Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giuseppe Chiari – I colori della chitarra
La mostra dal titolo “I colori della chitarra” di Chiari (uno degli artisti più significativi del movimento internazionale di avanguardia Fluxus) è un evento artistico collaterale che inaugura questa edizione del FESTIVAL CHITARRISTICO “Città di Castell’Arquato” e che accompagnerà gli appuntamenti del Festival per tutta la sua durata.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il settembre del 2009 offrirà un’ eccezionale occasione di crescita e vitalità culturale alla città di Castell'Arquato che ospiterà per tutto il mese, in occasione della quinta edizione del Festival Chitarristico a lei dedicato, una mostra delle opere dedicate alla chitarra dell'artista di livello internazionale Giuseppe Chiari.
La mostra dal titolo “I colori della chitarra” di Chiari (uno degli artisti più significativi del movimento internazionale di avanguardia Fluxus) è un evento artistico collaterale che inaugura questa edizione del FESTIVAL CHITARRISTICO “Città di Castell’Arquato” e che accompagnerà gli appuntamenti del Festival per tutta la sua durata, dal 5 settembre al 3 ottobre.
L’iniziativa di affiancare ai concerti spazi dedicati all’arte figurativa nasce dalla volontà, da parte della direzione artistica del festival, di ricercare affinità creative tra differenti forme di comunicazione e di ampliare l’orizzonte culturale del FESTIVAL CHITARRISTICO “Città di Castell’Arquato” sostenendo un progetto artisticamente coerente.
Sono ventiquattro le opere dell’artista italiano, scomparso due anni fa famoso per le sue ricerche nel campo figurativo e musicale, presenti nei prestigiosi spazi del rinascimentale Palazzo del Podestà di Castell’Arquato. La mostra si snoderà nelle stanze adiacenti alla Sala consigliare dove si terranno i concerti del Festival.
L’esposizione, realizzata con la collaborazione della Galleria di Reggio Emilia Bonioniarte (www.bonioniarte.it) in cui Giuseppe Chiari figura tra gli artisti esposti in permanenza, vuole essere un omaggio al sostenitore dell’interazione tra musica, linguaggio, gesto e immagine.
Le opere, dai colori sgargianti, sono il frutto del lavoro svolto da Chiari negli anni ‘80 e ‘90, quando l’artista intraprese le sue ricerche riconsiderando le potenzialità espressive di tecniche già conosciute come quella del collage. Chiari non si limita dunque ad assemblare fogli di giornale, strisce colorate, adesivi, spartiti musicali, incollandoli su carta semplice o su tavole di legno, ma applica la tecnica anche alle forme tridimensionali di strumenti musicali quali chitarre e violini, cercando di esprimere la relazione intrinsecamente sussistente tra la geometria dello strumento, privato nell’opera della sua funzione primaria, e il suo carattere sonoro.
Nonostante esproprino gli strumenti della loro funzione, trasformandoli in oggetti da vedere e non più da ascoltare, le opere di Chiari suggeriscono una riflessione su uno degli aspetti più profondi dell’arte, legato alla pluralità e differenza dei linguaggi espressivi visivi e musicali che convergono in un unico ideale estetico. Una stessa idea estetica può dunque essere ritrovata in contesti e situazioni molto differenti come nella geometria e nei colori di uno strumento musicale modificato o nelle composizioni musicali che tale strumento è in grado di esprimere.
Una nota biografica…
Giuseppe Chiari, nato a Firenze nel 1926, è tra i primi e accreditati esponenti di “Fluxus”, gruppo di ricerca artistica di primaria importanza e la cui conoscenza è imprescindibile per chi voglia capire i percorsi intrapresi dall’arte nel secolo scorso.
La sua attività musicale inizia nel 1947 dopo gli studi di ingegneria. Nel '61, con Pietro Grossi, fonda l'associazione Vita musicale contemporanea, quindi, con Sylvano Bussotti,negli USA su impulso di George Maciunas e impostato su comportamenti alternativi e continui sconfinamenti della specialità dei linguaggi à what?. Nel '63 viene eseguito a New York il suo lavoro Teatrino all'interno di una serie di concerti organizzati da Charlotte Moorman e Nam June Paik.
Partecipa in seguito al Gruppo’ 70, e pubblica i libri Musica senza contrappunto nel '69 e Senza Titolo nel '71. Nel 1970 smette di comporre ed inizia una intensa attività di concerti, performances, conferenze che lo portano, fra l'altro, a Berlino, Londra, Parigi, Vienna, Milano, Venezia, Roma, New York. Muore a Firenze nel maggio del 2007.
Le mostre e i musei che hanno consacrato l’importanza dell’artista a livello mondiale con le sue opere sono :
* La Biennale di Venezia e Documenta Kassel nel 1972,
* Il Kunstmuseum di Kassel nel 1973
* Il Kunstverein di Hannover nel 1973,
* Il Royal College of Art di Londra nel 1975
* il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris nel 1976
* La Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna nel 1977
* Il Centre d’Art Contemporain di Ginevra nel 1979
* Il Centre Georges Pompidou di Parigi nel 1980
* Il Museum of Modern Art (MOMA) di New York nel 1989
* la Rocca di Umbertine- Centro per l’Arte Contemporanea nel 1996
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
I CONCERTI
Insieme alla novità dell’evento della mostra dell’artista fiorentino in questa quinta edizione del Festival Chitarristico “Città di Castell’Arquato” vengono confermate alcune caratteristiche delle precedenti edizioni, come l’interesse per le esecuzioni su strumenti d’epoca ( primo e quarto concerto), l’ attenzione per i giovani talenti (terzo concerto) e la produzione di spettacoli di teatro musicale per bambini con la presenza della chitarra : quest’anno è la volta di “C’era una volta Rigoletto…” ideato e interpretato da Antonia Stradivari con musiche di Giuseppe Verdi nella versione per chitarra, non presente nel cartellone ufficiale del festival, ma che verrà rappresentato nelle scuole elementari del piacentino e del cremonese nel corso del prossimo anno scolastico.
Il filo conduttore che lega i 4 concerti è la presenza in ciascuno di essi di almeno un brano trascritto per chitarra dal repertorio operistico, con l’eccezione del terzo concerto che presenta invece brani del repertorio vocale popolare spagnolo.
In omaggio al celebre poeta, librettista e scrittore arquatese Luigi Illica, della cui morte ricorre quest’anno il 90° anniversario, il Festival si chiuderà con un concerto di arie liriche operistiche e da camera, nella versione per voce e due chitarre.
Programma:
Sabato 5 Settembre
Ore 19,00 - Vernissage della mostra “I colori della chitarra” di Giuseppe Chiari
Ore 21,00 - Castell’Arquato, Palazzo del Podestà
Concerto d’apertura :
Claudio Maccari & Paolo Pugliese, uno dei più importanti duo chitarristico del momento
Musiche di Gragnani, Sor, Rossini e eseguite su chitarre dell’800
Venerdì 11 Settembre - ore 21,00 - Castell’Arquato, Palazzo del Podestà
Concerto in due parti :
Marcos Flavio (Brasile) e Denis Pichterow (Ucraina), studenti della Scuola di musica di Darmstadt con Tilman Hoppstok
Musiche di Froberger, Scott, Torroba, Giuliani , Rodrigo, Ponce
Sabato 26 settembre - ore 21,00 - Castell’Arquato, Palazzo del Podestà
Ombre sonore dalla Spagna :
Marcello Rivelli, chitarra
Musiche di Llobet, Mompou, Manèn, Sor
Sabato 3 Ottobre - ore 21,00 - Castell’Arquato, Palazzo del Podestà
Omaggio lirico a Castell’Arquato, città natale di Luigi Illica :
Annunziata Lia Lantieri, soprano, Piera Dadomo e Vincenzo Torricella , chitarre
Musiche di Castelnuovo-Tedesco, Puccini, Boccherini, Villa-Lobos, Rossini
La mostra dal titolo “I colori della chitarra” di Chiari (uno degli artisti più significativi del movimento internazionale di avanguardia Fluxus) è un evento artistico collaterale che inaugura questa edizione del FESTIVAL CHITARRISTICO “Città di Castell’Arquato” e che accompagnerà gli appuntamenti del Festival per tutta la sua durata, dal 5 settembre al 3 ottobre.
L’iniziativa di affiancare ai concerti spazi dedicati all’arte figurativa nasce dalla volontà, da parte della direzione artistica del festival, di ricercare affinità creative tra differenti forme di comunicazione e di ampliare l’orizzonte culturale del FESTIVAL CHITARRISTICO “Città di Castell’Arquato” sostenendo un progetto artisticamente coerente.
Sono ventiquattro le opere dell’artista italiano, scomparso due anni fa famoso per le sue ricerche nel campo figurativo e musicale, presenti nei prestigiosi spazi del rinascimentale Palazzo del Podestà di Castell’Arquato. La mostra si snoderà nelle stanze adiacenti alla Sala consigliare dove si terranno i concerti del Festival.
L’esposizione, realizzata con la collaborazione della Galleria di Reggio Emilia Bonioniarte (www.bonioniarte.it) in cui Giuseppe Chiari figura tra gli artisti esposti in permanenza, vuole essere un omaggio al sostenitore dell’interazione tra musica, linguaggio, gesto e immagine.
Le opere, dai colori sgargianti, sono il frutto del lavoro svolto da Chiari negli anni ‘80 e ‘90, quando l’artista intraprese le sue ricerche riconsiderando le potenzialità espressive di tecniche già conosciute come quella del collage. Chiari non si limita dunque ad assemblare fogli di giornale, strisce colorate, adesivi, spartiti musicali, incollandoli su carta semplice o su tavole di legno, ma applica la tecnica anche alle forme tridimensionali di strumenti musicali quali chitarre e violini, cercando di esprimere la relazione intrinsecamente sussistente tra la geometria dello strumento, privato nell’opera della sua funzione primaria, e il suo carattere sonoro.
Nonostante esproprino gli strumenti della loro funzione, trasformandoli in oggetti da vedere e non più da ascoltare, le opere di Chiari suggeriscono una riflessione su uno degli aspetti più profondi dell’arte, legato alla pluralità e differenza dei linguaggi espressivi visivi e musicali che convergono in un unico ideale estetico. Una stessa idea estetica può dunque essere ritrovata in contesti e situazioni molto differenti come nella geometria e nei colori di uno strumento musicale modificato o nelle composizioni musicali che tale strumento è in grado di esprimere.
Una nota biografica…
Giuseppe Chiari, nato a Firenze nel 1926, è tra i primi e accreditati esponenti di “Fluxus”, gruppo di ricerca artistica di primaria importanza e la cui conoscenza è imprescindibile per chi voglia capire i percorsi intrapresi dall’arte nel secolo scorso.
La sua attività musicale inizia nel 1947 dopo gli studi di ingegneria. Nel '61, con Pietro Grossi, fonda l'associazione Vita musicale contemporanea, quindi, con Sylvano Bussotti,negli USA su impulso di George Maciunas e impostato su comportamenti alternativi e continui sconfinamenti della specialità dei linguaggi à what?. Nel '63 viene eseguito a New York il suo lavoro Teatrino all'interno di una serie di concerti organizzati da Charlotte Moorman e Nam June Paik.
Partecipa in seguito al Gruppo’ 70, e pubblica i libri Musica senza contrappunto nel '69 e Senza Titolo nel '71. Nel 1970 smette di comporre ed inizia una intensa attività di concerti, performances, conferenze che lo portano, fra l'altro, a Berlino, Londra, Parigi, Vienna, Milano, Venezia, Roma, New York. Muore a Firenze nel maggio del 2007.
Le mostre e i musei che hanno consacrato l’importanza dell’artista a livello mondiale con le sue opere sono :
* La Biennale di Venezia e Documenta Kassel nel 1972,
* Il Kunstmuseum di Kassel nel 1973
* Il Kunstverein di Hannover nel 1973,
* Il Royal College of Art di Londra nel 1975
* il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris nel 1976
* La Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna nel 1977
* Il Centre d’Art Contemporain di Ginevra nel 1979
* Il Centre Georges Pompidou di Parigi nel 1980
* Il Museum of Modern Art (MOMA) di New York nel 1989
* la Rocca di Umbertine- Centro per l’Arte Contemporanea nel 1996
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
I CONCERTI
Insieme alla novità dell’evento della mostra dell’artista fiorentino in questa quinta edizione del Festival Chitarristico “Città di Castell’Arquato” vengono confermate alcune caratteristiche delle precedenti edizioni, come l’interesse per le esecuzioni su strumenti d’epoca ( primo e quarto concerto), l’ attenzione per i giovani talenti (terzo concerto) e la produzione di spettacoli di teatro musicale per bambini con la presenza della chitarra : quest’anno è la volta di “C’era una volta Rigoletto…” ideato e interpretato da Antonia Stradivari con musiche di Giuseppe Verdi nella versione per chitarra, non presente nel cartellone ufficiale del festival, ma che verrà rappresentato nelle scuole elementari del piacentino e del cremonese nel corso del prossimo anno scolastico.
Il filo conduttore che lega i 4 concerti è la presenza in ciascuno di essi di almeno un brano trascritto per chitarra dal repertorio operistico, con l’eccezione del terzo concerto che presenta invece brani del repertorio vocale popolare spagnolo.
In omaggio al celebre poeta, librettista e scrittore arquatese Luigi Illica, della cui morte ricorre quest’anno il 90° anniversario, il Festival si chiuderà con un concerto di arie liriche operistiche e da camera, nella versione per voce e due chitarre.
Programma:
Sabato 5 Settembre
Ore 19,00 - Vernissage della mostra “I colori della chitarra” di Giuseppe Chiari
Ore 21,00 - Castell’Arquato, Palazzo del Podestà
Concerto d’apertura :
Claudio Maccari & Paolo Pugliese, uno dei più importanti duo chitarristico del momento
Musiche di Gragnani, Sor, Rossini e eseguite su chitarre dell’800
Venerdì 11 Settembre - ore 21,00 - Castell’Arquato, Palazzo del Podestà
Concerto in due parti :
Marcos Flavio (Brasile) e Denis Pichterow (Ucraina), studenti della Scuola di musica di Darmstadt con Tilman Hoppstok
Musiche di Froberger, Scott, Torroba, Giuliani , Rodrigo, Ponce
Sabato 26 settembre - ore 21,00 - Castell’Arquato, Palazzo del Podestà
Ombre sonore dalla Spagna :
Marcello Rivelli, chitarra
Musiche di Llobet, Mompou, Manèn, Sor
Sabato 3 Ottobre - ore 21,00 - Castell’Arquato, Palazzo del Podestà
Omaggio lirico a Castell’Arquato, città natale di Luigi Illica :
Annunziata Lia Lantieri, soprano, Piera Dadomo e Vincenzo Torricella , chitarre
Musiche di Castelnuovo-Tedesco, Puccini, Boccherini, Villa-Lobos, Rossini
05
settembre 2009
Giuseppe Chiari – I colori della chitarra
Dal 05 settembre al 03 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
PALAZZO DEL PODESTA’
Castell'arquato, Piazza monumentale, (Piacenza)
Castell'arquato, Piazza monumentale, (Piacenza)
Orario di apertura
sabato e domenica 10-13 e 15,30-19,30 e su appuntamento
Vernissage
5 Settembre 2009, ore 19
Autore