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Giuseppe Auciello – Pop in progress
opere pittoriche
Comunicato stampa
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Se qualcuno pensa che un giovane artista, in forza della sua età, debba avere le idee confuse in fatto di arte, rifletta bene perchè non sempre la regola partecipa al gioco.
E' il caso di Giuseppe Auciello, under '25 che da qualche tempo ha già iniziato la sua personale scalata alla filiera artistica. Conosce perfettamente l'inclinazione della salita ma, affatto intimidito, ci appare al contrario molto determinato e precoce nelle sue scelte. In primo luogo, come tutti i giovani agli esordi , ha dovuto fare i conti prima con sè stesso. Una fatica morale non da poco quando ci si sente sospesi tra istinto-passione-onestà e convenienza intellettuale. Trovare il proprio sè, che nel caso dell'artista corrisponde poi alla propria arte,è assai difficile, specialmente se si rinuncia al comodo mascheramento della pigrizia concettuale. Auciello ha scelto prima di tutto d'essere un emergente preparato e costruttivo, di non affidarsi all'effimero nè al gioco spiazzante, preferendo la dignità allo splatter, la professione al gioco d'azzardo. Lavora sul figurativo pittorico in simbiosi con i mezzi multimediali ed il prodotto finale è una combine che lui ama definire Pop in progress.Le serigrafie del suo amato Warhol sono mutuate dalle nuove tecnologie che rendono ancora più ineludibile la simbiosi uomo-macchina, nello spirito del tempo.
Il colore su tutto è prioritario per la sua fascinazione.E' un colore che vibra sulla texture dissonante come una musica dodecafonica, tenero nel carezzare i volti ed i corpi, solarizzando le isole compositive tanto che ogni particolare dell'opera potrebbe costituire una forma a sè stante e compiuta. Auciello racconta con fare semiologico , visibilizzando i codici del nostro tempo, attualizzando le citazioni pop.Il suo percorso filologico si attarda ad evidenziare ciò che nel pop americano - e tanto meno inglese -rimane volutamente azzerato, sconosciuto: la psiche del soggetto. Questo scardinamento alla matrice avviene senza ammiccamenti nè teatralizzazioni, semplicemente scorre nel tempo circolare del quotidiano, nel rapporto umanissimo con l'altro, fosse pure con la dualità del proprio sè. Alla recherche di un tempo appena iniziato.
Anna Maria Baratto
E' il caso di Giuseppe Auciello, under '25 che da qualche tempo ha già iniziato la sua personale scalata alla filiera artistica. Conosce perfettamente l'inclinazione della salita ma, affatto intimidito, ci appare al contrario molto determinato e precoce nelle sue scelte. In primo luogo, come tutti i giovani agli esordi , ha dovuto fare i conti prima con sè stesso. Una fatica morale non da poco quando ci si sente sospesi tra istinto-passione-onestà e convenienza intellettuale. Trovare il proprio sè, che nel caso dell'artista corrisponde poi alla propria arte,è assai difficile, specialmente se si rinuncia al comodo mascheramento della pigrizia concettuale. Auciello ha scelto prima di tutto d'essere un emergente preparato e costruttivo, di non affidarsi all'effimero nè al gioco spiazzante, preferendo la dignità allo splatter, la professione al gioco d'azzardo. Lavora sul figurativo pittorico in simbiosi con i mezzi multimediali ed il prodotto finale è una combine che lui ama definire Pop in progress.Le serigrafie del suo amato Warhol sono mutuate dalle nuove tecnologie che rendono ancora più ineludibile la simbiosi uomo-macchina, nello spirito del tempo.
Il colore su tutto è prioritario per la sua fascinazione.E' un colore che vibra sulla texture dissonante come una musica dodecafonica, tenero nel carezzare i volti ed i corpi, solarizzando le isole compositive tanto che ogni particolare dell'opera potrebbe costituire una forma a sè stante e compiuta. Auciello racconta con fare semiologico , visibilizzando i codici del nostro tempo, attualizzando le citazioni pop.Il suo percorso filologico si attarda ad evidenziare ciò che nel pop americano - e tanto meno inglese -rimane volutamente azzerato, sconosciuto: la psiche del soggetto. Questo scardinamento alla matrice avviene senza ammiccamenti nè teatralizzazioni, semplicemente scorre nel tempo circolare del quotidiano, nel rapporto umanissimo con l'altro, fosse pure con la dualità del proprio sè. Alla recherche di un tempo appena iniziato.
Anna Maria Baratto
01
aprile 2006
Giuseppe Auciello – Pop in progress
Dal primo al 20 aprile 2006
arte contemporanea
Location
AKKADEMIA DEI PROSSIMALI
Roma, Via Alcamo, 4, (Roma)
Roma, Via Alcamo, 4, (Roma)
Orario di apertura
Lunedì e Giovedì dalle 15.00 alle 18.30 altri giorni su appuntamento
Vernissage
1 Aprile 2006, ore 18
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