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Giulio Martino – Libere Associazioni
Giulio Martino nelle sue opere è alla ricerca di un mondo utopico segnato da una figurazione e da un accostamento di toni e di timbri dall’effetto, apparentemente, ludico.
Comunicato stampa
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Giulio Martino nelle sue opere, che -cosa estremamente rara nell’arte contemporanea- realizza per cicli narrativi o ideali, è alla ricerca di un mondo utopico segnato da una figurazione, che può richiamare certi esponenti della Transavanguardia, e da un accostamento di toni e di timbri dall’effetto, apparentemente, ludico.
Gli effetti pittorici delle sue tele, e i contrasti cromatici che l’artista toscano riesce a creare nelle sue composizioni, danno origine ad una forma espressiva dove passione e rigore intellettuale si sublimano, originando una sinestesia fra visibile e mentale, tra percepibile e intellettivo.
Sicuramente quella di Martino non è una pittura d’istinto, di immediatezza compositiva, ma nasce da una profonda meditazione su vari temi e problematiche che egli, anche in virtù della sua solida cultura, elabora prima mentalmente e poi realizza manualmente sulla tela come bene dimostrano i dipinti di questa mostra in cui l’artista si “avventura” in un ipotetico viaggio nel tempo, o nel tentativo di risolvere il problema generato dall’intervento su alcuni messaggi relativi ad un certo modo di sentire l’attuale corso degli eventi .
E’ come se l’artista Giulio Martino deviasse dalle apparenze di cui si è dovuto, inevitabilmente, nutrire, per raggiungere una sorta di autentica spiritualità grazie ad una equilibrata e ponderata distribuzione degli elementi compositivi sulla tela.
Insomma la pittura di Martino non è fatta per cogliere l’ispirazione in una sorta di estatico rapimento creativo, ma di contro è fatta per significare, squarciando i veli della tranquilla assuefazione, la fremente grandezza della ricerca e della razionalità quale espressione della forma e locuzione della sostanza.
Luciano Lepri
Gli effetti pittorici delle sue tele, e i contrasti cromatici che l’artista toscano riesce a creare nelle sue composizioni, danno origine ad una forma espressiva dove passione e rigore intellettuale si sublimano, originando una sinestesia fra visibile e mentale, tra percepibile e intellettivo.
Sicuramente quella di Martino non è una pittura d’istinto, di immediatezza compositiva, ma nasce da una profonda meditazione su vari temi e problematiche che egli, anche in virtù della sua solida cultura, elabora prima mentalmente e poi realizza manualmente sulla tela come bene dimostrano i dipinti di questa mostra in cui l’artista si “avventura” in un ipotetico viaggio nel tempo, o nel tentativo di risolvere il problema generato dall’intervento su alcuni messaggi relativi ad un certo modo di sentire l’attuale corso degli eventi .
E’ come se l’artista Giulio Martino deviasse dalle apparenze di cui si è dovuto, inevitabilmente, nutrire, per raggiungere una sorta di autentica spiritualità grazie ad una equilibrata e ponderata distribuzione degli elementi compositivi sulla tela.
Insomma la pittura di Martino non è fatta per cogliere l’ispirazione in una sorta di estatico rapimento creativo, ma di contro è fatta per significare, squarciando i veli della tranquilla assuefazione, la fremente grandezza della ricerca e della razionalità quale espressione della forma e locuzione della sostanza.
Luciano Lepri
05
marzo 2005
Giulio Martino – Libere Associazioni
Dal 05 al 26 marzo 2005
arte contemporanea
Location
CENTRO D’ARTE MINERVA
Perugia, Via Bruschi, 2, (Perugia)
Perugia, Via Bruschi, 2, (Perugia)
Orario di apertura
tutti i giorni (esclusa la domenica) 16.30-19.30 o per appuntamento
Vernissage
5 Marzo 2005, ore 18
Autore
Curatore