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Giuseppe Basile – Oggetti Migranti. Dalla traccia alla voce
L’iniziativa vuole ricordare l’ultimo intervento di Giuseppe Basile, la realizzazione di un Museo delle Migrazioni a Lampedusa. Viene presentato il primo nucleo della collezione restaurata degli oggetti appartenuti ai migranti e ritrovati sull’isola.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il MLAC - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea presenta il progetto OGGETTI MIGRANTI. Dalla Traccia alla voce. Incentrata sul tema della testimonianza delle migrazioni nel Mediterraneo, l'iniziativa vuole ricordare l'ultimo intervento di Giuseppe Basile, rivolto alla realizzazione di un Museo delle Migrazioni a Lampedusa. L'esposizione presenta il primo nucleo della collezione restaurata degli oggetti appartenuti ai migranti e ritrovati sull’isola.
La mostra, a cura di Barbara D’Ambrosio e Costanza Meli, con la collaborazione di AMM - Archivio delle memorie migranti, sarà inaugurata mercoledì 22 marzo alle ore 18.00 alla presenza del sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini con la proiezione del film "To whom it may concern", del regista Zakaria Mohamed Ali e la performance "Il registro" del regista Marco Amenta.
Attraverso prospettive diverse e un approccio interdisciplinare, la mostra si pone l’obiettivo di illuminare la storia individuale che ogni oggetto porta con sé, per individuare la voce che si cela dietro la traccia e far emergere il suo valore rispetto alla storia collettiva.
Attorno all'esposizione centrale si articola un programma di appuntamenti dedicati al cinema, all’arte contemporanea, alla narrazione e all’approfondimento che aprono la collezione degli oggetti migranti a letture plurali e ne fanno un luogo di attraversamento e di dialogo: la rassegna di cinema migrante "Il cinema come traccia di memoria"(29 marzo), due laboratori di autonarrazione a cura dell’Archivio delle memorie migranti (1 e 3 aprile), una tavola rotonda su "Un patrimonio migrante. Studio, conservazione e tutela di una memoria viva e attuale" (10 aprile).
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con l'Archivio delle Memorie Migranti.
La mostra, a cura di Barbara D’Ambrosio e Costanza Meli, con la collaborazione di AMM - Archivio delle memorie migranti, sarà inaugurata mercoledì 22 marzo alle ore 18.00 alla presenza del sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini con la proiezione del film "To whom it may concern", del regista Zakaria Mohamed Ali e la performance "Il registro" del regista Marco Amenta.
Attraverso prospettive diverse e un approccio interdisciplinare, la mostra si pone l’obiettivo di illuminare la storia individuale che ogni oggetto porta con sé, per individuare la voce che si cela dietro la traccia e far emergere il suo valore rispetto alla storia collettiva.
Attorno all'esposizione centrale si articola un programma di appuntamenti dedicati al cinema, all’arte contemporanea, alla narrazione e all’approfondimento che aprono la collezione degli oggetti migranti a letture plurali e ne fanno un luogo di attraversamento e di dialogo: la rassegna di cinema migrante "Il cinema come traccia di memoria"(29 marzo), due laboratori di autonarrazione a cura dell’Archivio delle memorie migranti (1 e 3 aprile), una tavola rotonda su "Un patrimonio migrante. Studio, conservazione e tutela di una memoria viva e attuale" (10 aprile).
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con l'Archivio delle Memorie Migranti.
22
marzo 2017
Giuseppe Basile – Oggetti Migranti. Dalla traccia alla voce
Dal 22 marzo al 10 aprile 2017
arte contemporanea
Location
MLAC – MUSEO LABORATORIO DI ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Piazzale Aldo Moro, 5, (Roma)
Roma, Piazzale Aldo Moro, 5, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 15.00 - 19.00
Vernissage
22 Marzo 2017, ore 18.00
Autore
Curatore