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Giulio Cerocchi – Tra le immagini
L’esposizione si articola su una piccola parte della produzione autoriale di Cerocchi: un nucleo che
affronta il rapporto tra l’essere umano e la natura (in particolare quella maremmana), sviluppato
mediante l’uso dello scanner.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’associazione culturale Lumis Arte, in collaborazione con il Circolo Figini e con il patrocinio del
Comune di Lecco, presenta la mostra “Tra le immagini. Fotografie di Giulio Cerocchi”, che
propone per la prima volta a Lecco il lavoro del fotografo milanese da poco trasferitosi nel rione di
Maggianico.
L’esposizione si articola su una piccola parte della produzione autoriale di Cerocchi: un nucleo che
affronta il rapporto tra l’essere umano e la natura (in particolare quella maremmana), sviluppato
mediante l’uso dello scanner. Le opere scelte dalle serie Rusticus (2010), Mare Nostrum (2010),
Territori innevati (2012) e Qui alla frontiera cadono le foglie (2020), fatta eccezione per le
fotografie incollate sui mattoni, sono tutte realizzate senza l’uso della macchina fotografica, ma non
per questo non si possono definire fotografie.
Cerocchi ha creato queste opere a partire dalla scansione di elementi reali (tutti raccolti e
accuratamente conservati), che successivamente elabora e sovrappone nella camera chiara di
Photoshop, proprio come si fa con le fotografie “tradizionali”. Questo processo creativo, in
apparenza così peculiare, ma non estraneo alla fotografia contemporanea, nasce dalle conoscenze
pratiche che Cerocchi ha sviluppato dagli anni ’70 lavorando in camera oscura, studiando grafica e
realizzando servizi di moda per diverse riviste.
Nelle opere esposte i frammenti della memoria personale, come le carte veline settecentesche
recuperate dall’archivio di famiglia, si sommano a elementi naturali, rappresentati da legni e alghe
abbandonati dal mare, da erbe e fiori di campo, da rami secchi raccolti lungo le strade di campagna
o da panorami maremmani. A questi si aggiunge sempre il riferimento all’attività umana, come un
mattone spezzato o la cornice di un fotogramma, a dire che la natura assume significato a seguito
dell’azione antropica, sia essa materiale o mentale.
Rusticus, Mare Nostrum, Territori innevati e Qui alla frontiera cadono le foglie sono tutte serie
segnate dal rapporto intimo che Cerocchi ha avuto con il territorio maremmano. Qui Giulio ha
scoperto situazioni minimali che, allenando lo sguardo, si possono ritrovare, leggermente mutate, in
ambienti diversi: i reperti lasciati dal mare non sono dissimili da quelli che si trovano sulle sponde
dei laghi e dei fiumi; i fiori e le erbe dei campi cambiano a ogni stagione; i rametti secchi cadono
lungo tutti i viali. Cerocchi traccia una via per vedere il loro valore.
L’attività creativa di Cerocchi, che prosegue da oltre cinquant’anni, è una continua sperimentazione
volta alla commistione di linguaggi visivi differenti (fotografia e grafica in particolare), nel
tentativo di creare un’immagine unica ed evocativa nella sua totalità. Un lavoro segnato anche da
una sottile vena ludica che lo contraddistingue come una continua e inaspettata scoperta di effetti
visivi.
Sabato 17 settembre alle ore 17.30 il fotografo Giulio Cerocchi e il curatore Daniele Re
presenteranno la mostra “Tra le immagini. Fotografie di Giulio Cerocchi”, ne illustreranno le
immagini e il percorso creativo.
L’associazione Lumis Arte è felice di aprire la mostra “Tra le immagini” di Giulio Cerocchi al
circolo Figini e di contribuire alla sua funzione di raccogliere e raccontare storie vicine e lontane a
Maggianico.
Lumis Arte è formata da osservatori della cultura contemporanea per progettare e realizzare eventi
artistici, dando attenzione al valore scientifico, divulgativo e didattico, senza dimenticare il
coinvolgimento emotivo di cui l’espressione artistica è capace. Lumis Arte nasce per trovare
soluzioni nuove alla comunicazione culturale, oltre a conservare e valorizzare gli archivi di artisti e
fotografi, che rischierebbero di essere dimenticati.
Comune di Lecco, presenta la mostra “Tra le immagini. Fotografie di Giulio Cerocchi”, che
propone per la prima volta a Lecco il lavoro del fotografo milanese da poco trasferitosi nel rione di
Maggianico.
L’esposizione si articola su una piccola parte della produzione autoriale di Cerocchi: un nucleo che
affronta il rapporto tra l’essere umano e la natura (in particolare quella maremmana), sviluppato
mediante l’uso dello scanner. Le opere scelte dalle serie Rusticus (2010), Mare Nostrum (2010),
Territori innevati (2012) e Qui alla frontiera cadono le foglie (2020), fatta eccezione per le
fotografie incollate sui mattoni, sono tutte realizzate senza l’uso della macchina fotografica, ma non
per questo non si possono definire fotografie.
Cerocchi ha creato queste opere a partire dalla scansione di elementi reali (tutti raccolti e
accuratamente conservati), che successivamente elabora e sovrappone nella camera chiara di
Photoshop, proprio come si fa con le fotografie “tradizionali”. Questo processo creativo, in
apparenza così peculiare, ma non estraneo alla fotografia contemporanea, nasce dalle conoscenze
pratiche che Cerocchi ha sviluppato dagli anni ’70 lavorando in camera oscura, studiando grafica e
realizzando servizi di moda per diverse riviste.
Nelle opere esposte i frammenti della memoria personale, come le carte veline settecentesche
recuperate dall’archivio di famiglia, si sommano a elementi naturali, rappresentati da legni e alghe
abbandonati dal mare, da erbe e fiori di campo, da rami secchi raccolti lungo le strade di campagna
o da panorami maremmani. A questi si aggiunge sempre il riferimento all’attività umana, come un
mattone spezzato o la cornice di un fotogramma, a dire che la natura assume significato a seguito
dell’azione antropica, sia essa materiale o mentale.
Rusticus, Mare Nostrum, Territori innevati e Qui alla frontiera cadono le foglie sono tutte serie
segnate dal rapporto intimo che Cerocchi ha avuto con il territorio maremmano. Qui Giulio ha
scoperto situazioni minimali che, allenando lo sguardo, si possono ritrovare, leggermente mutate, in
ambienti diversi: i reperti lasciati dal mare non sono dissimili da quelli che si trovano sulle sponde
dei laghi e dei fiumi; i fiori e le erbe dei campi cambiano a ogni stagione; i rametti secchi cadono
lungo tutti i viali. Cerocchi traccia una via per vedere il loro valore.
L’attività creativa di Cerocchi, che prosegue da oltre cinquant’anni, è una continua sperimentazione
volta alla commistione di linguaggi visivi differenti (fotografia e grafica in particolare), nel
tentativo di creare un’immagine unica ed evocativa nella sua totalità. Un lavoro segnato anche da
una sottile vena ludica che lo contraddistingue come una continua e inaspettata scoperta di effetti
visivi.
Sabato 17 settembre alle ore 17.30 il fotografo Giulio Cerocchi e il curatore Daniele Re
presenteranno la mostra “Tra le immagini. Fotografie di Giulio Cerocchi”, ne illustreranno le
immagini e il percorso creativo.
L’associazione Lumis Arte è felice di aprire la mostra “Tra le immagini” di Giulio Cerocchi al
circolo Figini e di contribuire alla sua funzione di raccogliere e raccontare storie vicine e lontane a
Maggianico.
Lumis Arte è formata da osservatori della cultura contemporanea per progettare e realizzare eventi
artistici, dando attenzione al valore scientifico, divulgativo e didattico, senza dimenticare il
coinvolgimento emotivo di cui l’espressione artistica è capace. Lumis Arte nasce per trovare
soluzioni nuove alla comunicazione culturale, oltre a conservare e valorizzare gli archivi di artisti e
fotografi, che rischierebbero di essere dimenticati.
17
settembre 2022
Giulio Cerocchi – Tra le immagini
Dal 17 settembre al 13 novembre 2022
fotografia
Location
Circolo Figini
Lecco, Via dell'Armonia, 5, (LC)
Lecco, Via dell'Armonia, 5, (LC)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 8-22
Vernissage
17 Settembre 2022, 17.30
Ufficio stampa
Lumis Arte
Autore
Curatore
Autore testo critico
Patrocini