Dopo la mostra itinerante dal titolo VIAGGIO IN ITALIA nata in collaborazione con la Provincia di
Arezzo, inserita nel contesto dei festeggiamenti ufficiali per i 150 anni dell’unità d’Italia; dopo la
personale curata dal critico GIOVANNI FACCENDA dal titolo L’ARTE NOSTRA e collocata nella
prestigiosa cornice del CHIOSTRO DEL BRAMANTE, GIULIO GALGANI inaugura una nuova personale
presso la prestigiosa cornice di Palazzo Bastogi, sede del Consiglio Regionale della Toscana. Dal 16
di Luglio, data dell’inaugurazione, fino al 24 dello stesso mese sarà possibile ammirare la nuova
produzione di GIULIO GALGANI in una mostra curata da Daniela Pronestì dal titolo GOOD
MORNING TUSCANY. Le opere che sarà possibile ammirare dal 16 al 24 luglio presso la sede
espositiva del Consiglio Regionale della Toscana raccoglie alcune delle ultime opere dell’artista di origini
Genovesi a partire dall’individuazione di un termine che designi in maniera univoca il suo immaginario
artistico incentrato sul binomio segno-materia, condizione necessaria ma non sufficiente a fare di lui un
informale tout court o piuttosto un naturalista autentico, lontano dalla mimesi della realtà, non v’è
dubbio, ma tenacemente ancorato ad una geografia, ad una tradizione, ad una sensibilità. È la Toscana il
centro di questa mostra, indagata attraverso le sue Geopitture, i nuovi Paesaggi Evasi e alcune delle
TeleLibere più belle di GALGANI, opere che superano i limiti e i formati convenzionalia cui GALGANI
affida il racconto della Toscana - paesaggio irto e stratificato, scacchiera di rossi e di bianchi,
microcosmo al cui centro è l’uomo e la fatica del suo lavoro - Un corpo a corpo con la materia, dunque,
un’immersione nei suoi gangli più intimi affinchè da essa riaffiori, come già nella temperie informale, la
coscienza dei limiti dell’essere umano, della sua fragilità e piccolezza, ma anche le ragioni su cui si
regge, per converso, la sua dignità inalienabile, frutto prezioso di fatiche polverizzate dai secoli,
saggezza di principi maturati sul campo della sfida esistenziale.