Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giulio Delvè – Objects in mirror are closer than they appear
La mostra è costruita attorno all’osservazione di un fatto ricorrente, spesso abitudinario, un rito quotidiano di cui l’artista stesso è spettatore.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Objects in mirror are closer than they appear
Giulio Delvè
unosolo è lieta di annunciare ‘objects in mirror are closer than they appear’, un progetto site-specific di Giulio Delvè.
La mostra è costruita attorno all’osservazione di un fatto ricorrente, spesso abitudinario, un rito quotidiano di cui l'artista stesso è spettatore. Un processo, quello dell’osservare, che Giulio Delvè intraprende per decodificare un linguaggio, un'attesa, che serve a metabolizzare elementi per diventare successivamente azione. L’artista e la sua pratica risultano essere così degli strumenti utili a comprendere una realtà circostante che diviene oggetto, materia, argomento.
Le azioni di Delvè che ne derivano sono immediate, spontanee e, attraverso l’intrinseca funzione narrativa delle cose e la loro possibilità di raccontare, riflettono su quello che può succedere quando l’atto artistico sfiora ciò che ci sta attorno.
Analizzando le dinamiche, le tracce, gli interventi - soprattutto collettivi - che lo circondano, Delvè se ne appropria (spesso furtivamente) e li traduce in oggetto artistico, quali testimonianze del nostro contemporaneo, reperti del nostro vissuto, della nostra epoca storica.
L’intervento di Giulio Delvè va così ad indagare fenomeni spesso al limite della legalità; attraverso l’azione performativa riflette sul significato di appropriazione, sulla relazione tra pubblico e privato, collettivo ed individuale.
Giulio Delvè (1984, Napoli) vive e lavora tra Napoli e Berlino. Ha studiato alla Weißensee Kunsthochschule di Berlino e all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Tra le principali mostre personali: 2011, Villa del vecchio, Gum, Carrara. 2008, Four Rooms, curate da Gigiotto Del Vecchio e Stefania Palumbo, Project Room Museo Madre, Napoli. Tra le principali mostre collettive: 2011 Based in Berlin, curata da Angelique Campens, Fredi Fischli, Magdalena Magiera, Jakob Schillinger, Scott Cameron Weaver, Atelierhau Monbijoupark, Berlino. Italiens, junge Kunst in der Botschaft, curata da Alessandra Pace e Marina Sorbello, Ambasciata Italiana, Berlino. Ariane de Rotschild Prize, curata da Laura Barreca e Marcello Smarrelli, selezionato da Vincenzo de Bellis, Palazzo Reale, Milano. Bedtime stories Badtime stories, Supportico Lopez, Berlino
[english version]
Objects in mirror are closer than they appear
Giulio Delvè
unosolo is pleased to announce Objects in the Mirror are Closer than they Appear, a site-specific project by Giulio Delvè.
The exhibition is constructed around the observation of a fact, often routinely, a daily ritual of which the artist himself is a spectator. A process, that of observing, which Giulio Delvè uses in order to decode a language, a waiting which serves to metabolize elements later to become action. The artist and his practice thus become useful tools for understanding a surrounding reality, which becomes an object, material, theme.
Delvè’s deriving actions are immediate, spontaneous and through the intrinsic narrative function of the things and their possibility to tell, they reflect on that which might occur when the artists’ act touches our surroundings.
Analyzing the dynamics, the traces, the interventions – mostly collective – that surrounds us, Delvè appropriates himself (often furtively) and translates them into an art object, testimonies of our contemporariness, findings of our living, of our historical epoch.
Giulio Delvè’s intervention in this way investigates phenomena often on the edge of the law; through performative action reflecting on the meaning of appropriation, on the relation between public and private, collective and individual.
Giulio Delvè (1984, Naples, Italy) lives and works in Naples and Berlin. He studied at the Weißensee Kunsthochschule in Berlin and at the Academy of Fine Arts in Naples. Recent solo shows include: 2011, Villa del vecchio, Gum, Carrara. 2008, Four Rooms, curated by Gigiotto Del Vecchio and Stefania Palumbo, Project Room Museo Madre, Naples. Recent group shows: 2011 Based in Berlin, curated by Angelique Campens, Fredi Fischli, Magdalena Magiera, Jakob Schillinger, Scott Cameron Weaver, Atelierhau Monbijoupark, Berlin. Italiens, junge Kunst in der Botschaft, curated by Alessandra Pace e Marina Sorbello, Italian Embassy, Berlin. Ariane de Rotschild Prize, curated by Laura Barreca and Marcello Smarrelli, selected by Vincenzo de Bellis, Palazzo Reale, Milan. Bedtime stories Badtime stories, Supportico Lopez, Berlin.
Giulio Delvè
unosolo è lieta di annunciare ‘objects in mirror are closer than they appear’, un progetto site-specific di Giulio Delvè.
La mostra è costruita attorno all’osservazione di un fatto ricorrente, spesso abitudinario, un rito quotidiano di cui l'artista stesso è spettatore. Un processo, quello dell’osservare, che Giulio Delvè intraprende per decodificare un linguaggio, un'attesa, che serve a metabolizzare elementi per diventare successivamente azione. L’artista e la sua pratica risultano essere così degli strumenti utili a comprendere una realtà circostante che diviene oggetto, materia, argomento.
Le azioni di Delvè che ne derivano sono immediate, spontanee e, attraverso l’intrinseca funzione narrativa delle cose e la loro possibilità di raccontare, riflettono su quello che può succedere quando l’atto artistico sfiora ciò che ci sta attorno.
Analizzando le dinamiche, le tracce, gli interventi - soprattutto collettivi - che lo circondano, Delvè se ne appropria (spesso furtivamente) e li traduce in oggetto artistico, quali testimonianze del nostro contemporaneo, reperti del nostro vissuto, della nostra epoca storica.
L’intervento di Giulio Delvè va così ad indagare fenomeni spesso al limite della legalità; attraverso l’azione performativa riflette sul significato di appropriazione, sulla relazione tra pubblico e privato, collettivo ed individuale.
Giulio Delvè (1984, Napoli) vive e lavora tra Napoli e Berlino. Ha studiato alla Weißensee Kunsthochschule di Berlino e all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Tra le principali mostre personali: 2011, Villa del vecchio, Gum, Carrara. 2008, Four Rooms, curate da Gigiotto Del Vecchio e Stefania Palumbo, Project Room Museo Madre, Napoli. Tra le principali mostre collettive: 2011 Based in Berlin, curata da Angelique Campens, Fredi Fischli, Magdalena Magiera, Jakob Schillinger, Scott Cameron Weaver, Atelierhau Monbijoupark, Berlino. Italiens, junge Kunst in der Botschaft, curata da Alessandra Pace e Marina Sorbello, Ambasciata Italiana, Berlino. Ariane de Rotschild Prize, curata da Laura Barreca e Marcello Smarrelli, selezionato da Vincenzo de Bellis, Palazzo Reale, Milano. Bedtime stories Badtime stories, Supportico Lopez, Berlino
[english version]
Objects in mirror are closer than they appear
Giulio Delvè
unosolo is pleased to announce Objects in the Mirror are Closer than they Appear, a site-specific project by Giulio Delvè.
The exhibition is constructed around the observation of a fact, often routinely, a daily ritual of which the artist himself is a spectator. A process, that of observing, which Giulio Delvè uses in order to decode a language, a waiting which serves to metabolize elements later to become action. The artist and his practice thus become useful tools for understanding a surrounding reality, which becomes an object, material, theme.
Delvè’s deriving actions are immediate, spontaneous and through the intrinsic narrative function of the things and their possibility to tell, they reflect on that which might occur when the artists’ act touches our surroundings.
Analyzing the dynamics, the traces, the interventions – mostly collective – that surrounds us, Delvè appropriates himself (often furtively) and translates them into an art object, testimonies of our contemporariness, findings of our living, of our historical epoch.
Giulio Delvè’s intervention in this way investigates phenomena often on the edge of the law; through performative action reflecting on the meaning of appropriation, on the relation between public and private, collective and individual.
Giulio Delvè (1984, Naples, Italy) lives and works in Naples and Berlin. He studied at the Weißensee Kunsthochschule in Berlin and at the Academy of Fine Arts in Naples. Recent solo shows include: 2011, Villa del vecchio, Gum, Carrara. 2008, Four Rooms, curated by Gigiotto Del Vecchio and Stefania Palumbo, Project Room Museo Madre, Naples. Recent group shows: 2011 Based in Berlin, curated by Angelique Campens, Fredi Fischli, Magdalena Magiera, Jakob Schillinger, Scott Cameron Weaver, Atelierhau Monbijoupark, Berlin. Italiens, junge Kunst in der Botschaft, curated by Alessandra Pace e Marina Sorbello, Italian Embassy, Berlin. Ariane de Rotschild Prize, curated by Laura Barreca and Marcello Smarrelli, selected by Vincenzo de Bellis, Palazzo Reale, Milan. Bedtime stories Badtime stories, Supportico Lopez, Berlin.
29
giugno 2011
Giulio Delvè – Objects in mirror are closer than they appear
Dal 29 giugno al 30 luglio 2011
arte contemporanea
Location
UNOSOLO PROJECT ROOM
Milano, Via Broletto, 26, (Milano)
Milano, Via Broletto, 26, (Milano)
Orario di apertura
martedì – venerdì dalle 15.00 alle 19.00 (o su appuntamento)
Vernissage
29 Giugno 2011, ore 18
Autore