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Giulio Crosara – L’equilibrio della natura nell’artificio della notte di Milano
La notte, momento d’intimità diventa periodo di ricerca.
In un teatro dove la scenografia diventa protagonista in una corsa al costruire, l’artificio sembra dominare.
Avviene però un incontro inaspettato con un’armonia immanente.
Comunicato stampa
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La notte è un momento d'intimità dove l'attenzione verso la mia ricerca viene amplificata;
luci, ombre e contrasti sono più definiti e l'eccesso diurno compare in un nuovo ordine.
La corsa al costruire è l'azione protagonista della scena milanese.
Criticati, enfatizzati e attesi, i cantieri sono il fulcro e la scenografia degli avvenimenti attuali; tutto ruota attorno all'artificio.
Chi si rifiuta di guardare i cantieri ne subisce comunque l’invasiva prepotenza, quella dei rumori, riuscendo così a farsi sentire presenti.
In continuo cambiamento il paesaggio urbano si presenta nudo nel suo processo di sviluppo.
Esplorando il volto notturno della città, mi soffermo e colto dallo stupore vedo soggetti che vivono una nuova natura.
La mia intenzione è di condividere lo stupore originale: riprodurre le vibrazioni di colore e la densità della luce percepiti nell'istante dell'acquisizione.
Durante la ricerca notturna nello studio di edifici e strutture faccio l'incontro nello stesso luogo con un'armonia immanente.
La grandezza cambia significato guardando micro-realtà.
È quello che mi è successo vedendo proprio accanto ai giganti di cemento la grandezza di una vita vegetale.
Questi singoli episodi, il ramo colmo di fiori che dondola al vento o nel momento in cui le foglie di un ramo si abbandonano alla brezza della stagione autunnale, contengono un equilibrio interno che è lo stesso dei princìpi di perfezione degli ecosistemi che rappresentano.
Proprio come la bellezza di una proporzione che è intrinseca a essa stessa.
Come nel caso della proporzione aurea.
Riconosco la diversità di valore dell'elemento artificiale da quello naturale e di come diversamente si propongono: l'artificiale predomina nella sua grandezza mentre il naturale, più nascosto, si mostra a chi ha la sensibilità per coglierlo.
La ricerca del vero pone l'attenzione verso l’aspetto silenzioso.
Come comunicare una bellezza nascosta che si rivela?
E come trasmettere un adeguato valore?
Da qui la scelta di omettere le foto naturali inserendole all'interno degli studi geometrici di Pitagora e Leonardo da Vinci svolti sulla struttura aurea, offrendo al vasto pubblico questa versione.
Il risultato è un’installazione dove la fotografia dialoga con la scultura per poi fondersi in singole strutture autonome.
Così le immagini si presentano all'interno di solidi pieni di un nuovo contenuto che accostati ad altri solidi vuoti riprendono gli studi del Leonardo sui solidi "pieni" e quelli "vacui".
È il contenuto che determina la pienezza del solido che, in questo caso, diventa di natura concettuale.
Sarà a discrezione dell’artista, su appuntamento privato, svelare l'interezza dell'opera: permettendo così la trasmissione dello stupore originale.
luci, ombre e contrasti sono più definiti e l'eccesso diurno compare in un nuovo ordine.
La corsa al costruire è l'azione protagonista della scena milanese.
Criticati, enfatizzati e attesi, i cantieri sono il fulcro e la scenografia degli avvenimenti attuali; tutto ruota attorno all'artificio.
Chi si rifiuta di guardare i cantieri ne subisce comunque l’invasiva prepotenza, quella dei rumori, riuscendo così a farsi sentire presenti.
In continuo cambiamento il paesaggio urbano si presenta nudo nel suo processo di sviluppo.
Esplorando il volto notturno della città, mi soffermo e colto dallo stupore vedo soggetti che vivono una nuova natura.
La mia intenzione è di condividere lo stupore originale: riprodurre le vibrazioni di colore e la densità della luce percepiti nell'istante dell'acquisizione.
Durante la ricerca notturna nello studio di edifici e strutture faccio l'incontro nello stesso luogo con un'armonia immanente.
La grandezza cambia significato guardando micro-realtà.
È quello che mi è successo vedendo proprio accanto ai giganti di cemento la grandezza di una vita vegetale.
Questi singoli episodi, il ramo colmo di fiori che dondola al vento o nel momento in cui le foglie di un ramo si abbandonano alla brezza della stagione autunnale, contengono un equilibrio interno che è lo stesso dei princìpi di perfezione degli ecosistemi che rappresentano.
Proprio come la bellezza di una proporzione che è intrinseca a essa stessa.
Come nel caso della proporzione aurea.
Riconosco la diversità di valore dell'elemento artificiale da quello naturale e di come diversamente si propongono: l'artificiale predomina nella sua grandezza mentre il naturale, più nascosto, si mostra a chi ha la sensibilità per coglierlo.
La ricerca del vero pone l'attenzione verso l’aspetto silenzioso.
Come comunicare una bellezza nascosta che si rivela?
E come trasmettere un adeguato valore?
Da qui la scelta di omettere le foto naturali inserendole all'interno degli studi geometrici di Pitagora e Leonardo da Vinci svolti sulla struttura aurea, offrendo al vasto pubblico questa versione.
Il risultato è un’installazione dove la fotografia dialoga con la scultura per poi fondersi in singole strutture autonome.
Così le immagini si presentano all'interno di solidi pieni di un nuovo contenuto che accostati ad altri solidi vuoti riprendono gli studi del Leonardo sui solidi "pieni" e quelli "vacui".
È il contenuto che determina la pienezza del solido che, in questo caso, diventa di natura concettuale.
Sarà a discrezione dell’artista, su appuntamento privato, svelare l'interezza dell'opera: permettendo così la trasmissione dello stupore originale.
09
ottobre 2015
Giulio Crosara – L’equilibrio della natura nell’artificio della notte di Milano
Dal 09 al 24 ottobre 2015
arte contemporanea
Location
SPAZIO DOLOMITI
Milano, Via Dolomiti, 11, (Milano)
Milano, Via Dolomiti, 11, (Milano)
Vernissage
9 Ottobre 2015, ore 18,30
Autore