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Giuliano Galletta – Il museo del caos
Il tema della casa/museo/archivio come “teatro della memoria” è una delle costanti del lavoro di Giuliano Galletta, 55 anni, sin dai suoi esordi negli anni Settanta. Il nuovo progetto dell’artista, pensato per Villa Croce, dovrebbe perciò diventare una Summa (ateologica, per dirla con Bataille) di questa idea di casa, una “enciclopedia” di installazioni
Comunicato stampa
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A. A violent order is a disorder; and
B. A great disorder is an order. These
Two things are one. (Pages of illustration).
Wallace Stevens
Si inaugura sabato 16 ottobre alle 11.30 al Museo di arte contemporanea di Villa Croce a Genova (via Jacopo Ruffini, 3) la mostra di Giuliano Galletta “Il museo del caos”.
Il tema della casa/museo/archivio come “teatro della memoria” è una delle costanti del lavoro di Giuliano Galletta, 55 anni, sin dai suoi esordi negli anni Settanta. Il nuovo progetto dell’artista, pensato per Villa Croce, dovrebbe perciò diventare una Summa (ateologica, per dirla con Bataille) di questa idea di casa, una “enciclopedia” di installazioni, una Wunderkammer (in questo senso origine dell’idea stessa di museo) postmoderna in cui meraviglia e orrore si mischiano in un racconto visivo e oggettuale, una “Casa, la vita” (Savinio) o una “Casa della vita” (Praz) in cui l’Io non è che un rimasuglio beckettianamente sbriciolato in cerca di una nuova forma, non di salvezza, ma di sopravvivenza, almeno parodica.
La mostra potrebbe vagheggiare (le date lo permettono) il bilancio trentennale di un’attività artistica, ma nessuno è distante più di Galletta, non solo dal concetto di “bilancio”, ma anche da quello, più semplice, di “conclusione”; la sua opera “in corso” è infatti una continua e ossessiva rielaborazione, rimpasto, riciclaggio, ricombinazione e auto-falsificazione di forme e contenuti che hanno anche il non secondario obiettivo di mettere in difficoltà lo storico e il filologo che, per avventura, volessero occuparsi di lui.
La nozione di caos nei suoi molteplici aspetti – scientifici, filosofici e letterari – è l’altro dei temi su cui ruota l’esposizione che è anche inserita nel programma del Festival della Scienza. In occasione della mostra viene pubblicato, dalla casa editrice il Canneto, un volume con interventi di critici, filosofi e scienziati, tra i quali, oltre ai curatori – Matteo Fochessati e Sandra Solimano – Viana Conti, Marcello Frixione, Riccardo Manzotti, Sandro Ricaldone, Enrico Testa, Giuseppe Zuccarino.
Come scrive Sandra Solimano: «La ricerca di Giuliano Galletta si sposta continuamente tra due polarità opposte: il Caos, che, per dirla con Dine, è “la nostra vita qui”, indecifrabile mescolanza di eventi e di registri letterari e linguistici alti e bassi, e l’Ordine che assume prevalentemente la forma della cronologia e del racconto, da “tous jours” (Genova, 1978) per cui l’artista ha coniato l’ironico neologismo Fotobildungsroman, a “Almanacco di un altro anno” (2004), libera compilation quasi in ciclostile sulla sua arte/vita dagli anni ‘70 ai primi ‘90, per arrivare ai più recenti cataloghi dove il lavoro dell’artista è presentato in una dimensione che, se pur non nega la storia, la traduce comunque in compresenza visiva, quasi che l’arte (e i suoi prodotti) fossero, come la vita, soggetti alla continua metamorfosi del tempo».
GIULIANO GALLETTA (www.giulianogalletta.it) è nato a Sanremo nel 1955, vive e lavora a Genova. Artista, giornalista e scrittore. Ha esposto in gallerie e musei italiani e stranieri. Fra le sue mostre più recenti “Yuo’re the top”, (Galleria Unimedia, Genova, 2009), “Giuliano Galletta a Casa Jorn” (Casa-Museo Asger Jorn, Albissola Marina, 2007), “Hotel de l’avenir” (Camec, La Spezia, 2007), “La camera melodrammatica” (Galleria Martini & Ronchetti, Genova, 2006). Ha pubblicato il romanzo visivo “tous jours” (edizioni Sileno, 1978), la raccolta di poesie “Un impossibile giorno” (edizioni Sileno, 1990), il saggio “Il televisore. Dal totem casalingo alla realtà virtuale” (Gribaudo, 1995), “Almanacco di un altro anno” (Antilibro-posteditore, 2003). “Sanguineti/Novecento. Conversazioni sulla cultura del XX° secolo” (il melangolo, 2005), ”Sabrina e l’arte della felicità” (il melangolo 2006)., “Volti & Risvolti”, con Gianni Ansaldi, (Sagep, 2009), “Il mondo non è una pesca” (Socialmente, 2010).
B. A great disorder is an order. These
Two things are one. (Pages of illustration).
Wallace Stevens
Si inaugura sabato 16 ottobre alle 11.30 al Museo di arte contemporanea di Villa Croce a Genova (via Jacopo Ruffini, 3) la mostra di Giuliano Galletta “Il museo del caos”.
Il tema della casa/museo/archivio come “teatro della memoria” è una delle costanti del lavoro di Giuliano Galletta, 55 anni, sin dai suoi esordi negli anni Settanta. Il nuovo progetto dell’artista, pensato per Villa Croce, dovrebbe perciò diventare una Summa (ateologica, per dirla con Bataille) di questa idea di casa, una “enciclopedia” di installazioni, una Wunderkammer (in questo senso origine dell’idea stessa di museo) postmoderna in cui meraviglia e orrore si mischiano in un racconto visivo e oggettuale, una “Casa, la vita” (Savinio) o una “Casa della vita” (Praz) in cui l’Io non è che un rimasuglio beckettianamente sbriciolato in cerca di una nuova forma, non di salvezza, ma di sopravvivenza, almeno parodica.
La mostra potrebbe vagheggiare (le date lo permettono) il bilancio trentennale di un’attività artistica, ma nessuno è distante più di Galletta, non solo dal concetto di “bilancio”, ma anche da quello, più semplice, di “conclusione”; la sua opera “in corso” è infatti una continua e ossessiva rielaborazione, rimpasto, riciclaggio, ricombinazione e auto-falsificazione di forme e contenuti che hanno anche il non secondario obiettivo di mettere in difficoltà lo storico e il filologo che, per avventura, volessero occuparsi di lui.
La nozione di caos nei suoi molteplici aspetti – scientifici, filosofici e letterari – è l’altro dei temi su cui ruota l’esposizione che è anche inserita nel programma del Festival della Scienza. In occasione della mostra viene pubblicato, dalla casa editrice il Canneto, un volume con interventi di critici, filosofi e scienziati, tra i quali, oltre ai curatori – Matteo Fochessati e Sandra Solimano – Viana Conti, Marcello Frixione, Riccardo Manzotti, Sandro Ricaldone, Enrico Testa, Giuseppe Zuccarino.
Come scrive Sandra Solimano: «La ricerca di Giuliano Galletta si sposta continuamente tra due polarità opposte: il Caos, che, per dirla con Dine, è “la nostra vita qui”, indecifrabile mescolanza di eventi e di registri letterari e linguistici alti e bassi, e l’Ordine che assume prevalentemente la forma della cronologia e del racconto, da “tous jours” (Genova, 1978) per cui l’artista ha coniato l’ironico neologismo Fotobildungsroman, a “Almanacco di un altro anno” (2004), libera compilation quasi in ciclostile sulla sua arte/vita dagli anni ‘70 ai primi ‘90, per arrivare ai più recenti cataloghi dove il lavoro dell’artista è presentato in una dimensione che, se pur non nega la storia, la traduce comunque in compresenza visiva, quasi che l’arte (e i suoi prodotti) fossero, come la vita, soggetti alla continua metamorfosi del tempo».
GIULIANO GALLETTA (www.giulianogalletta.it) è nato a Sanremo nel 1955, vive e lavora a Genova. Artista, giornalista e scrittore. Ha esposto in gallerie e musei italiani e stranieri. Fra le sue mostre più recenti “Yuo’re the top”, (Galleria Unimedia, Genova, 2009), “Giuliano Galletta a Casa Jorn” (Casa-Museo Asger Jorn, Albissola Marina, 2007), “Hotel de l’avenir” (Camec, La Spezia, 2007), “La camera melodrammatica” (Galleria Martini & Ronchetti, Genova, 2006). Ha pubblicato il romanzo visivo “tous jours” (edizioni Sileno, 1978), la raccolta di poesie “Un impossibile giorno” (edizioni Sileno, 1990), il saggio “Il televisore. Dal totem casalingo alla realtà virtuale” (Gribaudo, 1995), “Almanacco di un altro anno” (Antilibro-posteditore, 2003). “Sanguineti/Novecento. Conversazioni sulla cultura del XX° secolo” (il melangolo, 2005), ”Sabrina e l’arte della felicità” (il melangolo 2006)., “Volti & Risvolti”, con Gianni Ansaldi, (Sagep, 2009), “Il mondo non è una pesca” (Socialmente, 2010).
16
ottobre 2010
Giuliano Galletta – Il museo del caos
Dal 16 ottobre al 14 novembre 2010
arte contemporanea
Location
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA VILLA CROCE
Genova, Via Jacopo Ruffini, 3, (Genova)
Genova, Via Jacopo Ruffini, 3, (Genova)
Orario di apertura
martedì-venerdì 9.00-19.00, sabato e domenica 10.00-19.00
Vernissage
16 Ottobre 2010, ore 11.30
Autore
Curatore