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Giuseppe Biasi – La collezione della Regione Sardegna
Sarà per la prima volta esposto al pubblico il corpus completo dei lavori di Giuseppe Biasi di proprietà della Regione Sardegna. 283 fra oli, tempere, pastelli, chine, linoleografie, xilografie alcuni dei quali acquisiti di recente a significativa integrazione del Fondo Biasi per interpretare l’istanza sempre più viva di conoscere, capire e approfondire i temi del contemporaneo
Comunicato stampa
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Sarà per la prima volta esposto al pubblico il corpus completo dei lavori di Giuseppe Biasi di proprietà della Regione Sardegna. 283 fra oli, tempere, pastelli, chine, linoleografie, xilografie alcuni dei quali acquisiti di recente a significativa integrazione del Fondo Biasi per interpretare l’istanza sempre più viva di conoscere, capire e approfondire i temi del contemporaneo. Un percorso espositivo capace di dar conto della vicenda artistica di uno dei più eminenti rappresentanti del Novecento sardo.
La mostra Giuseppe Biasi. La Collezione della Regione Sardegna organizzata dall’Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Sardegna, curata da Giuliana Altea con l’allestimento di Antonello Cuccu e realizzata da Ilisso Mostre, sarà inaugurata Giovedì 19 Giugno alle ore 18.00 a Sassari, al Convento del Carmelo e rimarrà aperta fino al 20 Settembre.
La collezione Biasi della Regione Sardegna documenta quasi al completo il percorso del maggior pittore sardo del Novecento. Acquistata nel lontano 1956 e finora conservata in due depositi diversi, la collezione non era mai stata riunificata prima d’ora, e aveva figurato solo in parte nelle mostre dedicate all’artista. Alcuni dei dipinti più importanti, finora in precarie condizioni di conservazione e mal visibili sotto uno spesso strato di sporco, sono stati inoltre restaurati.
Per la prima volta si espongono alcune nuove opere di Biasi, parte di un gruppo più ampio di lavori dell’artista e di altri autori che la Regione ha recentemente acquistato per destinarli al museo sassarese. Tra questi, vanno ricordati il “Ritratto di Germana Lonati” del 1923, pezzo di bravura del Biasi ritrattista eseguito sotto l’influsso di Klimt e della secessione viennese; “Dopo il Rosario”, un bel dipinto inedito della rara stagione giovanile dell’artista e una splendida serie di disegni.
La Mostra è anteprima, nel segno innovativo e accattivante dell’artista, del Museo del Novecento e del Contemporaneo di Sassari, prezioso tassello del sistema museale della Sardegna, che apre per la prima volta al pubblico con i suoi locali appena restaurati.
Nella sede dell’ex convento del Carmelo - 1600 metri quadri di spazi espositivi - troveranno posto, dopo questa prima mostra dal carattere temporaneo, oltre al fondo di opere di proprietà regionale nella sua interezza che costituirà il nucleo base delle raccolte del Museo, le opere provenienti dalle collezioni di Provincia, Comune e Camera di Commercio.
In occasione della Mostra sarà pubblicato il catalogo scientifico della raccolta, con schede analitiche di tutte le opere e una ricca documentazione fotografica. Il vecchio catalogo - realizzato nel 1984, quando gli studi sull’artista erano agli albori, e oggi introvabile - conteneva date e informazioni inesatte e aveva foto di dimensioni molto ridotte.
L’artista e la collezione
Giuseppe Biasi (Sassari, 1885-Andorno Micca, 1945) è uno dei maggiori pittori sardi del Novecento, autore di dipinti che evocano la Sardegna popolare e l’Africa di cento anni fa: una Sardegna e un’Africa, però, viste con l’occhio di un artista di cultura europea, nutrito di pittura secessionista, espressionista, cubista, e trasfigurate in base ai canoni del primitivismo che caratterizzava tanta parte del clima intellettuale del suo tempo.
La collezione copre quasi tutta la sua carriera. Si comincia con lo smagliante decorativismo degli anni Dieci (rispecchiato da alcune grandi tele del 1911-12 e dalla tempera Processione in Barbagia, che segnò il debutto dell’artista alla Biennale del 1909); segue la fertilissima fase in cui, durante un lungo soggiorno in Nordafrica (1924-1927), Biasi cambia temi e stile sotto l’influsso delle avanguardie, delle maschere tribali e dell’arte indiana e egiziana (splendidi i ritratti di sudanesi, il nudo Faisha e grandi Jazz dalla forte intonazione déco, oltre alla ricca serie di piccole tempere di tono sperimentale). Infine, si chiude con gli anni del ritorno in Sardegna (1928-1940) e del successivo trasferimento a Biella, in Piemonte, caratterizzati da un tono più pacato, dimesso e naturalistico, con un ritorno ai generi ottocenteschi del paesaggio e della natura morta.
La mostra Giuseppe Biasi. La Collezione della Regione Sardegna organizzata dall’Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Sardegna, curata da Giuliana Altea con l’allestimento di Antonello Cuccu e realizzata da Ilisso Mostre, sarà inaugurata Giovedì 19 Giugno alle ore 18.00 a Sassari, al Convento del Carmelo e rimarrà aperta fino al 20 Settembre.
La collezione Biasi della Regione Sardegna documenta quasi al completo il percorso del maggior pittore sardo del Novecento. Acquistata nel lontano 1956 e finora conservata in due depositi diversi, la collezione non era mai stata riunificata prima d’ora, e aveva figurato solo in parte nelle mostre dedicate all’artista. Alcuni dei dipinti più importanti, finora in precarie condizioni di conservazione e mal visibili sotto uno spesso strato di sporco, sono stati inoltre restaurati.
Per la prima volta si espongono alcune nuove opere di Biasi, parte di un gruppo più ampio di lavori dell’artista e di altri autori che la Regione ha recentemente acquistato per destinarli al museo sassarese. Tra questi, vanno ricordati il “Ritratto di Germana Lonati” del 1923, pezzo di bravura del Biasi ritrattista eseguito sotto l’influsso di Klimt e della secessione viennese; “Dopo il Rosario”, un bel dipinto inedito della rara stagione giovanile dell’artista e una splendida serie di disegni.
La Mostra è anteprima, nel segno innovativo e accattivante dell’artista, del Museo del Novecento e del Contemporaneo di Sassari, prezioso tassello del sistema museale della Sardegna, che apre per la prima volta al pubblico con i suoi locali appena restaurati.
Nella sede dell’ex convento del Carmelo - 1600 metri quadri di spazi espositivi - troveranno posto, dopo questa prima mostra dal carattere temporaneo, oltre al fondo di opere di proprietà regionale nella sua interezza che costituirà il nucleo base delle raccolte del Museo, le opere provenienti dalle collezioni di Provincia, Comune e Camera di Commercio.
In occasione della Mostra sarà pubblicato il catalogo scientifico della raccolta, con schede analitiche di tutte le opere e una ricca documentazione fotografica. Il vecchio catalogo - realizzato nel 1984, quando gli studi sull’artista erano agli albori, e oggi introvabile - conteneva date e informazioni inesatte e aveva foto di dimensioni molto ridotte.
L’artista e la collezione
Giuseppe Biasi (Sassari, 1885-Andorno Micca, 1945) è uno dei maggiori pittori sardi del Novecento, autore di dipinti che evocano la Sardegna popolare e l’Africa di cento anni fa: una Sardegna e un’Africa, però, viste con l’occhio di un artista di cultura europea, nutrito di pittura secessionista, espressionista, cubista, e trasfigurate in base ai canoni del primitivismo che caratterizzava tanta parte del clima intellettuale del suo tempo.
La collezione copre quasi tutta la sua carriera. Si comincia con lo smagliante decorativismo degli anni Dieci (rispecchiato da alcune grandi tele del 1911-12 e dalla tempera Processione in Barbagia, che segnò il debutto dell’artista alla Biennale del 1909); segue la fertilissima fase in cui, durante un lungo soggiorno in Nordafrica (1924-1927), Biasi cambia temi e stile sotto l’influsso delle avanguardie, delle maschere tribali e dell’arte indiana e egiziana (splendidi i ritratti di sudanesi, il nudo Faisha e grandi Jazz dalla forte intonazione déco, oltre alla ricca serie di piccole tempere di tono sperimentale). Infine, si chiude con gli anni del ritorno in Sardegna (1928-1940) e del successivo trasferimento a Biella, in Piemonte, caratterizzati da un tono più pacato, dimesso e naturalistico, con un ritorno ai generi ottocenteschi del paesaggio e della natura morta.
19
giugno 2008
Giuseppe Biasi – La collezione della Regione Sardegna
Dal 19 giugno al 20 settembre 2008
arte contemporanea
Location
MUSEO DELL’ARTE DEL NOVECENTO E DEL CONTEMPORANEO – CONVENTO DEL CARMELO
Sassari, Viale Umberto I, 11, (Sassari)
Sassari, Viale Umberto I, 11, (Sassari)
Orario di apertura
lun-mart-merc 10-13/16-20
Gio-ven-sab 15-22
Vernissage
19 Giugno 2008, ore 18
Editore
ILISSO
Autore
Curatore