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Giuseppe Gabellone
La mostra si compone di due bassorilievi e due sculture, di cui una a parete
Comunicato stampa
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Lo Studio Guenzani inaugura la stagione espositiva 2005-2006 dello spazio di via Melzo 5 con una mostra personale di Giuseppe Gabellone che si apre venerdì 7 ottobre 2005 dalle ore 12 alle ore 21.
In occasione di Start, la manifestazione che coinvolgerà 25 gallerie milanesi in un intero fine settimana di inaugurazioni contemporanee, l’orario di apertura della galleria nei giorni di sabato 8 e domenica 9 ottobre sarà dalle ore 12 alle ore 20.
Giuseppe Gabellone è nato a Brindisi nel 1973. Vive e lavora a Milano.
La mostra si compone di due bassorilievi e due sculture, di cui una a parete. Tutti gli elementi sono stati pensati come parti di un unico progetto espositivo, pur mantenendo ciascuno la propria autonomia espressiva.
Apre la mostra una scultura di tessuto monocromo di colore giallo chiaro, che si estende lungo tutta la parete finestrata della galleria, per sconfinare sulla porta d’ingresso e creare in questo modo una lieve strettoia. Questo grande filtro colorato vuole isolare lo spazio dedicato alle altre opere per costruirgli un’alone attorno. Come già avveniva ne La giungla lo spazio espositivo diventa un territorio da marcare, un contesto di visione netto e difeso.
Il colore del tessuto contamina lievemente le superfici grigio-argento dei bassorilievi. Questi sono stati realizzati in un materiale studiato appositamente, ottenuto da una miscela di tabacco, polvere d’alluminio e colla vinilica. Ne risulta un composto ruvido e compatto.
I soggetti, così come già accadeva per i bassorilievi esposti alla 50° Biennale di Venezia nel 2003, prendono spunto da immagini preesistenti, estrapolate da libri di fotografia e ritagli di giornale che Gabellone colleziona nel tempo.
In questo caso ci mostrano figure abbozzate che compiono gesti minimi. Non si conosce il senso di quello che stanno facendo, l’ambiente e il contesto storico in cui sono. Ci trovaimo davanti a “scene sorde”, estranianti.
Come già per I giapponesi, le raffigurazioni intraprendono un’interazione con l’ambiente: una massa irregolare di piramidi si sviluppa infatti nella zona superiore dei bassorilievi. Un’allusione ad una dimensione spaziale più ampia di tipo quasi architettonico.
A fianco e in continuità con la superficie argentata dei bassorilievi, un’altra scultura, composta unicamente da superfici aggettanti a specchio, sembra dialogare con essi, come ad isolarne ed esasperarne le forme astratte.
Gabellone con i suoi lavori crea uno spazio intimo e respingente in un precario equilibrio tra nostalgia e distacco.
In occasione di Start, la manifestazione che coinvolgerà 25 gallerie milanesi in un intero fine settimana di inaugurazioni contemporanee, l’orario di apertura della galleria nei giorni di sabato 8 e domenica 9 ottobre sarà dalle ore 12 alle ore 20.
Giuseppe Gabellone è nato a Brindisi nel 1973. Vive e lavora a Milano.
La mostra si compone di due bassorilievi e due sculture, di cui una a parete. Tutti gli elementi sono stati pensati come parti di un unico progetto espositivo, pur mantenendo ciascuno la propria autonomia espressiva.
Apre la mostra una scultura di tessuto monocromo di colore giallo chiaro, che si estende lungo tutta la parete finestrata della galleria, per sconfinare sulla porta d’ingresso e creare in questo modo una lieve strettoia. Questo grande filtro colorato vuole isolare lo spazio dedicato alle altre opere per costruirgli un’alone attorno. Come già avveniva ne La giungla lo spazio espositivo diventa un territorio da marcare, un contesto di visione netto e difeso.
Il colore del tessuto contamina lievemente le superfici grigio-argento dei bassorilievi. Questi sono stati realizzati in un materiale studiato appositamente, ottenuto da una miscela di tabacco, polvere d’alluminio e colla vinilica. Ne risulta un composto ruvido e compatto.
I soggetti, così come già accadeva per i bassorilievi esposti alla 50° Biennale di Venezia nel 2003, prendono spunto da immagini preesistenti, estrapolate da libri di fotografia e ritagli di giornale che Gabellone colleziona nel tempo.
In questo caso ci mostrano figure abbozzate che compiono gesti minimi. Non si conosce il senso di quello che stanno facendo, l’ambiente e il contesto storico in cui sono. Ci trovaimo davanti a “scene sorde”, estranianti.
Come già per I giapponesi, le raffigurazioni intraprendono un’interazione con l’ambiente: una massa irregolare di piramidi si sviluppa infatti nella zona superiore dei bassorilievi. Un’allusione ad una dimensione spaziale più ampia di tipo quasi architettonico.
A fianco e in continuità con la superficie argentata dei bassorilievi, un’altra scultura, composta unicamente da superfici aggettanti a specchio, sembra dialogare con essi, come ad isolarne ed esasperarne le forme astratte.
Gabellone con i suoi lavori crea uno spazio intimo e respingente in un precario equilibrio tra nostalgia e distacco.
07
ottobre 2005
Giuseppe Gabellone
Dal 07 ottobre al 22 dicembre 2005
arte contemporanea
Location
GUENZANI VIAMELZO5
Milano, Via Melzo, 5, (Milano)
Milano, Via Melzo, 5, (Milano)
Orario di apertura
dal mercoledì al sabato 15-19
Vernissage
7 Ottobre 2005, ore 12-21
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