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Giuliano Sacchero – Il rosso e il nero
Nelle grandi tele il rosso e il nero avvolgono le forme trasfigurate, in una sorta di astrazione incompleta o, forse, in una figurazione embrionale. Lo stile unico dell’autore sfugge a definizioni precise, vive di gesti e campiture, di tratti abbozzati e dettagli ricchissimi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
POPPI – Dal 19 maggio al 9 giugno 2019 la Galleria Sanlorenzo Arte di Piazza Bordoni 4, a Poppi (AR), ospita “Il rosso e il nero”, personale di Giuliano Sacchero a cura di Silvia Rossi.
Domenica 19 maggio, alle 17,30, l’inaugurazione ufficiale alla presenza dell’artista.
La mostra, patrocinata dal Comune di Poppi, sarà visitabile tutti i giorni, dalle 9 alle 19, a ingresso libero.
LA MOSTRA
“Ciò che caratterizza le grandi passioni è l’immensità degli ostacoli da superare e l’oscura incertezza dell’evento”. Così scriveva Stendhal nel suo romanzo “Il rosso e il nero”.
Quasi due secoli dopo ritroviamo questo stesso titolo, le stesse contrapposizioni e dicotomie, nella mostra personale di Giuliano Sacchero, artista torinese trapiantato nel Lazio, che propone a Poppi una intensa selezione di opere intorno ai due colori che danno il titolo alla mostra.
Come nell’opera stendhaliana, la contrapposizione vive della sua simbologia: il nero, il non-colore per eccellenza, rappresenta l’oppressione, la pesantezza, la reazione in tutte le sue forme; il rosso, invece, vive di gloria, di passione e di rivoluzione.
I due moti dell’animo, così diametralmente opposti, vorticano in un intercambiarsi ineluttabile, perché se nel nostro immaginario le due posizioni sono nette e contraddistinte, nella realtà della vita vissuta esse convivono in un turbinio emotivo e morale, facendo di volta in volta prevalere l’una o l’altra.
Così, nelle grandi tele di Sacchero, il rosso e il nero avvolgono le forme trasfigurate, in una sorta di astrazione incompleta o, forse, in una figurazione embrionale.
Lo stile unico dell’autore sfugge a definizioni precise, vive di gesti e campiture, di tratti abbozzati e dettagli ricchissimi. Anche qui le contrapposizioni proseguono.
La scelta di non definire il proprio lavoro nell’una o nell’altra direzione crea un humus estremamente favorevole per un coinvolgimento intenso e profondo dell’osservatore.
Chissà che, nella mostra alla Galleria Sanlorenzo Arte, di Stendhal non si potrà citare anche la famosa sindrome. Dal 19 maggio provare per credere.
BREVE BIOGRAFIA
Giuliano Sacchero è nato a Torino. Artista autodidatta, oggi vive a pochi chilometri da Roma.
Uno dei suoi disegni è stato scelto per l'Expò della XXVII Biennale dell'Umorismo nell'arte di Tolentino. Selezionato dal quotidiano inglese The Guardian, ha esposto a The Kings Place - The Guardian Gallery di Londra, in Gran Bretagna. Il suo lavoro dal titolo “Opera901” è apparso nel film “Mia madre” di Nanni Moretti. Ha portato i lavori delle serie “Divina Commedia” e “Pinocchio2 a Berlino e Kiel, in Germania.
www.sanlorenzoarte.it
Domenica 19 maggio, alle 17,30, l’inaugurazione ufficiale alla presenza dell’artista.
La mostra, patrocinata dal Comune di Poppi, sarà visitabile tutti i giorni, dalle 9 alle 19, a ingresso libero.
LA MOSTRA
“Ciò che caratterizza le grandi passioni è l’immensità degli ostacoli da superare e l’oscura incertezza dell’evento”. Così scriveva Stendhal nel suo romanzo “Il rosso e il nero”.
Quasi due secoli dopo ritroviamo questo stesso titolo, le stesse contrapposizioni e dicotomie, nella mostra personale di Giuliano Sacchero, artista torinese trapiantato nel Lazio, che propone a Poppi una intensa selezione di opere intorno ai due colori che danno il titolo alla mostra.
Come nell’opera stendhaliana, la contrapposizione vive della sua simbologia: il nero, il non-colore per eccellenza, rappresenta l’oppressione, la pesantezza, la reazione in tutte le sue forme; il rosso, invece, vive di gloria, di passione e di rivoluzione.
I due moti dell’animo, così diametralmente opposti, vorticano in un intercambiarsi ineluttabile, perché se nel nostro immaginario le due posizioni sono nette e contraddistinte, nella realtà della vita vissuta esse convivono in un turbinio emotivo e morale, facendo di volta in volta prevalere l’una o l’altra.
Così, nelle grandi tele di Sacchero, il rosso e il nero avvolgono le forme trasfigurate, in una sorta di astrazione incompleta o, forse, in una figurazione embrionale.
Lo stile unico dell’autore sfugge a definizioni precise, vive di gesti e campiture, di tratti abbozzati e dettagli ricchissimi. Anche qui le contrapposizioni proseguono.
La scelta di non definire il proprio lavoro nell’una o nell’altra direzione crea un humus estremamente favorevole per un coinvolgimento intenso e profondo dell’osservatore.
Chissà che, nella mostra alla Galleria Sanlorenzo Arte, di Stendhal non si potrà citare anche la famosa sindrome. Dal 19 maggio provare per credere.
BREVE BIOGRAFIA
Giuliano Sacchero è nato a Torino. Artista autodidatta, oggi vive a pochi chilometri da Roma.
Uno dei suoi disegni è stato scelto per l'Expò della XXVII Biennale dell'Umorismo nell'arte di Tolentino. Selezionato dal quotidiano inglese The Guardian, ha esposto a The Kings Place - The Guardian Gallery di Londra, in Gran Bretagna. Il suo lavoro dal titolo “Opera901” è apparso nel film “Mia madre” di Nanni Moretti. Ha portato i lavori delle serie “Divina Commedia” e “Pinocchio2 a Berlino e Kiel, in Germania.
www.sanlorenzoarte.it
19
maggio 2019
Giuliano Sacchero – Il rosso e il nero
Dal 19 maggio al 09 giugno 2019
arte contemporanea
Location
SAN LORENZO ARTE
Poppi, Piazza Jacopo Bordoni, 4, (Arezzo)
Poppi, Piazza Jacopo Bordoni, 4, (Arezzo)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 9-19
Vernissage
19 Maggio 2019, ore 17,30
Autore
Curatore