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Giuliano Costa
Per tutto il mese di Marzo le sale della Galleria Davico saranno illuminate dai colori, dalle figure e dai paesaggi mirabilmente dipinti da Giuliano Costa, un artista scoperto nel 2010 – quasi casualmente – da Emilio Gargioni, che lo ha convinto a preparare una quarantina di opere per una grande
Comunicato stampa
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Il mondo di Giuliano Costa, abile e collaudato restauratore oltrechè pittore, esplora varie tematiche evocando, in ciascuna, chiari riferimenti a grandi artisti del passato. Si passa infatti dalle figure caricaturali e grottesche, ispirate agli studi di Leonardo da Vinci, alle maschere della commedia dell'Arte, dove i richiami a Severini e Donghi sono evidenti.
Le maschere sono definite da Giuliano Costa, "Figure archetipe di Junghiana memoria".
Altro tema affrontato è quello dei nudi femminili, dove la pennellata dedicata alle forme muliebri rivela l'influenza tizianesca. Abbiamo poi una serie di tavole sugli "Arlecchini alchemici", che presentano dettagli decorativi fascinosi, che adornano i volti delicati e freschi delle arlecchine viste in sogno dall'artista, con chiaro richiamo al Manierismo.
Il tema che affascina maggiormente il pittore è senza dubbio quello del dolore, del grottesco, della deformità. Tutto, nelle tavole che trattano questo tema, fa pensare ad un Otto Dix dei nostri giorni, dove la ricerca pittorica si concentra sulle origini e la natura del male e sui possibili rimedi.
Le opere più significative sono infatti quelle in cui il Costa evidenzia il suo desiderio di combattere - con la pittura - i mali della terra, riscattandone tristezza e sofferenza con un messaggio ottimista e positivo.
Una mostra affascinante di un raffinato talento pittorico.
Le maschere sono definite da Giuliano Costa, "Figure archetipe di Junghiana memoria".
Altro tema affrontato è quello dei nudi femminili, dove la pennellata dedicata alle forme muliebri rivela l'influenza tizianesca. Abbiamo poi una serie di tavole sugli "Arlecchini alchemici", che presentano dettagli decorativi fascinosi, che adornano i volti delicati e freschi delle arlecchine viste in sogno dall'artista, con chiaro richiamo al Manierismo.
Il tema che affascina maggiormente il pittore è senza dubbio quello del dolore, del grottesco, della deformità. Tutto, nelle tavole che trattano questo tema, fa pensare ad un Otto Dix dei nostri giorni, dove la ricerca pittorica si concentra sulle origini e la natura del male e sui possibili rimedi.
Le opere più significative sono infatti quelle in cui il Costa evidenzia il suo desiderio di combattere - con la pittura - i mali della terra, riscattandone tristezza e sofferenza con un messaggio ottimista e positivo.
Una mostra affascinante di un raffinato talento pittorico.
01
marzo 2012
Giuliano Costa
Dal primo al 31 marzo 2012
arte contemporanea
Location
GALLERIA DAVICO
Torino, Galleria Subalpina, 30, (Torino)
Torino, Galleria Subalpina, 30, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-12.30 e 16-19.30
chiuso lunedì e festivi
Vernissage
1 Marzo 2012, ore 18
Autore
Curatore