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Giuseppe Giorgi
Il tema ricorrente nei quadri di Giorgi è il giardino come luogo ideale della mente e della memoria. L’evidente omaggio alla grande tradizione impressionista, si traduce non solo nella ricerca tecnica, particolarmente affinata in questi ultimi anni, ma anche nella volontà di resa sensoriale di uno stato d’animo o di una suggestione ambientale.
Comunicato stampa
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Giuseppe Giorgi è nato nel 1950 a Borbona, un piccolo paese appenninico del reatino, ma dal 1954 vive e lavora a Roma.
Sue mostre personali si sono susseguite dai primi anni ’70 fino ad oggi, con l’acquisizione di numerosi premi e riconoscimenti.
Il tema ricorrente nei quadri di Giorgi è il giardino come luogo ideale della mente e della memoria.
L’evidente omaggio alla grande tradizione impressionista, si traduce non solo nella ricerca tecnica, particolarmente affinata in questi ultimi anni, ma anche nella volontà di resa sensoriale di uno stato d’animo o di una suggestione ambientale.
L’esaltazione timbrica diviene il fondamento di alcuni paesaggi più recenti, in cui gli elementi di fondo della veduta (alberi, siepi) vengono relegati ai margini superiori del dipinto e la maggior parte della superficie è occupata dalla raffigurazione di un prato primaverile verde tenero, o di un campo di leguminose rosee punteggiato di papaveri, effetto ottenuto per ondate successive di colore.
Anche in questa dissoluzione del paesaggio in puri valori cromatici è rintracciabile una linea evolutiva già indicata dalla tradizione francese ma ritessuta secondo i fili sottili della sensibilità di Giorgi.
L’Artista nell’interpretazione dei luoghi e delle atmosfere cittadine più suggestive, accentua i valori cromatici e le scansioni spaziali del dipinto, ottenendo un’immagine più intensa ed espressiva, più pittorica che realista.
Tale ricerca diventa dato costante ed essenziale nel lavoro degli anni più recenti, presentato nelle numerose mostre personali, fra cui ultima quella presso la Bottega d’Arte “La Quercia” di Alberobello.
Sue mostre personali si sono susseguite dai primi anni ’70 fino ad oggi, con l’acquisizione di numerosi premi e riconoscimenti.
Il tema ricorrente nei quadri di Giorgi è il giardino come luogo ideale della mente e della memoria.
L’evidente omaggio alla grande tradizione impressionista, si traduce non solo nella ricerca tecnica, particolarmente affinata in questi ultimi anni, ma anche nella volontà di resa sensoriale di uno stato d’animo o di una suggestione ambientale.
L’esaltazione timbrica diviene il fondamento di alcuni paesaggi più recenti, in cui gli elementi di fondo della veduta (alberi, siepi) vengono relegati ai margini superiori del dipinto e la maggior parte della superficie è occupata dalla raffigurazione di un prato primaverile verde tenero, o di un campo di leguminose rosee punteggiato di papaveri, effetto ottenuto per ondate successive di colore.
Anche in questa dissoluzione del paesaggio in puri valori cromatici è rintracciabile una linea evolutiva già indicata dalla tradizione francese ma ritessuta secondo i fili sottili della sensibilità di Giorgi.
L’Artista nell’interpretazione dei luoghi e delle atmosfere cittadine più suggestive, accentua i valori cromatici e le scansioni spaziali del dipinto, ottenendo un’immagine più intensa ed espressiva, più pittorica che realista.
Tale ricerca diventa dato costante ed essenziale nel lavoro degli anni più recenti, presentato nelle numerose mostre personali, fra cui ultima quella presso la Bottega d’Arte “La Quercia” di Alberobello.
14
dicembre 2003
Giuseppe Giorgi
Dal 14 dicembre 2003 al 14 gennaio 2004
arte contemporanea
Location
BOTTEGA D’ARTE LA QUERCIA
Alberobello, Piazza Antonio Curri, 11, (Bari)
Alberobello, Piazza Antonio Curri, 11, (Bari)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 20.30
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