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Giuseppe Inglese – Unspotted
“Niente è materiale nello spazio…
noi non siamo che scherzi di luce:
quello che importa in arte è far dimenticare la materia.”
(Medardo Rosso)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Le trame metalliche dell’essere dell’artista Giuseppe Inglese in mostra per la prima volta a Padova.
Vecchiato Arte dedica una personale all’artista torinese dal 12 al 30 aprile in via Dondi dall’Orologio.
Vernissage di “Unspotted” venerdì 12 aprile ore 18.30 alla presenza dell’artista
Per la prima volta arriva nella città del Santo la mostra dell’artista torinese Giuseppe Inglese “Unspotted” che verrà inaugurata venerdì 12 aprile nello spazio Vecchiato Arte di via Dondi dall’Orologio 31 con opere inedite.
Al vernissage saranno presenti l’artista e il curatore dell’esposizione Massimiliano Sabbion.
La mostra ha il Patrocinio del Comune di Padova e resterà aperta fino al 30 aprile .
E’ la mostra de “l’essere nel mondo” che trova spazio e collocazione seguendo un filo, metallico, plasmato e interpretato dalle mani di chi per anni ha studiato la materia e l’anima oltre che l’arte, intrecciando i suoi studi con la passione per la bellezza.
Nasce da qui “Unspotted” la personale di Giuseppe Inglese, classe 1978, nato a Rivoli in provincia di Torino, appassionato di filosofia che ha studiato nella città della Mole.
Una ricerca che guarda all’arte come momento estetico di sintesi in cui l’esser-ci si concretizza, partendo dalla pittura e arrivando ad una scultura diversa, leggera, in equilibrio con lo spazio e il vuoto, una scultura che acquisisce senso e valore attraverso l’intreccio metallico, luminescente, che caratterizza la produzione odierna dell’artista dal 2012 ad oggi.
Le sculture di Inglese sono semplici e leggere, frutto di una tecnica e di un lavoro paziente e certosino, che segue un “filo” conduttore, rigorosamente in acciaio inox, portando in vita uomini, donne, bambini, farfalle che diventano scheletri sospesi , anime senza macchia e senza paura come recita il titolo della personale padovana dell’artista “Unspotted”.
Nella mostra padovana di Inglese l’occhio del visitatore e appassionato d’arte può trovare nelle opere dell’artista corpi fisici ma immateriali, luminescenze che manifestano l’anima delle stesse sculture, un gioco tra consistenza e immateriale, tra corpo e spirito.
Le trasparenze in plexiglass che si innestano nelle strutture di filo d'acciaio sono date come colpi di acquerello, avvolgono e abbracciano.
Elemento essenziale dell’arte e delle figure di Inglese è la luce ,che anima e dà senso alle forme, ricreando una sorta di sogno filtrato da trasparenze, ombre, pesi e leggerezze che le mani dell'artista ha saputo ricreare.
I soggetti scelti vengono dagli stessi sogni dell’artista, dall’infanzia, dai ricordi. Di qui la figura della donna, di un bambino, che portano lo spettatore a rivivere in prima persona i propri ricordi, il proprio fanciulletto, a sentire la propria anima.
Le sue sculture sono quindi sogni in libertà nella luce e nella sospensione di un mondo senza tempo, senza materia, senza macchia alcuna, senza null'altro che poesia e ricerca dalla realtà ad un mondo ideale, alla scoperta di sé.
Nell’occasione del vernissage l’artista avrà modo di raccontare agli spettatori e alla stampa la sua arte, la sua ricerca, i suoi influssi.
Ad aprire il pomeriggio la presentazione della personale con lo storico e critico d’arte Massimiliano Sabbion.
Vecchiato Arte dedica una personale all’artista torinese dal 12 al 30 aprile in via Dondi dall’Orologio.
Vernissage di “Unspotted” venerdì 12 aprile ore 18.30 alla presenza dell’artista
Per la prima volta arriva nella città del Santo la mostra dell’artista torinese Giuseppe Inglese “Unspotted” che verrà inaugurata venerdì 12 aprile nello spazio Vecchiato Arte di via Dondi dall’Orologio 31 con opere inedite.
Al vernissage saranno presenti l’artista e il curatore dell’esposizione Massimiliano Sabbion.
La mostra ha il Patrocinio del Comune di Padova e resterà aperta fino al 30 aprile .
E’ la mostra de “l’essere nel mondo” che trova spazio e collocazione seguendo un filo, metallico, plasmato e interpretato dalle mani di chi per anni ha studiato la materia e l’anima oltre che l’arte, intrecciando i suoi studi con la passione per la bellezza.
Nasce da qui “Unspotted” la personale di Giuseppe Inglese, classe 1978, nato a Rivoli in provincia di Torino, appassionato di filosofia che ha studiato nella città della Mole.
Una ricerca che guarda all’arte come momento estetico di sintesi in cui l’esser-ci si concretizza, partendo dalla pittura e arrivando ad una scultura diversa, leggera, in equilibrio con lo spazio e il vuoto, una scultura che acquisisce senso e valore attraverso l’intreccio metallico, luminescente, che caratterizza la produzione odierna dell’artista dal 2012 ad oggi.
Le sculture di Inglese sono semplici e leggere, frutto di una tecnica e di un lavoro paziente e certosino, che segue un “filo” conduttore, rigorosamente in acciaio inox, portando in vita uomini, donne, bambini, farfalle che diventano scheletri sospesi , anime senza macchia e senza paura come recita il titolo della personale padovana dell’artista “Unspotted”.
Nella mostra padovana di Inglese l’occhio del visitatore e appassionato d’arte può trovare nelle opere dell’artista corpi fisici ma immateriali, luminescenze che manifestano l’anima delle stesse sculture, un gioco tra consistenza e immateriale, tra corpo e spirito.
Le trasparenze in plexiglass che si innestano nelle strutture di filo d'acciaio sono date come colpi di acquerello, avvolgono e abbracciano.
Elemento essenziale dell’arte e delle figure di Inglese è la luce ,che anima e dà senso alle forme, ricreando una sorta di sogno filtrato da trasparenze, ombre, pesi e leggerezze che le mani dell'artista ha saputo ricreare.
I soggetti scelti vengono dagli stessi sogni dell’artista, dall’infanzia, dai ricordi. Di qui la figura della donna, di un bambino, che portano lo spettatore a rivivere in prima persona i propri ricordi, il proprio fanciulletto, a sentire la propria anima.
Le sue sculture sono quindi sogni in libertà nella luce e nella sospensione di un mondo senza tempo, senza materia, senza macchia alcuna, senza null'altro che poesia e ricerca dalla realtà ad un mondo ideale, alla scoperta di sé.
Nell’occasione del vernissage l’artista avrà modo di raccontare agli spettatori e alla stampa la sua arte, la sua ricerca, i suoi influssi.
Ad aprire il pomeriggio la presentazione della personale con lo storico e critico d’arte Massimiliano Sabbion.
12
aprile 2019
Giuseppe Inglese – Unspotted
Dal 12 al 30 aprile 2019
arte contemporanea
Location
VECCHIATO CONTEMPORARY PHOTOS
Padova, Via Dondi Dall'orologio, 31, (Padova)
Padova, Via Dondi Dall'orologio, 31, (Padova)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15:30-19:30
Vernissage
12 Aprile 2019, ore 18:30 - 21:00
Autore
Curatore