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Giuliano Franco
E’ noto che la cultura arricchisce e mette alla luce ciò che abbiamo provato da zero a 18 anni: il cosiddetto mito personale. La cultura riesce a filtrare attraverso le parole ed il pensiero ciò che abbiamo sentito e provato fin da piccoli. E il mito personale di Giuliano è leggibile nelle sue opere a partire dai colori della sua infanzia, il giallo e l’azzurro, e dai pittori da cui ha cominciato ad amare la pittura, Van Gogh e Schiele.
Comunicato stampa
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Si apre giovedì 9 luglio, in contemporanea al Park Hotel Brasilia di via Levantina e allo Shaker di via Cesare Battisti, un’esposizione delle opere di Giuliano Franco, vincitore assoluto del concorso internazionale 18.24 edizione 2008.
Scrive di lui Ottorino Stefani: “Nelle opere di Giuliano è leggibile il suo mito personale.
E’ noto che la cultura arricchisce e mette alla luce ciò che abbiamo provato da zero a 18 anni: il cosiddetto mito personale. La cultura riesce a filtrare attraverso le parole ed il pensiero ciò che abbiamo sentito e provato fin da piccoli. E il mito personale di Giuliano è leggibile nelle sue opere a partire dai colori della sua infanzia, il giallo e l’azzurro, e dai pittori da cui ha cominciato ad amare la pittura, Van Gogh e Schiele.
Il giallo è il colore della luce, ma ve ne sono diverse gradazioni. I gialli utilizzati dall’artista sono i gialli usati da Van Gogh. I gialli di Van Gogh sono spesso dei gialli freddi, cioè tendono al giallo limone, sono gialli difficili, spesso impiegati da chi è tormentato, dai pazzi. Questi colori esprimono inquietudine, esprimono il tormento e l’incapacità di afferrare la vita nei suoi valori più potenti...
Potremmo definire Giuliano un artista postmoderno, che rivive il passato con una sensibilità tipica di chi vuole trovare la propria dimensione spirituale e culturale riproponendo in una chiave sua il proprio mito personale.”
Scrive di lui Ottorino Stefani: “Nelle opere di Giuliano è leggibile il suo mito personale.
E’ noto che la cultura arricchisce e mette alla luce ciò che abbiamo provato da zero a 18 anni: il cosiddetto mito personale. La cultura riesce a filtrare attraverso le parole ed il pensiero ciò che abbiamo sentito e provato fin da piccoli. E il mito personale di Giuliano è leggibile nelle sue opere a partire dai colori della sua infanzia, il giallo e l’azzurro, e dai pittori da cui ha cominciato ad amare la pittura, Van Gogh e Schiele.
Il giallo è il colore della luce, ma ve ne sono diverse gradazioni. I gialli utilizzati dall’artista sono i gialli usati da Van Gogh. I gialli di Van Gogh sono spesso dei gialli freddi, cioè tendono al giallo limone, sono gialli difficili, spesso impiegati da chi è tormentato, dai pazzi. Questi colori esprimono inquietudine, esprimono il tormento e l’incapacità di afferrare la vita nei suoi valori più potenti...
Potremmo definire Giuliano un artista postmoderno, che rivive il passato con una sensibilità tipica di chi vuole trovare la propria dimensione spirituale e culturale riproponendo in una chiave sua il proprio mito personale.”
09
luglio 2009
Giuliano Franco
Dal 09 al 22 luglio 2009
arte contemporanea
Location
BRASILIA PARK HOTEL
Jesolo, Via Levantina, 3, (Venezia)
Jesolo, Via Levantina, 3, (Venezia)
Vernissage
9 Luglio 2009, ore 21
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