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Giuseppe Cavalli
Uno dei più significativi maestri della fotografia italiana, fondatore del gruppo La Bussola e poi della Misa, maestro di Mario Giacomelli, animatore colto e raffinato di iniziative anticonformiste, teorico intelligente in un’Italia a cavallo fra fascismo e ricostruzione.
Comunicato stampa
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Vi sono alcune personalità dell¹arte e della fotografia alle quali, seppure grandissime, non viene assegnato il giusto spazio all¹interno del panorama culturale con una conseguente distrazione da parte del grande pubblico.
È questo il caso di Giuseppe Cavalli (1904-1961) uno dei più significativi maestri della fotografia italiana, fondatore del gruppo ³La Bussola² e poi della ³Misa², maestro di Mario Giacomelli, animatore colto e raffinato di iniziative anticonformiste, teorico intelligente in un¹Italia a cavallo fra fascismo e ricostruzione.
Le immagini di Cavalli, uomo di profonda fede cristiana, lettore instancabile dei classici, della poesia - sono quasi tutte in bianco e nero (lo sono tutte quelle in mostra) - sono sintesi perfetta di materia e spiritualità. I soggetti sono, perlopiù, dei minimi nell¹accezione di Roberto Longhi: una pallina su un muretto di pietra, un tubo di stufa, una borsa di paglia, un pesce dalle scaglie argentate in cui si riflette l¹universo.
In mostra sono anche ritratti, nudi delicatissimi, paesaggi in cui si scorge la profondità partecipe dello sguardo di questo maestro straordinario.
Fratello gemello di Emanuele, artista della Scuola Romana, quella dei Mario Mafai e dei Fausto Pirandello, Cavalli guarda e partecipa con interesse alle esperienze dell¹arte pittorica, pur rimanendo fino in fondo fotografo. Fotografo consapevole, conscio della peculiarità del mezzo, di cui fa un uso degno dei protagonisti della grande storia da Alfred Stieglitz a Edward Weston.
Questa, proposta dalla Galleria San Fedele, è la prima personale milanese di Cavalli che va a collocarsi su quel cammino di spiritualità intrinseco alla stessa ricerca artistica, poi percorso da straordinari maestri quali Franco Vimercati, di cui proprio al San Fedele è stata organizzata una rassegna.
È così possibile scorgere un delicato filo rosso in cui la fotografia diviene poesia di minimi nell¹universo. (Angela Madesani)
Giuseppe Cavalli nasce nel 1904 da una ricca famiglia proprietaria terriera di Lucera. Dopo essersi laureato in legge ed esercitato la professione per alcuni anni, si dedica alla fotografia fin dai primi anni Trenta. Intorno agli anni Quaranta si fa conoscere nell¹ambito fotografico grazie alla pubblicazione del libro ³Otto fotografi italiani d¹oggi².
Nel 1947 fonda il gruppo ³La Bussola² a Milano. Intensa è stata la sua partecipazione a mostre e concorsi, fin dagli anni Quaranta. Nel 1951 è presente alla Mostra internazionale a Colonia, alla Galleria ³Vigna Nuova² a Firenze, alla manifestazione fotografica ³Agosto Spilimbergo², alla mostra Internazionale della Fotografia Galleria D¹Arte ³Il Cavallino² di Venezia.
Nel 1952 è al Salone Internazionale di Fotografia e Cinematografia a Milano e nel 1953 è invitato al Museo Internazionale di Arte Moderna di New York.
Nel 1954 fonda l¹associazione fotografica ³Misa² nella città di Senigallia e l¹anno seguente partecipa alla Mostra di Lisbona. Nel 1958 viene insignito del premio ³Soffietto d¹oro².
Giuseppe Cavalli muore a Senigallia nel 1961.
È questo il caso di Giuseppe Cavalli (1904-1961) uno dei più significativi maestri della fotografia italiana, fondatore del gruppo ³La Bussola² e poi della ³Misa², maestro di Mario Giacomelli, animatore colto e raffinato di iniziative anticonformiste, teorico intelligente in un¹Italia a cavallo fra fascismo e ricostruzione.
Le immagini di Cavalli, uomo di profonda fede cristiana, lettore instancabile dei classici, della poesia - sono quasi tutte in bianco e nero (lo sono tutte quelle in mostra) - sono sintesi perfetta di materia e spiritualità. I soggetti sono, perlopiù, dei minimi nell¹accezione di Roberto Longhi: una pallina su un muretto di pietra, un tubo di stufa, una borsa di paglia, un pesce dalle scaglie argentate in cui si riflette l¹universo.
In mostra sono anche ritratti, nudi delicatissimi, paesaggi in cui si scorge la profondità partecipe dello sguardo di questo maestro straordinario.
Fratello gemello di Emanuele, artista della Scuola Romana, quella dei Mario Mafai e dei Fausto Pirandello, Cavalli guarda e partecipa con interesse alle esperienze dell¹arte pittorica, pur rimanendo fino in fondo fotografo. Fotografo consapevole, conscio della peculiarità del mezzo, di cui fa un uso degno dei protagonisti della grande storia da Alfred Stieglitz a Edward Weston.
Questa, proposta dalla Galleria San Fedele, è la prima personale milanese di Cavalli che va a collocarsi su quel cammino di spiritualità intrinseco alla stessa ricerca artistica, poi percorso da straordinari maestri quali Franco Vimercati, di cui proprio al San Fedele è stata organizzata una rassegna.
È così possibile scorgere un delicato filo rosso in cui la fotografia diviene poesia di minimi nell¹universo. (Angela Madesani)
Giuseppe Cavalli nasce nel 1904 da una ricca famiglia proprietaria terriera di Lucera. Dopo essersi laureato in legge ed esercitato la professione per alcuni anni, si dedica alla fotografia fin dai primi anni Trenta. Intorno agli anni Quaranta si fa conoscere nell¹ambito fotografico grazie alla pubblicazione del libro ³Otto fotografi italiani d¹oggi².
Nel 1947 fonda il gruppo ³La Bussola² a Milano. Intensa è stata la sua partecipazione a mostre e concorsi, fin dagli anni Quaranta. Nel 1951 è presente alla Mostra internazionale a Colonia, alla Galleria ³Vigna Nuova² a Firenze, alla manifestazione fotografica ³Agosto Spilimbergo², alla mostra Internazionale della Fotografia Galleria D¹Arte ³Il Cavallino² di Venezia.
Nel 1952 è al Salone Internazionale di Fotografia e Cinematografia a Milano e nel 1953 è invitato al Museo Internazionale di Arte Moderna di New York.
Nel 1954 fonda l¹associazione fotografica ³Misa² nella città di Senigallia e l¹anno seguente partecipa alla Mostra di Lisbona. Nel 1958 viene insignito del premio ³Soffietto d¹oro².
Giuseppe Cavalli muore a Senigallia nel 1961.
13
maggio 2004
Giuseppe Cavalli
Dal 13 maggio al 12 giugno 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA SAN FEDELE
Milano, Via Ulrico Hoepli, 3A-B, (Milano)
Milano, Via Ulrico Hoepli, 3A-B, (Milano)
Orario di apertura
16 - 19.00 (mattino su richiesta) chiuso lunedì e festivi
Vernissage
13 Maggio 2004, ore 18.00