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Giuseppe Amadio – Armonie e disarmonie
L’artista italiano ci presenta in questa mostra un importante lavoro, significative tele estroflesse monocrome, tagli di luci e ombre sorvegliate nel loro equilibrio e nella loro energia.
Comunicato stampa
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“Nuovo atlante delle arti” è un progetto-festival appositamente ideato per Borgo Cardigliano nel Salento, già nel centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia. Esso vive nobilmente sulle arti che riprogrammano il mondo, si campiona ad essere uno spettacolare archivio decentralizzato ove le diverse discipline si nutrono di arte-mondo, mira a rappresentare come si abita la cultura globale, ovvero l’altramodernità, che altro non è che una sorta di costellazione, una specie di arcipelago di singoli mondi e singoli artisti le cui isole interconnesse non costituiscono un continente unico di pensiero, ma lo specchio di un’arte postproduttiva e frontaliera, mobile, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, intellettuale di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere un'Europa Creativa Festival e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi nel clima di abitare stili e forme storicizzate, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Con “Nuovo atlante delle arti” si porgono sette mostre personali di sette artisti taluni giovani emergenti,altri di chiara fama (Beatrice Zapponi, Daniele Amico, Valeria Mariotti, Fiamma Zagara, Giuseppe Amadio, Marco Santolisier, Roberto Russo).
Scrive Carlo Franza nel testo: “Ha senso, più di un senso, focalizzare un nome dell’arte contemporanea già familiare ai collezionisti e al mondo artistico, ed è Giuseppe Amadio, a suo tempo apprezzato anche da Piero Dorazio proprio per una sua volontà di ricerca assoluta. Lavora sullo spazio e sulle forme, inseguendo quegli stessi concetti che sono stati alla base del lavoro di Fontana, Bonalumi e Castellani, portandosi oggi a costruire significative tele estroflesse monocrome capaci di raccogliere in talune forme, proprio laddove il segno estroflesso ci racconta dell’universo declinandolo nella sua ossatura impunturata, tagli di luci e ombre sorvegliate nel loro equilibrio, nella loro energia. Ecco allora che il suo lavoro mirabilmente assoluto e lucido, svia ogni carattere illusorio per divenire, invece, una progressione infinita di movimenti, tanto tensivi quanto poetici, tanto misteriosi quanto naturali. E’ così che l’universo è come rifondato in una sorta di materia pulsante e dilatata, e trova nella sua ossatura il respiro sincopato capace ancora di emozionare spiriti lucidi. Questa sorte di neospazialismo, che si presenta come un nuovo rappel à l'ordre, ha come reinventato una tecnica, donandoci un labirinto di linee spezzate, in cui avventure diverse sono accostate in felici collisioni. Ecco la sfida di Giuseppe Amadio, lo svelamento di una geografia del mondo assoluta, da perpetual inventory. I suoi lavori sono ormai spazi-regione, rilievi di una cartografia dinamica, ma sempre equilibrata”.
Biografia dell’artista
Giuseppe Amadio è nato a Todi nel 1944 e qui vive e lavora. Dopo la frequenza di corsi liberi di design e grafica pubblicitaria, si è occupato di cartellonistica su scala industriale. Alterna l’attività di pittore a quella di designer nel settore dell’arredo. Per oltre un ventennio ha collaborato come tecnico di studio con l’artista Piero Dorazio. Dopo un’iniziale poetica materico-gestuale oggi è approdato a un linguaggio fortemente concettuale, vivendo la sua esperienza astratto-concreta, con opere monocrome. Ha tenuto mostre fin dal 1980 in Italia e all’estero (Perugia, Viterbo, Forlì, Cesena, Porto San Giorgio, Sansepolcro, Porto San Giorgio, Viterbo, Milano, Roma, Pescara, Bologna,Firenze, Berlino,Borgo Cardigliano-Specchia, ecc.). Nel 2011 ha vinto il Premio delle Arti Premio della Cultura come Artista dell'Anno al Circolo della Stampa di Milano,candidato dal Prof. Carlo Franza presidente della Giuria del Premio. Del suo lavoro si è interessata la critica più qualificata, tra cui Piero Dorazio e l'illustre Storico Prof. Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano (LE) nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Ha senso, più di un senso, focalizzare un nome dell’arte contemporanea già familiare ai collezionisti e al mondo artistico, ed è Giuseppe Amadio, a suo tempo apprezzato anche da Piero Dorazio proprio per una sua volontà di ricerca assoluta. Lavora sullo spazio e sulle forme, inseguendo quegli stessi concetti che sono stati alla base del lavoro di Fontana, Bonalumi e Castellani, portandosi oggi a costruire significative tele estroflesse monocrome capaci di raccogliere in talune forme, proprio laddove il segno estroflesso ci racconta dell’universo declinandolo nella sua ossatura impunturata, tagli di luci e ombre sorvegliate nel loro equilibrio, nella loro energia. Ecco allora che il suo lavoro mirabilmente assoluto e lucido, svia ogni carattere illusorio per divenire, invece, una progressione infinita di movimenti, tanto tensivi quanto poetici, tanto misteriosi quanto naturali. E’ così che l’universo è come rifondato in una sorta di materia pulsante e dilatata, e trova nella sua ossatura il respiro sincopato capace ancora di emozionare spiriti lucidi. Questa sorte di neospazialismo, che si presenta come un nuovo rappel à l'ordre, ha come reinventato una tecnica, donandoci un labirinto di linee spezzate, in cui avventure diverse sono accostate in felici collisioni. Ecco la sfida di Giuseppe Amadio, lo svelamento di una geografia del mondo assoluta, da perpetual inventory. I suoi lavori sono ormai spazi-regione, rilievi di una cartografia dinamica, ma sempre equilibrata”.
Biografia dell’artista
Giuseppe Amadio è nato a Todi nel 1944 e qui vive e lavora. Dopo la frequenza di corsi liberi di design e grafica pubblicitaria, si è occupato di cartellonistica su scala industriale. Alterna l’attività di pittore a quella di designer nel settore dell’arredo. Per oltre un ventennio ha collaborato come tecnico di studio con l’artista Piero Dorazio. Dopo un’iniziale poetica materico-gestuale oggi è approdato a un linguaggio fortemente concettuale, vivendo la sua esperienza astratto-concreta, con opere monocrome. Ha tenuto mostre fin dal 1980 in Italia e all’estero (Perugia, Viterbo, Forlì, Cesena, Porto San Giorgio, Sansepolcro, Porto San Giorgio, Viterbo, Milano, Roma, Pescara, Bologna,Firenze, Berlino,Borgo Cardigliano-Specchia, ecc.). Nel 2011 ha vinto il Premio delle Arti Premio della Cultura come Artista dell'Anno al Circolo della Stampa di Milano,candidato dal Prof. Carlo Franza presidente della Giuria del Premio. Del suo lavoro si è interessata la critica più qualificata, tra cui Piero Dorazio e l'illustre Storico Prof. Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano (LE) nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
21
luglio 2012
Giuseppe Amadio – Armonie e disarmonie
Dal 21 luglio al 28 agosto 2012
arte contemporanea
Location
BORGO CARDIGLIANO
Specchia, Contrada Cardigliano, (Lecce)
Specchia, Contrada Cardigliano, (Lecce)
Orario di apertura
Tutti i giorni, dalle 9.00 alle 13.00 – dalle 16.00 alle 22.00
Vernissage
21 Luglio 2012, ore 19.00
Autore
Curatore