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Giuseppe Calonaci – Città verticali
Sculture e dipinti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Calonaci. Città Verticali. Dall’Astrattismo alle Città Verticali
Sabato 7 novembre, alle ore 17, nella Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno al 68 di via Ricasoli, in Piazza San Marco, sarà presentato da Luigi Zangheri, Presidente della stessa accademia, il complesso delle esposizioni nelle quali, in varie prestigiose sedi della Città di Firenze, si articola la mostra dei dipinti e delle sculture di Giuseppe Calonaci intitolata “Calonaci. Città Verticali. Dall’Astrattismo alle Città Verticali”. Al momento inaugurale saranno presenti, con i curatori Enrico Crispolti, Corrado Marsan e Nicola Micieli, Mario Lolli Ghetti, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio; Cristina Acidini Luchinat, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per il Polo Museale della Città di Firenze; Alessandro Cecchi, Direttore del Giardino di Boboli e della Galleria Palatina.
_____
Firenze 2009. Esposizioni
7-30 novembre Città verticali sculture e dipinti
Accademia delle Arti del Disegno - Sala delle Esposizioni
Via Ricasoli 68 / Piazza San Marco (orario: dal mart. al sab. 9-13 / 17-19 - dom. 10-13)
Inaugurazione: sabato 7 novembre ore 17
7 novembre-15 gennaio Città verticale I / L’albero del Fuoco / Città di Terra - Porta d’Europa bronzi
Palazzo Pitti, Cortile dell’Ammannati / Piazza Pitti / Giardino di Boboli
(orario: 8,15-16,30)
7-18 novembre Carte segrete crete su carta
Palazzo Medici Riccardi
(orario: 10-12 / 15-19)
Patrocini
Presidenza del Consiglio dei Ministri • Ministero per i Beni e le Attività Culturali • Accademia delle Arti del Disegno, Firenze • Regione Toscana • Provincia di Firenze • Comune di Poggibonsi • Accademia Romana delle Arti • Antinoo per l’Arte, Roma • Società Lettere Arti e Scienze, Caserta
Calonaci. Città Verticali. Dall’Astrattismo alle Città Verticali
Giuseppe Calonaci è nato a Poggibonsi (Si), dove tuttora risiede. I primi contatti con il mondo artistico li fa presso la Scuola d’Arte diretta dal professor Pilade Moni, nel vivace clima della ricostruzione nel dopoguerra a Poggibonsi e nella Val d’Elsa, dove in quel periodo risiedevano, tra gli altri, Lionello Bonamici di Parigi, Otello Chiti, vincitore della Biennale di Venezia del ’32, Sergio Manetti, collezionista e cultore d’arte, i pittori Silvano Bozzolini e Marta Pieraccini provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Formatosi nel clima del MAC (Movimento Arte Concreta), di Forma I e soprattutto del fiorentino Astrattismo Classico, Calonaci ha sviluppato la lezione astratto-concreta in un’ampia gamma di applicazioni tecnologiche e di soluzioni formali. Ha compiuto ricerche e realizzato opere con una visione progettuale a tutto campo, affrontando la pittura, la scultura, la grafica. La sua ricerca si è svolta per cicli, sempre contrassegnati da un titolo, che sintetizza il tema dominante. Sono le tappe di una riflessione sul linguaggio astratto che ha condotto all’individuazione di alcune forme simboliche primarie, come il cerchio radiante, ovvero il principio generatore di energia.
Nel 1955 è ideatore della S.I.V.A., una fabbrica di smalti d’arte su acciaio, dove opera insieme a molti artisti, tra i quali Silvano Bozzolini, Pier Achille Cuniberti, Gualtiero Nativi, Marta Pieraccini, Concetto Pozzati, Giovanni Korompay.
Dal 1957 opera con le avanguardie fiorentine, nell’ambito degli sviluppi dell’Astrattismo Classico. Nel 1974, durante la personale al Palazzo Reale di Caserta, riceve dalla Società di Storia Patria e dal Comitato locale della Dante Alighieri, la medaglia d’argento “Luigi Vanvitelli”. Nel 1977 viene premiato alla Prima Triennale d’Arte e Design di Prato, come giovane artista, isieme all’architetto Giovanni Michelucci. In occasione della personale del 1990 a Hot Springs, negli Stati Uniti, per meriti culturali viene insignito del titolo di Ambasciatore Onorario dell’Arkansas dal Governatore Bill Clinton e di Cittadino Onorario di Hot Springs dal Sindaco della Città.
Partecipa alla costituzione del gruppo Esteriorizzazione, presentato nel 1992 nello storico caffè fiorentino delle Giubbe Rosse. Nel 1993 fonda a Castiglion della Pescaia il Cantiere delle Arti Visive e promuove con la Pro Loco l’annuale “Premio Piazzetta”. Nel 1996 riceve, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri l’onoreficenza di Cavaliere della Repubblica Italiana, firmato Scalfaro e Prodi. Nel 1998 fonda e disegna, per il Rotary Club Alta Valdelsa, il Premio “Lingotto dell’Amicizia”. Nello stesso anno ottiene il Premio “Città di Poggibonsi”. Nel 2007 viene insignito Accademico delle Arti del Disegno dal professore Francesco Adorno, presidente della prestigiosa Accademia Fiorentina.
Si contano al suo attivo oltre 65 esposizioni personali in importanti gallerie pubbliche e private e oltre 100 rassegne in Italia e all’estero.
Ha scandito il suo lavoro in dieci periodi, l’attuale dei quali, si intitola “Astrattismo & Citazione”.
Hanno scritto di Calonaci i più importanti storici dell’arte, con studi e testimonianze su numerosi libri, cataloghi, riviste e quotidiani.
Calonaci. Città Verticali. Dall’Astrattismo alle Città Verticali
Le Città Verticali
«Per la realizzazione di un’opera d’arte occorre produrre – afferma Calonaci – qualcosa di assolutamente nuovo, inesistente, che sia frutto della mente dell’uomo, qualcosa che fino ad oggi era sconosciuto. Se ogni volta questa operazione riuscirà, sarà come aprire una piccola finestra su un mondo nuovo. Allora potremmo scroprire assieme la chiave di lettura ed entrare in un nuovo spazio dove nuove immagini potranno allargare la visione e la conoscenza mentale e spirituale dell’uomo ed avere nuovi orizzonti, nuovi universi per riflettere su una possibile, sempre più larga convivenza tra gli uomini, i popoli, le politiche e le religioni del mondo. Ecco perché Segnali della Memoria, Tatuaggi, Macchine del Sole, Immigrazioni, Spiritualità, Astrattismo & Citazione: sono titoli di alcuni periodi che hanno scandito la mia vita artistica …
«Città Verticali è la composizione di forme pure dell’Astrattismo Classico in opere tridimensionali, nelle quali affiorano, in modo defigurato ma senza perderne le tracce, elementi come acqua, sole, cielo, oppure simboli della supremazia dell’uomo che nelle mie opere interpreto come amore, forza, potere …
«Città Verticali, le nuove arche che si elevano nel cielo lasciando enormi spazi verdi per la sopravvivenza di tutti. L’opera quindi metabolizza i concetti, li porta in un luogo diverso in cui i significati sono imprigionati in una soluzione estetica che oltrepassa l’immagine stessa…»
E’ singolare che la maggior parte degli scultori operanti in Toscana, nel secolo scorso e in questi ultimi anni, non sia cittadina, ma piuttosto legata al territorio. Una costatazione che proporrebbe un rapporto quanto meno equilibrato tra la città e la campagna, analogo a quello rilevato dagli storici del Medioevo sulla fortuna culturale, artistica, e economica di Firenze, Siena, e Lucca. Un rapporto felice che, ancora oggi, appare nel campo della scultura. Un’arte che, per il fatto di essere tridimensionale, determina la necessità di spazi con cui confrontarsi, restituirsi, declamarsi materialmente in forme e volumi.
Credo che con questa cifra possiamo avvicinarci all’opera di Giuseppe Calonaci. Un artista nato e attivo a Poggibonsi, una ‘terra cospicua’ come ci ricorda Emanuele Repetti, ricca di cultura, storia, tradizioni, e di attività industriali. Un ambiente ideale per vivere e per partecipare dell’esperienza umana in un contesto paesaggistico tra i più pregiati della Toscana. Debbo comunque confessare che la mia formazione di architetto mi consente il pieno apprezzamento delle ‘città verticali’ di Giuseppe Calonaci. Infatti la sua esposizione inizia col presentare opere maturate nel periodo dell’’astrattismo classico’ degli anni Cinquanta e Sessanta. Opere che mi hanno ricordato due grandi maestri, i due Leonardi come li chiamava Gianni Koenig, Ricci e Savioli, e la loro lezione impartita agli allievi della Facoltà di Architettura di Firenze, sovente accompagnata da indimenticabili esposizioni come quella su Le Corbusier a Palazzo Strozzi nel 1963.
Le sculture di Giuseppe Calonaci sono tutte legate a un itinerario artistico coerente che si è sviluppato nel tempo fino a confrontarsi con mete le più ambiziose. Talvolta le sue opere sono realizzate in così grandi dimensioni da non temere di essere inefficaci nel loro messaggio, mentre si distinguono per l’abilità tecnica non comune con cui sono state realizzate. Considerato il fine di presentare il divenire delle arti a Firenze, e di rintracciare l’identità toscana in rapporto all’esperienza internazionale, il Collegio dei Professori dell’Accademia delle Arti del Disegno è lieto di presentare in questa occasione la laboriosa attività artistica di Giuseppe Calonaci, uno dei suo membri più noti e apprezzati dal Giappone alle Americhe.
Luigi Zangheri
Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno
Sabato 7 novembre, alle ore 17, nella Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno al 68 di via Ricasoli, in Piazza San Marco, sarà presentato da Luigi Zangheri, Presidente della stessa accademia, il complesso delle esposizioni nelle quali, in varie prestigiose sedi della Città di Firenze, si articola la mostra dei dipinti e delle sculture di Giuseppe Calonaci intitolata “Calonaci. Città Verticali. Dall’Astrattismo alle Città Verticali”. Al momento inaugurale saranno presenti, con i curatori Enrico Crispolti, Corrado Marsan e Nicola Micieli, Mario Lolli Ghetti, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio; Cristina Acidini Luchinat, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per il Polo Museale della Città di Firenze; Alessandro Cecchi, Direttore del Giardino di Boboli e della Galleria Palatina.
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Firenze 2009. Esposizioni
7-30 novembre Città verticali sculture e dipinti
Accademia delle Arti del Disegno - Sala delle Esposizioni
Via Ricasoli 68 / Piazza San Marco (orario: dal mart. al sab. 9-13 / 17-19 - dom. 10-13)
Inaugurazione: sabato 7 novembre ore 17
7 novembre-15 gennaio Città verticale I / L’albero del Fuoco / Città di Terra - Porta d’Europa bronzi
Palazzo Pitti, Cortile dell’Ammannati / Piazza Pitti / Giardino di Boboli
(orario: 8,15-16,30)
7-18 novembre Carte segrete crete su carta
Palazzo Medici Riccardi
(orario: 10-12 / 15-19)
Patrocini
Presidenza del Consiglio dei Ministri • Ministero per i Beni e le Attività Culturali • Accademia delle Arti del Disegno, Firenze • Regione Toscana • Provincia di Firenze • Comune di Poggibonsi • Accademia Romana delle Arti • Antinoo per l’Arte, Roma • Società Lettere Arti e Scienze, Caserta
Calonaci. Città Verticali. Dall’Astrattismo alle Città Verticali
Giuseppe Calonaci è nato a Poggibonsi (Si), dove tuttora risiede. I primi contatti con il mondo artistico li fa presso la Scuola d’Arte diretta dal professor Pilade Moni, nel vivace clima della ricostruzione nel dopoguerra a Poggibonsi e nella Val d’Elsa, dove in quel periodo risiedevano, tra gli altri, Lionello Bonamici di Parigi, Otello Chiti, vincitore della Biennale di Venezia del ’32, Sergio Manetti, collezionista e cultore d’arte, i pittori Silvano Bozzolini e Marta Pieraccini provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Formatosi nel clima del MAC (Movimento Arte Concreta), di Forma I e soprattutto del fiorentino Astrattismo Classico, Calonaci ha sviluppato la lezione astratto-concreta in un’ampia gamma di applicazioni tecnologiche e di soluzioni formali. Ha compiuto ricerche e realizzato opere con una visione progettuale a tutto campo, affrontando la pittura, la scultura, la grafica. La sua ricerca si è svolta per cicli, sempre contrassegnati da un titolo, che sintetizza il tema dominante. Sono le tappe di una riflessione sul linguaggio astratto che ha condotto all’individuazione di alcune forme simboliche primarie, come il cerchio radiante, ovvero il principio generatore di energia.
Nel 1955 è ideatore della S.I.V.A., una fabbrica di smalti d’arte su acciaio, dove opera insieme a molti artisti, tra i quali Silvano Bozzolini, Pier Achille Cuniberti, Gualtiero Nativi, Marta Pieraccini, Concetto Pozzati, Giovanni Korompay.
Dal 1957 opera con le avanguardie fiorentine, nell’ambito degli sviluppi dell’Astrattismo Classico. Nel 1974, durante la personale al Palazzo Reale di Caserta, riceve dalla Società di Storia Patria e dal Comitato locale della Dante Alighieri, la medaglia d’argento “Luigi Vanvitelli”. Nel 1977 viene premiato alla Prima Triennale d’Arte e Design di Prato, come giovane artista, isieme all’architetto Giovanni Michelucci. In occasione della personale del 1990 a Hot Springs, negli Stati Uniti, per meriti culturali viene insignito del titolo di Ambasciatore Onorario dell’Arkansas dal Governatore Bill Clinton e di Cittadino Onorario di Hot Springs dal Sindaco della Città.
Partecipa alla costituzione del gruppo Esteriorizzazione, presentato nel 1992 nello storico caffè fiorentino delle Giubbe Rosse. Nel 1993 fonda a Castiglion della Pescaia il Cantiere delle Arti Visive e promuove con la Pro Loco l’annuale “Premio Piazzetta”. Nel 1996 riceve, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri l’onoreficenza di Cavaliere della Repubblica Italiana, firmato Scalfaro e Prodi. Nel 1998 fonda e disegna, per il Rotary Club Alta Valdelsa, il Premio “Lingotto dell’Amicizia”. Nello stesso anno ottiene il Premio “Città di Poggibonsi”. Nel 2007 viene insignito Accademico delle Arti del Disegno dal professore Francesco Adorno, presidente della prestigiosa Accademia Fiorentina.
Si contano al suo attivo oltre 65 esposizioni personali in importanti gallerie pubbliche e private e oltre 100 rassegne in Italia e all’estero.
Ha scandito il suo lavoro in dieci periodi, l’attuale dei quali, si intitola “Astrattismo & Citazione”.
Hanno scritto di Calonaci i più importanti storici dell’arte, con studi e testimonianze su numerosi libri, cataloghi, riviste e quotidiani.
Calonaci. Città Verticali. Dall’Astrattismo alle Città Verticali
Le Città Verticali
«Per la realizzazione di un’opera d’arte occorre produrre – afferma Calonaci – qualcosa di assolutamente nuovo, inesistente, che sia frutto della mente dell’uomo, qualcosa che fino ad oggi era sconosciuto. Se ogni volta questa operazione riuscirà, sarà come aprire una piccola finestra su un mondo nuovo. Allora potremmo scroprire assieme la chiave di lettura ed entrare in un nuovo spazio dove nuove immagini potranno allargare la visione e la conoscenza mentale e spirituale dell’uomo ed avere nuovi orizzonti, nuovi universi per riflettere su una possibile, sempre più larga convivenza tra gli uomini, i popoli, le politiche e le religioni del mondo. Ecco perché Segnali della Memoria, Tatuaggi, Macchine del Sole, Immigrazioni, Spiritualità, Astrattismo & Citazione: sono titoli di alcuni periodi che hanno scandito la mia vita artistica …
«Città Verticali è la composizione di forme pure dell’Astrattismo Classico in opere tridimensionali, nelle quali affiorano, in modo defigurato ma senza perderne le tracce, elementi come acqua, sole, cielo, oppure simboli della supremazia dell’uomo che nelle mie opere interpreto come amore, forza, potere …
«Città Verticali, le nuove arche che si elevano nel cielo lasciando enormi spazi verdi per la sopravvivenza di tutti. L’opera quindi metabolizza i concetti, li porta in un luogo diverso in cui i significati sono imprigionati in una soluzione estetica che oltrepassa l’immagine stessa…»
E’ singolare che la maggior parte degli scultori operanti in Toscana, nel secolo scorso e in questi ultimi anni, non sia cittadina, ma piuttosto legata al territorio. Una costatazione che proporrebbe un rapporto quanto meno equilibrato tra la città e la campagna, analogo a quello rilevato dagli storici del Medioevo sulla fortuna culturale, artistica, e economica di Firenze, Siena, e Lucca. Un rapporto felice che, ancora oggi, appare nel campo della scultura. Un’arte che, per il fatto di essere tridimensionale, determina la necessità di spazi con cui confrontarsi, restituirsi, declamarsi materialmente in forme e volumi.
Credo che con questa cifra possiamo avvicinarci all’opera di Giuseppe Calonaci. Un artista nato e attivo a Poggibonsi, una ‘terra cospicua’ come ci ricorda Emanuele Repetti, ricca di cultura, storia, tradizioni, e di attività industriali. Un ambiente ideale per vivere e per partecipare dell’esperienza umana in un contesto paesaggistico tra i più pregiati della Toscana. Debbo comunque confessare che la mia formazione di architetto mi consente il pieno apprezzamento delle ‘città verticali’ di Giuseppe Calonaci. Infatti la sua esposizione inizia col presentare opere maturate nel periodo dell’’astrattismo classico’ degli anni Cinquanta e Sessanta. Opere che mi hanno ricordato due grandi maestri, i due Leonardi come li chiamava Gianni Koenig, Ricci e Savioli, e la loro lezione impartita agli allievi della Facoltà di Architettura di Firenze, sovente accompagnata da indimenticabili esposizioni come quella su Le Corbusier a Palazzo Strozzi nel 1963.
Le sculture di Giuseppe Calonaci sono tutte legate a un itinerario artistico coerente che si è sviluppato nel tempo fino a confrontarsi con mete le più ambiziose. Talvolta le sue opere sono realizzate in così grandi dimensioni da non temere di essere inefficaci nel loro messaggio, mentre si distinguono per l’abilità tecnica non comune con cui sono state realizzate. Considerato il fine di presentare il divenire delle arti a Firenze, e di rintracciare l’identità toscana in rapporto all’esperienza internazionale, il Collegio dei Professori dell’Accademia delle Arti del Disegno è lieto di presentare in questa occasione la laboriosa attività artistica di Giuseppe Calonaci, uno dei suo membri più noti e apprezzati dal Giappone alle Americhe.
Luigi Zangheri
Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno
07
novembre 2009
Giuseppe Calonaci – Città verticali
Dal 07 al 30 novembre 2009
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
GALLERIA DELL’ACCADEMIA
Firenze, Via Ricasoli, 58-60, (Firenze)
Firenze, Via Ricasoli, 58-60, (Firenze)
Orario di apertura
dal mart. al sab. 9-13 / 17-19 - dom. 10-13
Vernissage
7 Novembre 2009, ore 17
Autore
Curatore