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Giuseppe Chiari – L’eresia del suono
L’evento in programma prevede una concentrazione sui lavori che hanno quali protagonisti gli strumenti musicali. E’ un tema fondamentale quello della musica “non-musica” nell’intensa opera di Chiari fatta di concerti di fotografia, collages, film, libri.
Comunicato stampa
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Incartati, quasi imbavagliati per non produrre più la musica ai quali sono generalmente deputati, gli strumenti presenti in mostra sono aggrediti dal segno artistico del performer. Ed allo stesso modo lo sono spartiti musicali; in opere di medie dimensioni, quasi tutte su carta, lo spartito è reso illeggibile da un segno che sostituisce l'armonia perchè è l'atto artistico stesso che diviene musicale; è l'atto artistico da guardare, ascoltare, comprendere: è con esso che si deve entrare in consonanza.
BIOGRAFIA Giuseppe Chiari (Firenze), compie studi di matematica e pianoforte. Appartiene dal 1962 al Gruppo Fluxus. Svolge un’attività di comunicazione molto varia: dai concerti alla fotografia, collages, film, libri. Sin dai primi anni ’60 procede attraverso il campo (delimitato, agli estremi opposti, dalla ripetizione codificatrice e dalla variabilità vitale) di ciò che, convenzionalmente, viene denominata "arte", mosso dall’urgenza di saggiare ipotesi (gesti ed eventi) di volta in volta diverse, imperfette e giustificate soltanto da sé stesse. Di queste tende ad esperire, più che una verifica, un’esemplificazione, portando a far coincidere i momenti dell’ideazione e della pratica ("art is easy", "viva", etc.). "La materia non è materia ma una folla di cose", scriveva Chiari in "Musica senza contrappunto" (1969). Ha tenuto concerti e performances nei più importanti musei e gallerie private del mondo.
BIOGRAFIA Giuseppe Chiari (Firenze), compie studi di matematica e pianoforte. Appartiene dal 1962 al Gruppo Fluxus. Svolge un’attività di comunicazione molto varia: dai concerti alla fotografia, collages, film, libri. Sin dai primi anni ’60 procede attraverso il campo (delimitato, agli estremi opposti, dalla ripetizione codificatrice e dalla variabilità vitale) di ciò che, convenzionalmente, viene denominata "arte", mosso dall’urgenza di saggiare ipotesi (gesti ed eventi) di volta in volta diverse, imperfette e giustificate soltanto da sé stesse. Di queste tende ad esperire, più che una verifica, un’esemplificazione, portando a far coincidere i momenti dell’ideazione e della pratica ("art is easy", "viva", etc.). "La materia non è materia ma una folla di cose", scriveva Chiari in "Musica senza contrappunto" (1969). Ha tenuto concerti e performances nei più importanti musei e gallerie private del mondo.
14
gennaio 2005
Giuseppe Chiari – L’eresia del suono
Dal 14 gennaio al 26 febbraio 2005
arte contemporanea
Location
CIDAC ARTE
Brescia, Via Ugo Foscolo, 34, (Brescia)
Brescia, Via Ugo Foscolo, 34, (Brescia)
Vernissage
14 Gennaio 2005, ore 21
Autore
Curatore