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Giuliano Vangi – Sculture e disegni
La Pescheria – istituzione culturale cittadina divenuta il polo più importante dell’Adriatico per l’arte contemporanea – accoglierà una selezione importante di sculture e disegni di grandi dimensioni che documentano la produzione dell’ultimo decennio del ‘maestro della scultura’ nato a Barberino del Mugello ma ormai pesarese d’adozione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura sabato 21 aprile al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, la mostra dedicata a Giuliano
Vangi, ‘maestro della scultura’ nato a Barberino del Mugello ormai pesarese d’adozione. L’evento in
Pescheria rappresenta la tappa conclusiva di un’indagine più ampia su Vangi: un progetto promosso
dal Comune di Pesaro e realizzato col sostegno di Giancarlo Selci, fondatore di Biesse Group, realtà
industriale d’eccellenza che condivide con l’amministrazione la volontà di promuovere cultura e
bellezza per la comunità.
La Pescheria - istituzione culturale cittadina divenuta il polo più importante dell’Adriatico per l’arte
contemporanea - accoglierà una selezione importante di opere che documentano la produzione
dell’ultimo decennio. Si tratta di 13 sculture di dimensioni notevoli e disegni, in alcuni casi molto
grandi. L’imponenza dei soggetti ben si adatta alla sede: il magnifico loggiato della Pescheria e la
chiesa del Suffragio con la sua originale pianta ottagonale.
Il risultato è un’esposizione ‘forte’ - così la definisce l’artista -, perché la sua è una scultura violenta e
drammatica, così come violenta e drammatica è l’esistenza dell’uomo contemporaneo; è un lavoro
incentrato sulla figura umana. La ‘chiave’ è ancora una volta l’individuo, con le sue paure, angosce e
speranze in un mondo segnato allo stesso tempo da instabilità e violenza ma anche bellezza e poesia.
Vangi non può fare a meno di dare forma a tutto ciò, e lo fa anche attraverso l’uso davvero sapiente
della materia. I materiali scelti ogni volta aiutano a rappresentare un’idea, idea che dovrebbe essere
compresa e interpretata da tutti, non solo gli addetti ai lavori. Una scultura capace di parlare ad un
pubblico ampio, in grado di non lasciare indifferenti le persone: questo vuole l’artista. E così la
presenza dei disegni in mostra - grandi e piccoli, policromi e in bianco e nero - consente di rendere
visibile agli occhi e alla mente dei visitatori il lungo percorso preparatorio che ha condotto all’esito
finale. ‘Quando penso una scultura’, - spiega Vangi ‘comincio a disegnare per fermare l’intuizione, poi
arrivano i bozzetti in terracotta per simulare tutte le dimensioni e di nuovo i disegni. Alla fine, tutto
viene lasciato ‘decantare’, a volte anche per anni; il tempo serve a capire se un’idea funziona, la
scultura richiede tempo.’
L’evento in Pescheria conclude il percorso dedicato allo scultore toscano che ha preso il via in
occasione delle Celebrazioni Rossiniane 2018; l’anno in corso segna infatti il 150° della morte di
Gioachino Rossini festeggiato con un ricco programma di iniziative, locali, nazionali e internazionali.
Dal 24 febbraio, piazza Mosca - nel cuore del centro cittadino - ospita la ‘Scultura della Memoria’ di
Vangi, un’opera monumentale in cui trovano forma l’arte, la musica, il teatro e la poesia, simboli
culturali delle Marche ma anche valori essenziali per l’artista.
E a proposito di musica, Vangi e Pesaro hanno in comune un legame molto forte con una terra nobile: il
Giappone. A Mishima, dal 2002 sorge il Museo Vangi, la prima struttura espositiva permanente che il
paese del Sol Levante ha intitolato ad un artista occidentale. La superficie è di oltre 30.000 mq di cui
solo 2.000 coperti: nel parco in collina ‘vivono’ alcune tra le maggiori installazioni dello scultore.
Mishima fa parte della stessa prefettura (Shizuoka) di Kakegawa, città gemellata con Pesaro dal 2016
proprio in virtù di un sodalizio avviato nel segno di Rossini e della sua musica eterna.
Accanto alla Pescheria, il progetto espositivo prevede una seconda sede in città: la Galleria Ca’ Pesaro
2.0 con altre sculture e relativi disegni.
Vangi, ‘maestro della scultura’ nato a Barberino del Mugello ormai pesarese d’adozione. L’evento in
Pescheria rappresenta la tappa conclusiva di un’indagine più ampia su Vangi: un progetto promosso
dal Comune di Pesaro e realizzato col sostegno di Giancarlo Selci, fondatore di Biesse Group, realtà
industriale d’eccellenza che condivide con l’amministrazione la volontà di promuovere cultura e
bellezza per la comunità.
La Pescheria - istituzione culturale cittadina divenuta il polo più importante dell’Adriatico per l’arte
contemporanea - accoglierà una selezione importante di opere che documentano la produzione
dell’ultimo decennio. Si tratta di 13 sculture di dimensioni notevoli e disegni, in alcuni casi molto
grandi. L’imponenza dei soggetti ben si adatta alla sede: il magnifico loggiato della Pescheria e la
chiesa del Suffragio con la sua originale pianta ottagonale.
Il risultato è un’esposizione ‘forte’ - così la definisce l’artista -, perché la sua è una scultura violenta e
drammatica, così come violenta e drammatica è l’esistenza dell’uomo contemporaneo; è un lavoro
incentrato sulla figura umana. La ‘chiave’ è ancora una volta l’individuo, con le sue paure, angosce e
speranze in un mondo segnato allo stesso tempo da instabilità e violenza ma anche bellezza e poesia.
Vangi non può fare a meno di dare forma a tutto ciò, e lo fa anche attraverso l’uso davvero sapiente
della materia. I materiali scelti ogni volta aiutano a rappresentare un’idea, idea che dovrebbe essere
compresa e interpretata da tutti, non solo gli addetti ai lavori. Una scultura capace di parlare ad un
pubblico ampio, in grado di non lasciare indifferenti le persone: questo vuole l’artista. E così la
presenza dei disegni in mostra - grandi e piccoli, policromi e in bianco e nero - consente di rendere
visibile agli occhi e alla mente dei visitatori il lungo percorso preparatorio che ha condotto all’esito
finale. ‘Quando penso una scultura’, - spiega Vangi ‘comincio a disegnare per fermare l’intuizione, poi
arrivano i bozzetti in terracotta per simulare tutte le dimensioni e di nuovo i disegni. Alla fine, tutto
viene lasciato ‘decantare’, a volte anche per anni; il tempo serve a capire se un’idea funziona, la
scultura richiede tempo.’
L’evento in Pescheria conclude il percorso dedicato allo scultore toscano che ha preso il via in
occasione delle Celebrazioni Rossiniane 2018; l’anno in corso segna infatti il 150° della morte di
Gioachino Rossini festeggiato con un ricco programma di iniziative, locali, nazionali e internazionali.
Dal 24 febbraio, piazza Mosca - nel cuore del centro cittadino - ospita la ‘Scultura della Memoria’ di
Vangi, un’opera monumentale in cui trovano forma l’arte, la musica, il teatro e la poesia, simboli
culturali delle Marche ma anche valori essenziali per l’artista.
E a proposito di musica, Vangi e Pesaro hanno in comune un legame molto forte con una terra nobile: il
Giappone. A Mishima, dal 2002 sorge il Museo Vangi, la prima struttura espositiva permanente che il
paese del Sol Levante ha intitolato ad un artista occidentale. La superficie è di oltre 30.000 mq di cui
solo 2.000 coperti: nel parco in collina ‘vivono’ alcune tra le maggiori installazioni dello scultore.
Mishima fa parte della stessa prefettura (Shizuoka) di Kakegawa, città gemellata con Pesaro dal 2016
proprio in virtù di un sodalizio avviato nel segno di Rossini e della sua musica eterna.
Accanto alla Pescheria, il progetto espositivo prevede una seconda sede in città: la Galleria Ca’ Pesaro
2.0 con altre sculture e relativi disegni.
21
aprile 2018
Giuliano Vangi – Sculture e disegni
Dal 21 aprile al 17 giugno 2018
arte contemporanea
Location
CENTRO ARTI VISIVE – PESCHERIA
Pesaro, Corso XI Settembre, 184, (Pesaro E Urbino)
Pesaro, Corso XI Settembre, 184, (Pesaro E Urbino)
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