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Giuseppe Gallo – Prismi
Una monumentale sequenza di opere scultoree, realizzate nel 2007 dall’artista Giuseppe Gallo , darà vita ad un confronto dagli esiti emozionanti con l’architettura ed il ciclo pittorico del cinquecentesco Oratorio di San Rocco.
La mostra “Giuseppe Gallo. Prismi” sarà inaugurata il 18 maggio, ore 18.00 e costituisce una mappatura di ordine poetico delle diverse culture umane, raffigurate da ventisei maschere bronzee desunte dalle tradizioni religiose, folcloristiche e rituali di ogni continente.
L’esposizione, curata da Nicola Galvan e Mattia Munari, avviene in collaborazione con MACO Arte di Padova e con la Galleria dello Scudo di Verona.
Comunicato stampa
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n occasione di questa mostra padovana, l’artista ha realizzato tre nuove opere pittoriche di grandi dimensioni che, inserendosi nell’architettura dell’Oratorio, costituiranno un “controcanto” lirico e luminoso alla forza plastica delle opere scultoree.
Elevando le opere su forme prismatiche che proseguono il loro stesso profilo, Giuseppe Gallo perviene ad innalzare attraverso le loro effigi degli ideali moloch, degli idoli che, raccolti in una impenetrabile cerimonia, invitano a riconsiderare il ruolo dell’arte rappresentativa nel destino delle diverse civiltà, delle quali essa non costituirebbe un semplice riflesso ma, piuttosto, il vero momento di fondazione.
Il tempo, la storia, il linguaggio sono d’altronde temi da sempre presenti nel lavoro dell’artista, il cui universo figurativo sembra incardinarsi nelle connessioni nascoste tra il pensiero e la natura.
Affermatosi nei primi anni Ottanta come uno dei principali protagonisti della Nuova Scuola Romana e di una diffusa riscoperta della sensibilità pittorica, Giuseppe Gallo ha progressivamente ampliato la propria attività creativa alla scultura ed all’installazione, nonché condotto le proprie opere in molte tra le più importanti sedi espositive dedicate nel mondo all’arte contemporanea. I suoi lavori fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche, tra le quali il MOMA di New York, il Museum Modern Kunst Stiftung Ludwig di Vienna, il Contemporain Midi Pirenées di Toulouse, il Groninger Museum, il Fukuyama Museum of Art, il Museum Biedermann di Donaueschingen e il MART di Rovereto.
A parere dell’Assessore alla Cultura Andrea Colasio, il significato più profondo della mostra va ricercato «non solo nella possibilità di un dialogo tra l’estetica antica e l’arte contemporanea, ma anche nel tentativo di porre in relazione il sacro ed il profano, il sentimento della Storia ed il persistere, attraverso il tempo, dell’archetipo.»
Elevando le opere su forme prismatiche che proseguono il loro stesso profilo, Giuseppe Gallo perviene ad innalzare attraverso le loro effigi degli ideali moloch, degli idoli che, raccolti in una impenetrabile cerimonia, invitano a riconsiderare il ruolo dell’arte rappresentativa nel destino delle diverse civiltà, delle quali essa non costituirebbe un semplice riflesso ma, piuttosto, il vero momento di fondazione.
Il tempo, la storia, il linguaggio sono d’altronde temi da sempre presenti nel lavoro dell’artista, il cui universo figurativo sembra incardinarsi nelle connessioni nascoste tra il pensiero e la natura.
Affermatosi nei primi anni Ottanta come uno dei principali protagonisti della Nuova Scuola Romana e di una diffusa riscoperta della sensibilità pittorica, Giuseppe Gallo ha progressivamente ampliato la propria attività creativa alla scultura ed all’installazione, nonché condotto le proprie opere in molte tra le più importanti sedi espositive dedicate nel mondo all’arte contemporanea. I suoi lavori fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche, tra le quali il MOMA di New York, il Museum Modern Kunst Stiftung Ludwig di Vienna, il Contemporain Midi Pirenées di Toulouse, il Groninger Museum, il Fukuyama Museum of Art, il Museum Biedermann di Donaueschingen e il MART di Rovereto.
A parere dell’Assessore alla Cultura Andrea Colasio, il significato più profondo della mostra va ricercato «non solo nella possibilità di un dialogo tra l’estetica antica e l’arte contemporanea, ma anche nel tentativo di porre in relazione il sacro ed il profano, il sentimento della Storia ed il persistere, attraverso il tempo, dell’archetipo.»
18
maggio 2013
Giuseppe Gallo – Prismi
Dal 18 maggio al 30 giugno 2013
arte contemporanea
Location
ORATORIO DI SAN ROCCO
Padova, Via Santa Lucia, (Padova)
Padova, Via Santa Lucia, (Padova)
Orario di apertura
9.30 – 12.30, 15.30 – 19.00, lunedì chiuso
Vernissage
18 Maggio 2013, ore 18.00.
Autore
Curatore