi o comunicazioni, ma ancora una volta immagini, suoni, stati d'animo, sensazioni.
Altre Opere vedono l'ulteriore sviluppo di questi temi, da una parte con l'inserimento di frammenti fotografici e dall'altra con il recupero dell'uso di oggetti provenienti dal quotidiano, già fortemente presente nelle sculture in legno prodotte in passato dall'Artista. Si tratta questa volta di oggetti piccoli (bottoni, legnetti, frammenti di plastica multicolori), apparentemente insignificanti o classificati come inutili dai nostri schemi mentali mercantilistici, ma che nell'Opera di Cardella recuperano ancora una volta un significato ed un'utilità profondi; oggetti posti sulla tavola e ricoperti da una pellicola di plastica trasparente, quasi a suggerire un'ideale teca che ridona dignità e risalto a cio' che e' stato frettolosamente dimenticato e messo da parte.
Tra questi oggetti assume rilievo il bottone, minuscolo simbolo ad un tempo di umiltà e ordinarietà, ma anche di unione, quasi un ponte tra lo spettatore e l'universo emozionale e spirituale di Cardella espresso dalla trama pittorica sottostante, tra la nostra materiale percezione della realtà ed il suo significato piú profondo. (Francesco Boschi)
18
febbraio 2009
Giuliano Cardella
18 febbraio 2009
arte contemporanea
Location
RAGOO
Milano, Viale Monza, 140, (Milano)
Milano, Viale Monza, 140, (Milano)
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