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Giuseppe Carta – La luce e il suono
Nella mostra alla Fondazione Stelline l’installazione della sala interna presenta circa sessanta tele, accompagnate da un flusso musicale ininterrotto avente a tema musiche e composizioni molto importanti per l’artista. All’esterno, nella splendida cornice del giardino, saranno posizionate le sculture che l’artista ha realizzato per il Padiglione della Repubblica di Costa Rica durante la 53° Biennale di Venezia (2009)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’opera di Giuseppe Carta è al centro del progetto espositivo LA LUCE E
IL SUONO, che inaugurerà il 17 dicembre alle h. 18.30 alla Fondazione
Stelline di Milano nella Sezione Stelline Spazio Aperto, e che resterà
in programma nel periodo 18 dicembre 2014 - 11 gennaio 2015.
La mostra, è ideata e promossa da Ar.co.it Arte Contemporanea Italiana,
e curata da Ivan Quaroni.
A ridosso di alcune tappe fondamentali della sua carriera, quali la
partecipazione alla Biennale di Venezia nel 2009 e nel 2011, e la
collaborazione per l’Andrea Bocelli Humanitarian Award tenutosi a
settembre 2014 il cui oggetto simbolo, premio a personalità
internazionali del mondo del cinema e della musica quali George Clooney,
David Foster, Sophia Loren, Reba McEntire, Lionel Richie, è stata
l’opera Germinazione, una scultura in bronzo policromo raffigurante una
melagrana, realizzata da Giuseppe Carta anche come scenografia per il
grande concerto del Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli nel 2012
(Lajatico), la mostra LA LUCE E IL SUONO ripercorre le tappe della
carriera dell’artista nato in Sardegna, in particolare l’ultimo
ventennio di attività, attraverso l’approfondimento dei temi che egli
utilizza nella sua ricerca: gli intimi legami che esistono tra suono,
luce, musica e colore.
Protagonisti delle sue opere sono una serie di elementi di uso comune
dal sapore antico, quali svariati tipi di bicchieri e calici, oppure
cesti, mele, agrumi, grandi zucche o ancora libri, antiche tovaglie
poggiate su vecchi cassettoni, oggetti che egli indaga attraverso
l’utilizzo sapiente della luce e del suono.
La luce è un elemento fondamentale, capace di dar vita alla scena, e
costruisce un senso generale ogni volta diverso, che sia di
realizzazione, di precarietà, di presenza e altro ancora, mentre il
suono è perfettamente espresso attraverso il concetto di sinestesia: le
sue opere sono pervase da una “luce musicale” che deriva dalla passione
e dalla profonda conoscenza in campo musicale oltre che pittorico
dell’artista.
Tutti i soggetti di Giuseppe Carta sono estremamente reali, ma non
possiamo parlare di iperrealismo, poiché i pensieri che suscitano le
opere di Carta si riferiscono ad un simbolismo cognitivo e creano un
pensiero simbolico dove le generalizzazioni relative ai concetti sono
fatte sulla base di caratteristiche comuni. Ogni sua opera, che si
tratti di tele o di sculture, è attraversata da un’armonia perfetta che
nasce dalla mente dell’artista e che può essere paragonata all’armonia
musicale, grandissima passione dell’artista che è maestro di pianoforte
e studioso d’organo, che in molte opere si ispira alle sinfonie di
Mozart, che egli ascolta mentre dipinge, creando quella “luce musicale”
che dona intitolando molte sue tele Mozartiana seguite da un numero
progressivo.
L’installazione della sala interna presenta circa sessanta tele, e ad
accompagnare la mostra verrà diffuso un flusso musicale ininterrotto
avente a tema musiche e composizioni molto care a Giuseppe Carta.
All’esterno, nella splendida cornice del giardino della Fondazione
Stelline, saranno posizionate le sculture che l’artista ha realizzato
per il Padiglione della Repubblica di Costa Rica durante la 53°
Biennale di Venezia (2009).
Anche nelle sculture, realizzate completamente in alluminio
specchiante, è presente una forte aderenza alla realtà che dialogano
sapientemente con lo spazio circostante, che riflettono, grazie al
materiale da cui sono costituite, ciò che le circonda.
Come omaggio e anticipazione degli argomenti che verranno trattati
durante l’EXPO di Milano, nell’installazione esterna i soggetti, quali
grappoli d’uva, melograni, ciliegie, mele, pere, rimandano al tema del
cibo, tema molto caro nell’opera di Giuseppe Carta.
Il catalogo dell’esposizione, in italiano e inglese, è edito da Silvana
Editoriale, contiene il testo critico di Ivan Quaroni e sarà
disponibile anche presso il bookshop della Fondazione Stelline.
GIUSEPPE CARTA
LA LUCE E IL SUONO
FONDAZIONE STELLINE
Corso Magenta, 61 – Milano
18 dicembre 2014 – 11 gennaio 2015
OPENING: 17 dicembre h 18.30
Orari: da martedì a domenica h 10.00- 20.00 (chiuso il lunedì)
ingresso libero
www.stelline.it
t +39.02 45462.411
PER INFORMAZIONI:
AR.CO.IT. Arte Contemporanea Italiana
Via Cesare Balbo, 3 - Milano
t + 39 02 58316316 arcoit@libero.it isabella@arcoit.it
INFORMAZIONI PER LA STAMPA:
ch2 comunicazione e ideazione eventi culturali
www.ch2.it
Chiara Chiapparoli cc@ch2.it t + 39 328 8967283
IL SUONO, che inaugurerà il 17 dicembre alle h. 18.30 alla Fondazione
Stelline di Milano nella Sezione Stelline Spazio Aperto, e che resterà
in programma nel periodo 18 dicembre 2014 - 11 gennaio 2015.
La mostra, è ideata e promossa da Ar.co.it Arte Contemporanea Italiana,
e curata da Ivan Quaroni.
A ridosso di alcune tappe fondamentali della sua carriera, quali la
partecipazione alla Biennale di Venezia nel 2009 e nel 2011, e la
collaborazione per l’Andrea Bocelli Humanitarian Award tenutosi a
settembre 2014 il cui oggetto simbolo, premio a personalità
internazionali del mondo del cinema e della musica quali George Clooney,
David Foster, Sophia Loren, Reba McEntire, Lionel Richie, è stata
l’opera Germinazione, una scultura in bronzo policromo raffigurante una
melagrana, realizzata da Giuseppe Carta anche come scenografia per il
grande concerto del Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli nel 2012
(Lajatico), la mostra LA LUCE E IL SUONO ripercorre le tappe della
carriera dell’artista nato in Sardegna, in particolare l’ultimo
ventennio di attività, attraverso l’approfondimento dei temi che egli
utilizza nella sua ricerca: gli intimi legami che esistono tra suono,
luce, musica e colore.
Protagonisti delle sue opere sono una serie di elementi di uso comune
dal sapore antico, quali svariati tipi di bicchieri e calici, oppure
cesti, mele, agrumi, grandi zucche o ancora libri, antiche tovaglie
poggiate su vecchi cassettoni, oggetti che egli indaga attraverso
l’utilizzo sapiente della luce e del suono.
La luce è un elemento fondamentale, capace di dar vita alla scena, e
costruisce un senso generale ogni volta diverso, che sia di
realizzazione, di precarietà, di presenza e altro ancora, mentre il
suono è perfettamente espresso attraverso il concetto di sinestesia: le
sue opere sono pervase da una “luce musicale” che deriva dalla passione
e dalla profonda conoscenza in campo musicale oltre che pittorico
dell’artista.
Tutti i soggetti di Giuseppe Carta sono estremamente reali, ma non
possiamo parlare di iperrealismo, poiché i pensieri che suscitano le
opere di Carta si riferiscono ad un simbolismo cognitivo e creano un
pensiero simbolico dove le generalizzazioni relative ai concetti sono
fatte sulla base di caratteristiche comuni. Ogni sua opera, che si
tratti di tele o di sculture, è attraversata da un’armonia perfetta che
nasce dalla mente dell’artista e che può essere paragonata all’armonia
musicale, grandissima passione dell’artista che è maestro di pianoforte
e studioso d’organo, che in molte opere si ispira alle sinfonie di
Mozart, che egli ascolta mentre dipinge, creando quella “luce musicale”
che dona intitolando molte sue tele Mozartiana seguite da un numero
progressivo.
L’installazione della sala interna presenta circa sessanta tele, e ad
accompagnare la mostra verrà diffuso un flusso musicale ininterrotto
avente a tema musiche e composizioni molto care a Giuseppe Carta.
All’esterno, nella splendida cornice del giardino della Fondazione
Stelline, saranno posizionate le sculture che l’artista ha realizzato
per il Padiglione della Repubblica di Costa Rica durante la 53°
Biennale di Venezia (2009).
Anche nelle sculture, realizzate completamente in alluminio
specchiante, è presente una forte aderenza alla realtà che dialogano
sapientemente con lo spazio circostante, che riflettono, grazie al
materiale da cui sono costituite, ciò che le circonda.
Come omaggio e anticipazione degli argomenti che verranno trattati
durante l’EXPO di Milano, nell’installazione esterna i soggetti, quali
grappoli d’uva, melograni, ciliegie, mele, pere, rimandano al tema del
cibo, tema molto caro nell’opera di Giuseppe Carta.
Il catalogo dell’esposizione, in italiano e inglese, è edito da Silvana
Editoriale, contiene il testo critico di Ivan Quaroni e sarà
disponibile anche presso il bookshop della Fondazione Stelline.
GIUSEPPE CARTA
LA LUCE E IL SUONO
FONDAZIONE STELLINE
Corso Magenta, 61 – Milano
18 dicembre 2014 – 11 gennaio 2015
OPENING: 17 dicembre h 18.30
Orari: da martedì a domenica h 10.00- 20.00 (chiuso il lunedì)
ingresso libero
www.stelline.it
t +39.02 45462.411
PER INFORMAZIONI:
AR.CO.IT. Arte Contemporanea Italiana
Via Cesare Balbo, 3 - Milano
t + 39 02 58316316 arcoit@libero.it isabella@arcoit.it
INFORMAZIONI PER LA STAMPA:
ch2 comunicazione e ideazione eventi culturali
www.ch2.it
Chiara Chiapparoli cc@ch2.it t + 39 328 8967283
17
dicembre 2014
Giuseppe Carta – La luce e il suono
Dal 17 dicembre 2014 all'undici gennaio 2015
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE STELLINE – PALAZZO DELLE STELLINE
Milano, Corso Magenta, 61, (Milano)
Milano, Corso Magenta, 61, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a domenica h 10.00- 20.00 (chiuso il lunedì)
Vernissage
17 Dicembre 2014, h 18.30
Autore
Curatore