Nella serie delle mostre che la galleria ha dedicato ai Grandi della pittura italiana, ma non solo,del Novecento non poteva mancare quella dedicata a Giulio Turcato. Si tratta di una quindicina di opere della serie dei cangianti, tema per il quale l’artista è maggiormente noto. Percorsi sinuosi, riflessioni di luce che cambiano, cangianti appunto, a secondo dell’angolo visuale dello spettatore come metafora della tortuosità dell’esistenza, delle tante sfaccettature della morale corrente. Artista schivo, non intruppato nelle falangi partitiche, mai salito sui carrozzoni mediatici dei critici di grido, ha avuto un curriculum espositivo di tutto rispetto, dalla Biennale di Venezia al Museum of Modern Art di New York, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma al Guggenheim International Award di New York.
Alla sua arte né di protesta né di proposta, lontana dalla drammaticità di molta pittura astratta,inno alla creatività ed all’invenzione intendiamo rendere omaggio.