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Giuseppe Bigliardi – Terza storia
personale di fotografia
Comunicato stampa
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Giuseppe Bigliardi inizia a fotografare come tanti giovanissimi amatori della seconda metà del Novecento, scattando su pellicola, poi sviluppando e stampando per conto suo. Ad un certo punto decide di essere fotografo anche per professione: si iscrive all’ Istituto Europeo di Design, nel 1987 avvia collaborazioni importanti con aziende locali e internazionali. La formazione, il continuo aggiornamento, i tempi sempre più rapidi imposti dal mercato delle immagini, lo portano ad usare le tecnologie digitali, a comprendere e sfruttarne le possibilità, verso un’ immagine sempre più immateriale, proteiforme, staccata dalla fisicità delle cose.
Ma presto qualcosa cambia, forse la nostalgia della materia, del tempo lento di un’ immagine diversa: l’ interesse per il materiale di recupero, trovato, la cui grana dialoga con l’ immaterialità dell’ immagine digitale. Costruisce i supporti, spesso con trucioli intrecciati per trame che suggeriscono prospettive o griglie ortogonali, vi riporta la stampa a getto d’ inchiostro con un complesso lavoro di adattamento della macchina alla superficie irregolare, poi lavora “a togliere” riportando a galla la materia del supporto, fino a che l’ equilibrio tra illusione fotografica e evidenza della materia corrisponde all’ intenzione dell’ autore, o ne rivela un aspetto inatteso. In queste opere la fotografia come immagine trapassa in fotografia come oggetto, propone una terza storia pensando la materia delle sue figure
Ma presto qualcosa cambia, forse la nostalgia della materia, del tempo lento di un’ immagine diversa: l’ interesse per il materiale di recupero, trovato, la cui grana dialoga con l’ immaterialità dell’ immagine digitale. Costruisce i supporti, spesso con trucioli intrecciati per trame che suggeriscono prospettive o griglie ortogonali, vi riporta la stampa a getto d’ inchiostro con un complesso lavoro di adattamento della macchina alla superficie irregolare, poi lavora “a togliere” riportando a galla la materia del supporto, fino a che l’ equilibrio tra illusione fotografica e evidenza della materia corrisponde all’ intenzione dell’ autore, o ne rivela un aspetto inatteso. In queste opere la fotografia come immagine trapassa in fotografia come oggetto, propone una terza storia pensando la materia delle sue figure
31
maggio 2013
Giuseppe Bigliardi – Terza storia
Dal 31 maggio al 28 giugno 2013
fotografia
Location
MAISON OLIVIER
Parma, Via Giambattista Bodoni, 1/d, (Parma)
Parma, Via Giambattista Bodoni, 1/d, (Parma)
Orario di apertura
martedi - sabato 10.30 18.30
Vernissage
31 Maggio 2013, h 18.30
Autore
Curatore