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Giuseppe Chiari – I sei scalini sono la musica
La mostra nasce da un raccolta di opere che Chiari ha sviluppato dal 1987 alla fine degli anni ’90. Il ciclo trae origine dal ritrovamento di un piccolo pianofortino a 6 tasti, che Chiari trasforma in opera firmandolo e che fa poi fotografare in varie situazioni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra nasce da un raccolta di opere che Chiari ha sviluppato dal 1987 alla fine degli anni ’90. Il ciclo
trae origine dal ritrovamento di un piccolo pianofortino a 6 tasti, che Chiari trasforma in opera firmandolo
e che fa poi fotografare in varie situazioni. Da queste prime immagini attraverso l’uso della fotocopiatrice
a colori, degli acetati e dei suoi interventi scritti compone un nucleo di carte strettamente connesse
all’idea che i sei scalini sono la musica.
Chiari, come tutti gli artisti che hanno seguito le esperienze Fluxus, ha spesso utilizzato la fotografia per
fissare e testimoniare le sue performances. Fotografie che a partire dagli ormai famosi Gesti sul piano dei
primi anni ’70 compongono l’altra sezione della mostra, assieme ad alcune immagini veramente rare
come quelle de L’acqua con tre specchi (1979) e le gigantografie scattate al video televisivo dei
movimenti sul piano, poi virate in più colori del 1979.
Da questi due nuclei emerge con evidenza come l’uso della fotografia, che in un primo momento
rappresenta il mezzo per fermare un avvenimento una sua performance, si trasforma, attraverso
l’estrema libertà espressiva di Chiari, in linguaggio di cui l’artista si appropria, sviluppandolo all’interno di
un proprio e personale percorso.
Giuseppe Chiari nasce a Firenze nel 1926. Dopo gli studi di ingegneria, nel 1947 inizia la sua attività musicale e nel 1950
inizia a camporre. Nel '61 con Pietro Grossi fonda l'associazione Vita Musicale Contemporanea. Con Sylvano Bussotti
coordina la mostra itinerante Musica e Segno. Dal 1962 entra a far parte del gruppo internazionale e interdisciplinare
Fluxus, nato negli USA per promozione di George Maciunas e impostato su comportamenti alternativi e continui
sconfinamenti della specialità dei linguaggi. Nel '63 viene eseguito a New York il suo lavoro "Teatrino" all'interno di una
serie di concerti organizzati da Charlotte Moorman e Nam June Paik. Partecipa in seguito al Gruppo 70 per la parte
musicale. Pubblica il libro "Musica senza contrappunto" nel '69 e "Senza Titolo" nel '71. Nel 1970 smette di comporre ed
inizia una intensa attività di concerti, performances, conferenze che lo portano, fra l'altro, a Berlino, Londra, Parigi,
Vienna, Milano, Venezia, Roma, New York. La sua attività come artista visivo lo porta ad essere considerato oggi l'artista
Fluxus italiano più importante in campo internazionale. Muore a Firenze nel maggio del 2007.
trae origine dal ritrovamento di un piccolo pianofortino a 6 tasti, che Chiari trasforma in opera firmandolo
e che fa poi fotografare in varie situazioni. Da queste prime immagini attraverso l’uso della fotocopiatrice
a colori, degli acetati e dei suoi interventi scritti compone un nucleo di carte strettamente connesse
all’idea che i sei scalini sono la musica.
Chiari, come tutti gli artisti che hanno seguito le esperienze Fluxus, ha spesso utilizzato la fotografia per
fissare e testimoniare le sue performances. Fotografie che a partire dagli ormai famosi Gesti sul piano dei
primi anni ’70 compongono l’altra sezione della mostra, assieme ad alcune immagini veramente rare
come quelle de L’acqua con tre specchi (1979) e le gigantografie scattate al video televisivo dei
movimenti sul piano, poi virate in più colori del 1979.
Da questi due nuclei emerge con evidenza come l’uso della fotografia, che in un primo momento
rappresenta il mezzo per fermare un avvenimento una sua performance, si trasforma, attraverso
l’estrema libertà espressiva di Chiari, in linguaggio di cui l’artista si appropria, sviluppandolo all’interno di
un proprio e personale percorso.
Giuseppe Chiari nasce a Firenze nel 1926. Dopo gli studi di ingegneria, nel 1947 inizia la sua attività musicale e nel 1950
inizia a camporre. Nel '61 con Pietro Grossi fonda l'associazione Vita Musicale Contemporanea. Con Sylvano Bussotti
coordina la mostra itinerante Musica e Segno. Dal 1962 entra a far parte del gruppo internazionale e interdisciplinare
Fluxus, nato negli USA per promozione di George Maciunas e impostato su comportamenti alternativi e continui
sconfinamenti della specialità dei linguaggi. Nel '63 viene eseguito a New York il suo lavoro "Teatrino" all'interno di una
serie di concerti organizzati da Charlotte Moorman e Nam June Paik. Partecipa in seguito al Gruppo 70 per la parte
musicale. Pubblica il libro "Musica senza contrappunto" nel '69 e "Senza Titolo" nel '71. Nel 1970 smette di comporre ed
inizia una intensa attività di concerti, performances, conferenze che lo portano, fra l'altro, a Berlino, Londra, Parigi,
Vienna, Milano, Venezia, Roma, New York. La sua attività come artista visivo lo porta ad essere considerato oggi l'artista
Fluxus italiano più importante in campo internazionale. Muore a Firenze nel maggio del 2007.
23
aprile 2010
Giuseppe Chiari – I sei scalini sono la musica
Dal 23 aprile al 10 luglio 2010
fotografia
Location
GALLERIA IL PONTE
Firenze, Via Di Mezzo, 42/B, (Firenze)
Firenze, Via Di Mezzo, 42/B, (Firenze)
Biglietti
free
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 15:30 - 19:00
Vernissage
23 Aprile 2010, ore 18:00
Autore
Curatore