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Giulio Iacchetti – Cruciale
Curata da Paolo Biscottini e Beppe Finessi, l’esposizione è il risultato di un progetto di ricerca che il designer ha intrapreso partendo dal simbolo cristiano più noto: la croce. La bellezza grafica e la semplicità del segno hanno ispirato Giulio Iacchetti a riflettere sulla possibilità di ottenere prodotti che ne riprendessero la linearità e l’essenzialità. Il percorso espositivo si compone di 20 croci, creando un dialogo diretto con i capolavori della collezione permanente del Museo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 15 aprile al 12 giugno 2011, al Museo Diocesano di Milano si tiene il nuovo appuntamento di MuDi Contemporanea con la mostra del designer Giulio Iacchetti (Castelleone, 1966), dal titolo Cruciale.
Curata da Paolo Biscottini e Beppe Finessi, l’esposizione è il risultato di un progetto di ricerca che il designer ha intrapreso partendo dal simbolo cristiano più noto: la croce. La bellezza grafica e la semplicità del segno hanno ispirato Giulio Iacchetti a riflettere sulla possibilità di ottenere prodotti che ne riprendessero la linearità e l’essenzialità.
Il percorso espositivo si compone di 20 croci, creando un dialogo diretto con i capolavori della collezione permanente del Museo. Le opere sono ottenute attraverso l'accostamento o la sottrazione di singoli elementi oppure indagando alcune possibilità costruttive grazie alla tecnologia dei materiali impiegati che vanno dall’argento al ferro battuto al tubolare d’acciaio, dal vetro soffiato sino alla fibra di carbonio.
La ricerca di Giulio Iacchetti rappresenta una nuova tappa del suo percorso professionale, iniziato con oggetti dalla forte carica comunicativa e politica come il formaghiaccio Lingotto per F.lli Guzzini del 2006, sino alla Mostra Oggetti disobbedienti ospitata nel 2009 dalla Triennale di Milano.
Il lavoro ispirato alla croce è esemplare di quest’adesione all’idea che il progetto di design, come scrive Beppe Finessi, nel testo in catalogo “…può essere non solo una soluzione a richieste funzionali o a esigenze commerciali, come normalmente accade, ma può diventare un modo per parlare di sé e del proprio modo di vedere, di vivere e di stare nelle 'cose' del mondo".
Accompagna la mostra un catalogo Corraini Edizioni, con testi di Beppe Finessi e Marco Sammicheli. Presentazione di Paolo Biscottini, Direttore del Museo Diocesano di Milano.
Grafica a cura di Leonardo Sonnoli-Tassinari/Vetta; foto di Max Rommel.
Giulio Iacchetti. Nota biografica
Giulio Iacchetti si occupa di industrial design dal 1992 progettando per diversi marchi tra cui Alessi, Arthema, Danese, DeVecchi, Foscarini, Globo, Grom, Lavazza, Meritalia, Moleskine, Officinanove, Panasonic, Pandora Design. All'attività di progettista alterna l'insegnamento presso numerose università e scuole di design, in Italia e all'estero.
Nel corso degli anni ha ricevuto importanti riconoscimenti internazionali. Nel 2001 si aggiudica, con Matteo Ragni, il Compasso d'oro per la posata multiuso biodegradabile "Moscardino", che nello stesso anno entra a far parte dell'esposizione permanente del design al MOMA di New York.
Con l’ideazione e il coordinamento del progetto collettivo Eureka Coop, realizzato per Coop Italia, ha portato il design nella grande distribuzione organizzata e caratterizzato la nuova generazione del design italiano. Nel 2009 questo progetto gli è valso il Premio dei Premi per l’innovazione conferitogli dal Presidente della Repubblica Italiana. All’attività di progettista si aggiunge la direzione artistica per importanti marchi come iB rubinetterie, ceramica Globo e il Coccio design edition.
Per Corraini Edizioni ha curato il libro Italianità, una raccolta di interventi relativi agli oggetti, ai simboli, agli odori, ai sapori e ai suoni che contribuiscono a formare la coscienza del popolo italiano. Nel maggio 2009 la Triennale di Milano ha ospitato una sua mostra personale intitolata “Giulio Iacchetti. Oggetti disobbedienti”.
Curata da Paolo Biscottini e Beppe Finessi, l’esposizione è il risultato di un progetto di ricerca che il designer ha intrapreso partendo dal simbolo cristiano più noto: la croce. La bellezza grafica e la semplicità del segno hanno ispirato Giulio Iacchetti a riflettere sulla possibilità di ottenere prodotti che ne riprendessero la linearità e l’essenzialità.
Il percorso espositivo si compone di 20 croci, creando un dialogo diretto con i capolavori della collezione permanente del Museo. Le opere sono ottenute attraverso l'accostamento o la sottrazione di singoli elementi oppure indagando alcune possibilità costruttive grazie alla tecnologia dei materiali impiegati che vanno dall’argento al ferro battuto al tubolare d’acciaio, dal vetro soffiato sino alla fibra di carbonio.
La ricerca di Giulio Iacchetti rappresenta una nuova tappa del suo percorso professionale, iniziato con oggetti dalla forte carica comunicativa e politica come il formaghiaccio Lingotto per F.lli Guzzini del 2006, sino alla Mostra Oggetti disobbedienti ospitata nel 2009 dalla Triennale di Milano.
Il lavoro ispirato alla croce è esemplare di quest’adesione all’idea che il progetto di design, come scrive Beppe Finessi, nel testo in catalogo “…può essere non solo una soluzione a richieste funzionali o a esigenze commerciali, come normalmente accade, ma può diventare un modo per parlare di sé e del proprio modo di vedere, di vivere e di stare nelle 'cose' del mondo".
Accompagna la mostra un catalogo Corraini Edizioni, con testi di Beppe Finessi e Marco Sammicheli. Presentazione di Paolo Biscottini, Direttore del Museo Diocesano di Milano.
Grafica a cura di Leonardo Sonnoli-Tassinari/Vetta; foto di Max Rommel.
Giulio Iacchetti. Nota biografica
Giulio Iacchetti si occupa di industrial design dal 1992 progettando per diversi marchi tra cui Alessi, Arthema, Danese, DeVecchi, Foscarini, Globo, Grom, Lavazza, Meritalia, Moleskine, Officinanove, Panasonic, Pandora Design. All'attività di progettista alterna l'insegnamento presso numerose università e scuole di design, in Italia e all'estero.
Nel corso degli anni ha ricevuto importanti riconoscimenti internazionali. Nel 2001 si aggiudica, con Matteo Ragni, il Compasso d'oro per la posata multiuso biodegradabile "Moscardino", che nello stesso anno entra a far parte dell'esposizione permanente del design al MOMA di New York.
Con l’ideazione e il coordinamento del progetto collettivo Eureka Coop, realizzato per Coop Italia, ha portato il design nella grande distribuzione organizzata e caratterizzato la nuova generazione del design italiano. Nel 2009 questo progetto gli è valso il Premio dei Premi per l’innovazione conferitogli dal Presidente della Repubblica Italiana. All’attività di progettista si aggiunge la direzione artistica per importanti marchi come iB rubinetterie, ceramica Globo e il Coccio design edition.
Per Corraini Edizioni ha curato il libro Italianità, una raccolta di interventi relativi agli oggetti, ai simboli, agli odori, ai sapori e ai suoni che contribuiscono a formare la coscienza del popolo italiano. Nel maggio 2009 la Triennale di Milano ha ospitato una sua mostra personale intitolata “Giulio Iacchetti. Oggetti disobbedienti”.
14
aprile 2011
Giulio Iacchetti – Cruciale
Dal 14 aprile al 12 giugno 2011
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
MUSEO DIOCESANO
Milano, Corso Di Porta Ticinese, 95, (Milano)
Milano, Corso Di Porta Ticinese, 95, (Milano)
Biglietti
intero: 12 Euro; ridotto 10 Euro.
Il biglietto consente la visita alle collezioni del Museo e alle mostre “Gli occhi di Caravaggio. Gli anni della formazione tra Venezia e Milano” e “Vivere e Pensare in Carta e Cartone tra Arte e Design”.
Orario di apertura
dal martedì alla domenica, 10-18, lunedì chiuso.
Vernissage
14 Aprile 2011, ore 18.30
Sito web
www.giulioiacchetti.com
Editore
CORRAINI
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore