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Giuliano Guatta – La levetta del sedile anteriore destro
sei disegni e tre dipinti di grandi dimensioni
Comunicato stampa
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Antonio Colombo Arte Contemporanea presenta la nuova personale di Giuliano Guatta, di cui fanno parte sei disegni e tre dipinti di grandi dimensioni.
Come è possibile che un accadimento banale, frutto di estrazione o di eccessiva foga, possa dare il via a una concatenazione infinita di pensieri espressi per immagini?
Qualcuno ha strappato la levetta del sedile anteriore destro. La levetta si libra nell’aria, somigliando sempre più a un lembo di terra, a un’isola sospesa nell’aria. Qui cominciano a succedere cose strane: due donne, ai lati opposti della strada, si guardano immobili (sono la stessa persona); un uomo sta chiudendo un garage, un furgone fermo sulla strada, una macchina nel piccolo spiazzo di fronte con una persona al volante, sei alberi si ergono attorno allo spiazzo, sui rami in primo piano stanno appostati due gemelli capelluti; su un prato la cassa di un supermercato, una cassiera, un uomo steso sulla strada e un altro che spinge un carrello.
E poi una donna si scaraventa contro uno specchio, abbraccia se stessa, mentre i gemelli tramano qualcosa, un uomo steso sulla cassa di un supermercato, la cassiera guarda altrove, un cliente tiene nella mano sinistra un accendino acceso. Alfine restano tutti privi di senso.
“Vivere in un luogo - dice Guatta - dove apparentemente tutto funziona regolarmente e poi rendersi conto che c’è stato uno stacco, una frattura. Arrampicarsi su un albero e accorgersi che le radici non affondano nel terreno ma sono solo goffamente appoggiate…Ciò che mi preme indicare in questo lavoro è un idea di sradicamento. Come la levetta viene asportata dal sedile perdendo la sua funzionalità, così il lembo di terra strappato dal mondo vaga sospeso nel vuoto, senza più riferimenti, senza alcun ancoraggio”.
In occasione della mostra viene pubblicata una ricca monografia, la prima dedicata a Giuliano Guatta, curata da Luca Beatrice. Il volume, di circa 180 pagine con oltre 200 immagini a colori, contiene un colloquio tra l’artista e il curatore, più due saggi critici di Dario Bellini e Paolo Montesperelli.
Come è possibile che un accadimento banale, frutto di estrazione o di eccessiva foga, possa dare il via a una concatenazione infinita di pensieri espressi per immagini?
Qualcuno ha strappato la levetta del sedile anteriore destro. La levetta si libra nell’aria, somigliando sempre più a un lembo di terra, a un’isola sospesa nell’aria. Qui cominciano a succedere cose strane: due donne, ai lati opposti della strada, si guardano immobili (sono la stessa persona); un uomo sta chiudendo un garage, un furgone fermo sulla strada, una macchina nel piccolo spiazzo di fronte con una persona al volante, sei alberi si ergono attorno allo spiazzo, sui rami in primo piano stanno appostati due gemelli capelluti; su un prato la cassa di un supermercato, una cassiera, un uomo steso sulla strada e un altro che spinge un carrello.
E poi una donna si scaraventa contro uno specchio, abbraccia se stessa, mentre i gemelli tramano qualcosa, un uomo steso sulla cassa di un supermercato, la cassiera guarda altrove, un cliente tiene nella mano sinistra un accendino acceso. Alfine restano tutti privi di senso.
“Vivere in un luogo - dice Guatta - dove apparentemente tutto funziona regolarmente e poi rendersi conto che c’è stato uno stacco, una frattura. Arrampicarsi su un albero e accorgersi che le radici non affondano nel terreno ma sono solo goffamente appoggiate…Ciò che mi preme indicare in questo lavoro è un idea di sradicamento. Come la levetta viene asportata dal sedile perdendo la sua funzionalità, così il lembo di terra strappato dal mondo vaga sospeso nel vuoto, senza più riferimenti, senza alcun ancoraggio”.
In occasione della mostra viene pubblicata una ricca monografia, la prima dedicata a Giuliano Guatta, curata da Luca Beatrice. Il volume, di circa 180 pagine con oltre 200 immagini a colori, contiene un colloquio tra l’artista e il curatore, più due saggi critici di Dario Bellini e Paolo Montesperelli.
04
dicembre 2003
Giuliano Guatta – La levetta del sedile anteriore destro
Dal 04 dicembre 2003 al 24 gennaio 2004
giovane arte
Location
ANTONIO COLOMBO ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Solferino, 44, (Milano)
Milano, Via Solferino, 44, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, dalle 16.00 alle 19.30
Vernissage
4 Dicembre 2003, ore 18.30
Sito web
www.colomboarte.com/it/artisti/guatta/guatta.zip