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Giuliano Giuman – Fuoco sacro
“Fuoco sacro”, il titolo della mostra, rimanda alla tecnica usata per gran parte delle opere presentate che è appunto pittura su vetro a gran fuoco
Comunicato stampa
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Il Centro Culturale Cattolico della Diocesi di Prato, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Prato, presenta il prossimo 18 febbraio l’opera di un grande protagonista dell’arte contemporanea: Giuliano Giuman.
“Fuoco sacro”, il titolo della mostra, rimanda alla tecnica usata per gran parte delle opere presentate che è appunto pittura su vetro a gran fuoco. Le opere in mostra sono quindici e sono state eseguite nell’arco degli ultimi venti anni. Il lavoro più vecchio è il bozzetto della “ Via Crucis” del 1988 a cui segue “Lancia” , unico lavoro di olio su tela del 2000; il resto della mostra è tutto dedicato alla trasparenza del lavoro di questi ultimi anni, fino all’ultimo “Colui che giace”. Sarà in mostra anche un tabernacolo realizzato nel 2005 per una nuova chiesa milanese.
Giuman è nato a Perugia, nel 1944. Dopo studi musicali, inizia a dipingere nel 1964.
Suo maestro è stato il futurista Gerardo Dottori, Dal 1972 lavora per 10 anni sul tema dell’ombra. Oltre alla pittura, per la sua ricerca, utilizza altre espressioni artistiche quali: la fotografia, la musica, l’installazione e la performance che in parte ancora oggi utilizza.Dal 1982 inizia a lavorare sul rapporto tra pittura e musica. Dal 1985 inizia a lavorare anche su vetro che diventerà il supporto principale di caratterizzazione della sua arte.Dal 1993 ha realizzato numerosi manifesti e tutte le scenografie di Umbria Jazz.
Dal 1999, tiene il corso “Il nuovo linguaggio delle vetrate” e da questo anno anche il corso di “Vetrofusione” all’Accademia di Brera di Milano
Ha vinto numerosi concorsi nazionali per edifici dello Stato Italiano.
Lavora quasi esclusivamente su commissione.
Vive e lavora a Milano e Perugia.
Ha tenuto circa 90 mostre personali: tra le più recenti al Muséè Suisse du vitrail a Romont, all’Aeroporto Kennedy di New York, l’antologica alla Rocca Paolina di Perugia e circa 170 collettive
in Italia ed all’estero, esponendo in importanti manifestazioni ed in prestigiose sedi pubbliche quali:
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Palazzo delle Esposizioni, Roma - Palazzo Reale, Museo Civico di Storia Naturale, Chiesa di San Carpoforo, Palazzo della Permanente e Palazzo Sormani,
Milano - Centre Pompidou, Grand Palais e Musèe National d’Art Modern, Parigi - Palazzo dei Diamanti e Sala Polivalente Ferrara - Overgaden, Copenaghen - Reales Atarazanas, Barcellona - Japan National, Tokio - Casa del Mantegna e Palazzo Tè, Mantova - Villa Olmo, Como - Vytlacili Zapado, Bratislavia - Stadtische Galerie in Lenbachaus, Monaco - Palazzo Ducale e Villa Imperiale, Genova - Palazzo Malaspina, Ascoli Piceno - Palazzo del Bò, Padova - Palazzo Carignano, Torino - Palazzo Lanfranchi, Pisa - Galleria Comunale d’Arte Moderna, Bologna - Museum Ostbayern, Theuern – Palazzo Lucarini, Trevi - Musée des Oudayas, Rabat - Palazzo Ducale, Genova - Palazzo dei Consoli, Gubbio - Palazzo Spanò, Marsala Kunstbygning, Arhus - Cripta del Donatello, Firenze – Palazzo dei Priori, Rocca Paolina e Galleria nazionale dell’Umbria,
Perugia - Maison de la Culture, Saint Etienne - Ex Convento di San Carlo, Erice - Berliner Kunstverein, Berlin - Castello di Sartirana, Pavia - Pinacoteca, Macerata - Kunstlerbund Alten
Schlachthaus, Tubingen - Certosa di Pontignano, Siena Complexe Culturel Sidi Belyout, Casablanca - Palais Moulay Hafid, Tangeri - Mole Vanvitelliana, Ancona - Palazzo delle
Esposizioni, San Paolo - Aereoporto Kennedy e Angle Intermedia, New York - Au Chàteau, Romont - Palazzo Cà /endramin, Giardini, Antichi granai della Giudecca e Museo Correr, Venezia.
“Fuoco sacro”, il titolo della mostra, rimanda alla tecnica usata per gran parte delle opere presentate che è appunto pittura su vetro a gran fuoco. Le opere in mostra sono quindici e sono state eseguite nell’arco degli ultimi venti anni. Il lavoro più vecchio è il bozzetto della “ Via Crucis” del 1988 a cui segue “Lancia” , unico lavoro di olio su tela del 2000; il resto della mostra è tutto dedicato alla trasparenza del lavoro di questi ultimi anni, fino all’ultimo “Colui che giace”. Sarà in mostra anche un tabernacolo realizzato nel 2005 per una nuova chiesa milanese.
Giuman è nato a Perugia, nel 1944. Dopo studi musicali, inizia a dipingere nel 1964.
Suo maestro è stato il futurista Gerardo Dottori, Dal 1972 lavora per 10 anni sul tema dell’ombra. Oltre alla pittura, per la sua ricerca, utilizza altre espressioni artistiche quali: la fotografia, la musica, l’installazione e la performance che in parte ancora oggi utilizza.Dal 1982 inizia a lavorare sul rapporto tra pittura e musica. Dal 1985 inizia a lavorare anche su vetro che diventerà il supporto principale di caratterizzazione della sua arte.Dal 1993 ha realizzato numerosi manifesti e tutte le scenografie di Umbria Jazz.
Dal 1999, tiene il corso “Il nuovo linguaggio delle vetrate” e da questo anno anche il corso di “Vetrofusione” all’Accademia di Brera di Milano
Ha vinto numerosi concorsi nazionali per edifici dello Stato Italiano.
Lavora quasi esclusivamente su commissione.
Vive e lavora a Milano e Perugia.
Ha tenuto circa 90 mostre personali: tra le più recenti al Muséè Suisse du vitrail a Romont, all’Aeroporto Kennedy di New York, l’antologica alla Rocca Paolina di Perugia e circa 170 collettive
in Italia ed all’estero, esponendo in importanti manifestazioni ed in prestigiose sedi pubbliche quali:
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Palazzo delle Esposizioni, Roma - Palazzo Reale, Museo Civico di Storia Naturale, Chiesa di San Carpoforo, Palazzo della Permanente e Palazzo Sormani,
Milano - Centre Pompidou, Grand Palais e Musèe National d’Art Modern, Parigi - Palazzo dei Diamanti e Sala Polivalente Ferrara - Overgaden, Copenaghen - Reales Atarazanas, Barcellona - Japan National, Tokio - Casa del Mantegna e Palazzo Tè, Mantova - Villa Olmo, Como - Vytlacili Zapado, Bratislavia - Stadtische Galerie in Lenbachaus, Monaco - Palazzo Ducale e Villa Imperiale, Genova - Palazzo Malaspina, Ascoli Piceno - Palazzo del Bò, Padova - Palazzo Carignano, Torino - Palazzo Lanfranchi, Pisa - Galleria Comunale d’Arte Moderna, Bologna - Museum Ostbayern, Theuern – Palazzo Lucarini, Trevi - Musée des Oudayas, Rabat - Palazzo Ducale, Genova - Palazzo dei Consoli, Gubbio - Palazzo Spanò, Marsala Kunstbygning, Arhus - Cripta del Donatello, Firenze – Palazzo dei Priori, Rocca Paolina e Galleria nazionale dell’Umbria,
Perugia - Maison de la Culture, Saint Etienne - Ex Convento di San Carlo, Erice - Berliner Kunstverein, Berlin - Castello di Sartirana, Pavia - Pinacoteca, Macerata - Kunstlerbund Alten
Schlachthaus, Tubingen - Certosa di Pontignano, Siena Complexe Culturel Sidi Belyout, Casablanca - Palais Moulay Hafid, Tangeri - Mole Vanvitelliana, Ancona - Palazzo delle
Esposizioni, San Paolo - Aereoporto Kennedy e Angle Intermedia, New York - Au Chàteau, Romont - Palazzo Cà /endramin, Giardini, Antichi granai della Giudecca e Museo Correr, Venezia.
18
febbraio 2006
Giuliano Giuman – Fuoco sacro
Dal 18 febbraio al 27 marzo 2006
arte contemporanea
Location
MUSEO DELL’OPERA DEL DUOMO
Prato, Piazza Duomo, 49, (Prato)
Prato, Piazza Duomo, 49, (Prato)
Orario di apertura
lunedì/sabato: am 9,30 - 12,30 pm 15 - 18,30
domenica: am 9,30 - 12,30 pm chiuso
Martedì Chiuso
Autore
Curatore