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Giulio Cerocchi – Il silenzio della parola, il rumore della carta
Cerocchi fotografa le costole dei testi – tutti originali – riprese su una mensola con una luce diffusa e bianca. Lo scenario è essenziale, lineare, l’inquadratura minimalista. Solo uno dei libri, quello più importante e uno per ciascuna mensola, sbuca dal piano bidimensionale come risultato di un’ulteriore ed ennesima preferenza o, più semplicemente, di una gratitudine manifesta
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il silenzio della parola, il rumore della carta – progetto che la galleria
milanese Expowall propone in occasione di BOOKCITY MILANO (iniziativa voluta dal Comune di
Milano e dall'Associazione BookCity Milano) – è stato realizzato dal fotografo milanese Giulio Cerocchi
e sarà esposto in anteprima proprio in occasione della manifestazione meneghina.
L’esposizione di Giulio Cerocchi, curata da Loredana De Pace, sarà presentata in tre differenti
location: il Foyer Alto del Teatro Franco Parenti (via Pier Lombardo 14) di Milano dal 17 al 20
novembre, la galleria Expowall (via Curtatone 4, Milano) dal 17 al 24 novembre e a Varese (via
Friuli, 8) presso la House Gallery di Andrea Albanese in data 25-27 novembre.
Inaugurazione sabato 19 novembre ore 15.00 presso il Foyer Alto del Teatro Franco Parenti,
via Pier Lombardo 14 – Milano.
Il Teatro Franco Parenti ospiterà in anteprima progetto Il silenzio della parola, il rumore della
carta che costituisce un attraversamento visivo nelle scelte letterarie che hanno formato l’autore,
giorno dopo giorno. Poeti, scrittori, filosofi, saggisti, tutti grandi autori della letteratura mondiale che
Giulio Cerocchi ha scelto e letto nel corso della vita, e che ora ha scelto (di nuovo) e fotografato, ma
non interpretando banalmente le opere letterarie, piuttosto catalogando prima mentalmente e poi
visivamente quelle sue preziose letture. Infatti, Cerocchi fotografa le costole dei testi – tutti originali –
riprese su una mensola con una luce diffusa e bianca. Lo scenario è essenziale, lineare,
l’inquadratura minimalista. Solo uno dei libri, quello più importante e uno per ciascuna
mensola, sbuca dal piano bidimensionale come risultato di un’ulteriore ed ennesima
preferenza o, più semplicemente, di una gratitudine manifesta.
L’effetto della tridimensionalità, caratteristica propria del lavoro di Giulio Cerocchi, valorizza il
progetto, stordisce l’osservatore al quale viene chiesto implicitamente di compiere anch’egli un gesto
volitivo: cambiare assetto per scoprire la terza dimensione nella scena fotografata dal Cerocchi,
dimensione che non appartiene alla “natura” propria della fotografia intesa come medium.
Della mostra presentata nel Foyer Alto del Teatro Parenti farà anche parte il lavoro di Giulio Cerocchi
intitolato Coesistenze pacifiche, una riflessione sul paesaggio urbano milanese in simbiosi con
panorami e con altre località visitate nel corso del tempo dall’artista; anche in questo caso la terza
dimensione si manifesterà, stavolta però, per tramite di un mattone d’argilla rossa.
In occasione dell’esposizione prevista presso il Teatro Parenti sarà possibile assistere anche a un
reading dedicato alle letture proposte nel progetto fotografico di Cerocchi, reso possibile grazie alla
collaborazione dell’attrice Paola Campaner. La performance si svolgerà nel foyer alto, sabato 19 e
domenica 20 alle ore 15.00 e alle ore 16.00.
Il silenzio della parola, il rumore della carta è accompagnato anche da un video prodotto
appositamente dal videomaker Leonardo Gervasi, con musiche originali di Massimo Falascone, e
con voci di: Marco Balma, William Cidale, Elena Mele e Matteo Ridolfi (per La Compagnia degli Evasi),
e Rosa Filardi.
Il silenzio della parola, il rumore della carta si arricchisce della presenza dell’installazione di
Francesca Maria Cabrini E se una notte un cantastorie (Selezione Premio Arte Laguna 2015).
Attraverso l’opera della Cabrini, Giulio Cerocchi condividerà con il pubblico le proprie letture. Come ha
detto Aberto Meomartini, fondatore di Expowall: “ Nell’epoca della potenza dell’accumulazione se non
condividiamo la nostra vita perdiamo la nostra identità”.
Contemporaneamente presso gli spazi espositivi della galleria Expowall in via Curtatone, 4 a Milano
sarà possibile visitare la prosecuzione della mostra di Giulio Cerocchi che presenta i suoi lavori Cours
progressif de paysage, Vivi ritirato e nella quiete e sii selvaggio e Territori innevati.
Per maggiori informazioni:
http://www.bookcitymilano.it/
Galleria Expowall
Via Curtatone 4, Milano
Tel: 02 87287961 - 393 875953
Sito web: www.expowallgallery.com
info@expowallgallery.com
Fermata metropolitana: MM Porta Romana - Crocetta
SCHEDA TECNICA DELLA MOSTRA
Il silenzio della parola, il rumore della carta
Fotografie di Giulio Cerocchi
A cura di Loredana De Pace
Milano dal 17 al 20 novembre, Teatro Franco Parenti - Foyer Alto (via Pier Lombardo 14)
Milano dal 17 al 24 novembre, galleria Expowall (via Curtatone 4)
Varese, dal 25 al 27 novembre Andrea Albanese House Gallery (via Friuli 8)
milanese Expowall propone in occasione di BOOKCITY MILANO (iniziativa voluta dal Comune di
Milano e dall'Associazione BookCity Milano) – è stato realizzato dal fotografo milanese Giulio Cerocchi
e sarà esposto in anteprima proprio in occasione della manifestazione meneghina.
L’esposizione di Giulio Cerocchi, curata da Loredana De Pace, sarà presentata in tre differenti
location: il Foyer Alto del Teatro Franco Parenti (via Pier Lombardo 14) di Milano dal 17 al 20
novembre, la galleria Expowall (via Curtatone 4, Milano) dal 17 al 24 novembre e a Varese (via
Friuli, 8) presso la House Gallery di Andrea Albanese in data 25-27 novembre.
Inaugurazione sabato 19 novembre ore 15.00 presso il Foyer Alto del Teatro Franco Parenti,
via Pier Lombardo 14 – Milano.
Il Teatro Franco Parenti ospiterà in anteprima progetto Il silenzio della parola, il rumore della
carta che costituisce un attraversamento visivo nelle scelte letterarie che hanno formato l’autore,
giorno dopo giorno. Poeti, scrittori, filosofi, saggisti, tutti grandi autori della letteratura mondiale che
Giulio Cerocchi ha scelto e letto nel corso della vita, e che ora ha scelto (di nuovo) e fotografato, ma
non interpretando banalmente le opere letterarie, piuttosto catalogando prima mentalmente e poi
visivamente quelle sue preziose letture. Infatti, Cerocchi fotografa le costole dei testi – tutti originali –
riprese su una mensola con una luce diffusa e bianca. Lo scenario è essenziale, lineare,
l’inquadratura minimalista. Solo uno dei libri, quello più importante e uno per ciascuna
mensola, sbuca dal piano bidimensionale come risultato di un’ulteriore ed ennesima
preferenza o, più semplicemente, di una gratitudine manifesta.
L’effetto della tridimensionalità, caratteristica propria del lavoro di Giulio Cerocchi, valorizza il
progetto, stordisce l’osservatore al quale viene chiesto implicitamente di compiere anch’egli un gesto
volitivo: cambiare assetto per scoprire la terza dimensione nella scena fotografata dal Cerocchi,
dimensione che non appartiene alla “natura” propria della fotografia intesa come medium.
Della mostra presentata nel Foyer Alto del Teatro Parenti farà anche parte il lavoro di Giulio Cerocchi
intitolato Coesistenze pacifiche, una riflessione sul paesaggio urbano milanese in simbiosi con
panorami e con altre località visitate nel corso del tempo dall’artista; anche in questo caso la terza
dimensione si manifesterà, stavolta però, per tramite di un mattone d’argilla rossa.
In occasione dell’esposizione prevista presso il Teatro Parenti sarà possibile assistere anche a un
reading dedicato alle letture proposte nel progetto fotografico di Cerocchi, reso possibile grazie alla
collaborazione dell’attrice Paola Campaner. La performance si svolgerà nel foyer alto, sabato 19 e
domenica 20 alle ore 15.00 e alle ore 16.00.
Il silenzio della parola, il rumore della carta è accompagnato anche da un video prodotto
appositamente dal videomaker Leonardo Gervasi, con musiche originali di Massimo Falascone, e
con voci di: Marco Balma, William Cidale, Elena Mele e Matteo Ridolfi (per La Compagnia degli Evasi),
e Rosa Filardi.
Il silenzio della parola, il rumore della carta si arricchisce della presenza dell’installazione di
Francesca Maria Cabrini E se una notte un cantastorie (Selezione Premio Arte Laguna 2015).
Attraverso l’opera della Cabrini, Giulio Cerocchi condividerà con il pubblico le proprie letture. Come ha
detto Aberto Meomartini, fondatore di Expowall: “ Nell’epoca della potenza dell’accumulazione se non
condividiamo la nostra vita perdiamo la nostra identità”.
Contemporaneamente presso gli spazi espositivi della galleria Expowall in via Curtatone, 4 a Milano
sarà possibile visitare la prosecuzione della mostra di Giulio Cerocchi che presenta i suoi lavori Cours
progressif de paysage, Vivi ritirato e nella quiete e sii selvaggio e Territori innevati.
Per maggiori informazioni:
http://www.bookcitymilano.it/
Galleria Expowall
Via Curtatone 4, Milano
Tel: 02 87287961 - 393 875953
Sito web: www.expowallgallery.com
info@expowallgallery.com
Fermata metropolitana: MM Porta Romana - Crocetta
SCHEDA TECNICA DELLA MOSTRA
Il silenzio della parola, il rumore della carta
Fotografie di Giulio Cerocchi
A cura di Loredana De Pace
Milano dal 17 al 20 novembre, Teatro Franco Parenti - Foyer Alto (via Pier Lombardo 14)
Milano dal 17 al 24 novembre, galleria Expowall (via Curtatone 4)
Varese, dal 25 al 27 novembre Andrea Albanese House Gallery (via Friuli 8)
19
novembre 2016
Giulio Cerocchi – Il silenzio della parola, il rumore della carta
Dal 19 al 20 novembre 2016
fotografia
Location
TEATRO FRANCO PARENTI
Milano, Via Pier Lombardo, 14, (Milano)
Milano, Via Pier Lombardo, 14, (Milano)
Vernissage
19 Novembre 2016, ore 15
Autore
Curatore