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Giulio Durini
First Gallery presenta GIULIO DURINI. Dopo una prima tappa dedicata alla grande pittura figurativa internazionale con l’opera di Odd Nerdrum, la ricerca – sempre a cura di Marco
Di Capua – si concentra ora sul panorama italiano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
First Gallery presenta GIULIO DURINI. Dopo una prima tappa dedicata alla grande pittura
figurativa internazionale con l’opera di Odd Nerdrum, la ricerca – sempre a cura di Marco
Di Capua – si concentra ora sul panorama italiano.
Nello spazio di via Margutta saranno esposte, da fine giugno a metà settembre 2008, dieci
opere su tela del pittore milanese.
Esiste una comunanza d’intenti tra Giulio Durini e Odd Nerdrum, rintracciabile nell'aria che
anche Durini fa respirare ai suoi personaggi, una specie di Limbo, così come, seppur in
modo meno realistico e più visionario, propone l'opera di Nerdrum. Così nei due pittori è
simile una condizione di attesa subita, di stand-by inquieto, di ombra esistenzialmente
vissuta, di buio fertile.
Le figure di Durini stanno sotto il tallone del Regime Notturno delle immagini: luci basse,
dense, seicentesche; bagliori; silenzio; sogni. Monologhi per corpo solo, è un buon
sottotitolo: Giulio stabilisce lo spazio ridotto dove il corpo, solitariamente, resiste.
Frammenti di un discorso amoroso?
Il suo mondo mi ricorda quello dello scrittore giapponese Yukio Mishima: per questo
raccogliersi sull'aspirazione a una classicità impossibile, vanamente eroica, platealmente
narcisista, che nel corpo maschile celebra l'ultimo rifugio, l'estrema offerta (Ecce Homo),
forse, di ciò che Yukio & Giulio chiamerebbero Stile.
Marco Di Capua
Giulio Durini è nato a Milano nel 1966.
Nel 1988 è uno dei primi a vincere la borsa di studio Andy Warhol alla New York Academy of Art
fondata dallo stesso Warhol. Nel 1996 espone all'Institut de France di Parigi e nel 1998 allo
Spazio Consolo di Milano, all'interno dell'esposizione Il nuovo ritratto in Italia, a cura di Alessandro
Riva. Nel 1999 è presente a Palazzo Sarcinelli, Conegliano (Treviso) per la collettiva Sulla pittura.
Artisti italiani sotto i 40 anni curata da Marco Goldin, e partecipa a Pittura Ritrovata, allestita a
Roma nel Museo del Risorgimento. Nel 2000 Giulio Durini espone al Pac di Milano nella collettiva
Sui Generis, a cura di Alessandro Riva, e lo stesso anno fa parte della mostra Racconti d'estate,
presso B&B Arte di Mantova. Nel 2001 diventa presidente della Fondazione Durini, nata nel 1939
per volontà del conte Antonio Durini, figlio del pittore Alessandro Durini e della pianista
Guglielmina Litta, allo scopo di aiutare persone "addette all'arte della pittura e della scultura di
nazionalità italiana, preferibilmente delle province di Milano e di Como". Lo stesso anno partecipa
al Premio Cairo Communication e l'anno successivo è presente nella collettiva Il lato oscuro della
letteratura, in concomitanza con il Festival della Letteratura di Mantova. Nel 2003 è tra i
protagonisti delle prime tre tappe del progetto Italian Factory. La nuova scena artistica italiana, tra
gli eventi collaterali della 50ma Biennale di Venezia, a Strasburgo, presso il Palazzo del
Parlamento Europeo e al Palazzo della Promotrice delle Belle Arti di Torino, dove entra anche a
far parte del progetto di Fabrizio Ferri, Ritratti. Nel 2004 espone presso il Palazzo del Giardino di
Sabbioneta. Nel giugno 2005 partecipa, presso il Palazzo della Ragione di Milano, alla mostra
Miracolo a Milano, mentre è del 2006 la collettiva Etnie presso la Fondazione Durini a Milano. Nel
2007 partecipa alla rassegna collettiva Italiana realizzata presso lo Shanghai Art Museum in Cina,
e alla collettiva The New Italian Art Scene presso il TFAM Taipei Fine Art Museum, Taiwan.
Sempre nello stesso anno partecipa ad Arte Italiana 1968-2007 Pittura, una collettiva ideata da
Vittorio Sgarbi, allestita negli spazi di Palazzo Reale a Milano. Da alcuni anni è tra i ritrattisti
ufficiali del Senato della Repubblica.
figurativa internazionale con l’opera di Odd Nerdrum, la ricerca – sempre a cura di Marco
Di Capua – si concentra ora sul panorama italiano.
Nello spazio di via Margutta saranno esposte, da fine giugno a metà settembre 2008, dieci
opere su tela del pittore milanese.
Esiste una comunanza d’intenti tra Giulio Durini e Odd Nerdrum, rintracciabile nell'aria che
anche Durini fa respirare ai suoi personaggi, una specie di Limbo, così come, seppur in
modo meno realistico e più visionario, propone l'opera di Nerdrum. Così nei due pittori è
simile una condizione di attesa subita, di stand-by inquieto, di ombra esistenzialmente
vissuta, di buio fertile.
Le figure di Durini stanno sotto il tallone del Regime Notturno delle immagini: luci basse,
dense, seicentesche; bagliori; silenzio; sogni. Monologhi per corpo solo, è un buon
sottotitolo: Giulio stabilisce lo spazio ridotto dove il corpo, solitariamente, resiste.
Frammenti di un discorso amoroso?
Il suo mondo mi ricorda quello dello scrittore giapponese Yukio Mishima: per questo
raccogliersi sull'aspirazione a una classicità impossibile, vanamente eroica, platealmente
narcisista, che nel corpo maschile celebra l'ultimo rifugio, l'estrema offerta (Ecce Homo),
forse, di ciò che Yukio & Giulio chiamerebbero Stile.
Marco Di Capua
Giulio Durini è nato a Milano nel 1966.
Nel 1988 è uno dei primi a vincere la borsa di studio Andy Warhol alla New York Academy of Art
fondata dallo stesso Warhol. Nel 1996 espone all'Institut de France di Parigi e nel 1998 allo
Spazio Consolo di Milano, all'interno dell'esposizione Il nuovo ritratto in Italia, a cura di Alessandro
Riva. Nel 1999 è presente a Palazzo Sarcinelli, Conegliano (Treviso) per la collettiva Sulla pittura.
Artisti italiani sotto i 40 anni curata da Marco Goldin, e partecipa a Pittura Ritrovata, allestita a
Roma nel Museo del Risorgimento. Nel 2000 Giulio Durini espone al Pac di Milano nella collettiva
Sui Generis, a cura di Alessandro Riva, e lo stesso anno fa parte della mostra Racconti d'estate,
presso B&B Arte di Mantova. Nel 2001 diventa presidente della Fondazione Durini, nata nel 1939
per volontà del conte Antonio Durini, figlio del pittore Alessandro Durini e della pianista
Guglielmina Litta, allo scopo di aiutare persone "addette all'arte della pittura e della scultura di
nazionalità italiana, preferibilmente delle province di Milano e di Como". Lo stesso anno partecipa
al Premio Cairo Communication e l'anno successivo è presente nella collettiva Il lato oscuro della
letteratura, in concomitanza con il Festival della Letteratura di Mantova. Nel 2003 è tra i
protagonisti delle prime tre tappe del progetto Italian Factory. La nuova scena artistica italiana, tra
gli eventi collaterali della 50ma Biennale di Venezia, a Strasburgo, presso il Palazzo del
Parlamento Europeo e al Palazzo della Promotrice delle Belle Arti di Torino, dove entra anche a
far parte del progetto di Fabrizio Ferri, Ritratti. Nel 2004 espone presso il Palazzo del Giardino di
Sabbioneta. Nel giugno 2005 partecipa, presso il Palazzo della Ragione di Milano, alla mostra
Miracolo a Milano, mentre è del 2006 la collettiva Etnie presso la Fondazione Durini a Milano. Nel
2007 partecipa alla rassegna collettiva Italiana realizzata presso lo Shanghai Art Museum in Cina,
e alla collettiva The New Italian Art Scene presso il TFAM Taipei Fine Art Museum, Taiwan.
Sempre nello stesso anno partecipa ad Arte Italiana 1968-2007 Pittura, una collettiva ideata da
Vittorio Sgarbi, allestita negli spazi di Palazzo Reale a Milano. Da alcuni anni è tra i ritrattisti
ufficiali del Senato della Repubblica.
24
giugno 2008
Giulio Durini
Dal 24 giugno al 14 settembre 2008
arte contemporanea
Location
FIRST GALLERY
Roma, Via Margutta, 14, (Roma)
Roma, Via Margutta, 14, (Roma)
Orario di apertura
11-19 tutti i giorni.
domenica e lunedì chiuso
Vernissage
24 Giugno 2008, dalle ore 19.00
Autore
Curatore