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Giuseppe Lo Schiavo – Fluid memories
Presso il Forum Vittoria a Bologna si inaugura sabato 15 ottobre alle ore 12 l’installazione site specific di 250 metri quadrati dell’artista fotografo Giuseppe Lo Schiavo curata dal critico d’arte Roberto Sottile.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Presso il Forum Vittoria a Bologna si inaugura sabato 15 ottobre alle ore 12
l’installazione site specific di 250 metri quadrati dell’artista fotografo Giuseppe Lo
Schiavo curata dal critico d’arte Roberto Sottile. Il progetto è inserito nelle
celebrazioni per il centenario della nascita e nel decennale della morte di Carmine
Domenico Rizzo imprenditore calabrese nato a Campana nel 1916 e trasferitosi nel
Secondo Dopoguerra a Bologna dove era diventato uno dei principali imprenditori
edilizi. Negli anni Sessanta aveva finanziato i primi film di Pupi Avati e nel 1983 era
stato nominato Cavaliere del Lavoro. Alla sua morte avvenuta nel 2006 la
Fondazione a lui intitolata, con sede a Rende (Cosenza), ha proseguito le sue attività
sociali, filantropiche e culturali. Un progetto sperimentale, quello di Giuseppe Lo
Schiavo, che come scrive Roberto Sottile, indaga “l’incontro tra la forza del vento e
la materia, celebrato a differenza del ciclo Wind Sculptures, attraverso l’idea della
temporaneità di una visione, che prende forma in un ambiente industrializzato,
vissuto apparentemente senza bellezza, tramite l’energia della natura che con il
movimento generato dal vento tramanda, consegna ed affida allo spettatore un
racconto poetico visivo e nello stesso tempo sonoro da poter vivere dal vero e non
solo attraverso una fotografia. Da una parte la forma che diventa memoria,
dall’altra il tempo, con la sua caducità che diventa vibrazione “liquida”, fluida e
visibile. Una ricerca artistica capace di rappresentare visivamente ciò che ci viene
insegnato nella sua concezione più etimologica: acqua ha origine dal latino aqua che
viene associata ad una radice indoeuropea ak- a cui si da il significato di “PIEGARE”.
Ecco dunque che tale prezioso elemento (acqua) diventa nel progetto espositivo
concreto e materico (metallina termica) a cui l’artista affida mediante il soffio del
vento, quella capacità del ricordo che trasforma il movimento della materia piegata
in memoria. Rivoluzione di un ricordo fragile e nello stesso tempo custode della
vita.” Una installazione – continua in critico d’arte Roberto Sottile – “che recupera
l’idea di un mare surreale, di una fonte di acqua, elemento che genera la vita, che
sgorga dalle “pietre” costruite dal lavoro dell’uomo, generando così, un meraviglioso
ed intenso dialogo con le architetture circostanti e con lo spettatore che ne diventa
protagonista assoluto. L’idea è sottrarre provvisoriamente l’identità del luogo per
generarne una nuova che abbia come elemento di unione con il passato il senso di
uno spazio collettivo, senza barriere e privo di confini. Da periferia a centro capace
di dar vita a frammenti di emozioni che riaffiorano in tutta la loro bellezza
concettuale e visiva, mediante la forza dirompente di quella memoria, che ci
appartiene, che invade il grigio di una quotidianità che calpestiamo. Si da vita così ad
una performance, un happening dedicato alla vita stessa, che continua oltre il
movimento, oltre le pieghe della metallina termica, che si riversa nell’arte e all’arte
ritorna con tutto il suo vigore la sua fierezza e la sua semplicità. ”
Partner di questo progetto: La Fondazione Carmine Domenico Rizzo; CAREDIL s.r.l.
u.s. Impresa Costruzioni Edili – BOLOGNA; NUOVA EDILSETTE s.r.l. n.s. Costruzione e
Gestione Immobili – BOLOGNA; CENTRO COMMERCIALE VITTORIA – BOLOGNA.
Giuseppe Lo Schiavo - Nato in Italia nel 1986, vive e lavora a Londra. Ha studiato
Architettura alla Facoltà di Architettura di Roma La Sapienza ed è specializzato in
Visualizzazione Architettonica. I lavori di Lo Schiavo sono stati esposti in numerose
mostre in musei e gallerie in tutto il mondo, tra cui: Saatchi Gallery, a Londra,
Aperture Foundation, a New York, la Mixer Gallery di Istanbul, Ingo Seufert Gallery a
Monaco, Burning Giraffe Art Gallery a Torino, Galleria ELLEBI a Cosenza, e in altre
gallerie in Lussemburgo, Londra, Parigi e Miami. Alcuni suoi lavori sono stati
pubblicati su BBC, Inside Art, O Estado de S. Paulo Newspaper, La Stampa, Wall
Street International, TG1, Art Tribune, Fahrenheit magazine. «Tra i premi più
importanti, Premio Minella, 8 Honorable Mentions agli Internatioanl Photography
Awards 2014 e 2015, Premio Fotografia Europea 2013, selezionato per Exposure
award 2013, Young at Art 2012, Google + Saatchi GIF 2014, Portrait Salon 2013. »
l’installazione site specific di 250 metri quadrati dell’artista fotografo Giuseppe Lo
Schiavo curata dal critico d’arte Roberto Sottile. Il progetto è inserito nelle
celebrazioni per il centenario della nascita e nel decennale della morte di Carmine
Domenico Rizzo imprenditore calabrese nato a Campana nel 1916 e trasferitosi nel
Secondo Dopoguerra a Bologna dove era diventato uno dei principali imprenditori
edilizi. Negli anni Sessanta aveva finanziato i primi film di Pupi Avati e nel 1983 era
stato nominato Cavaliere del Lavoro. Alla sua morte avvenuta nel 2006 la
Fondazione a lui intitolata, con sede a Rende (Cosenza), ha proseguito le sue attività
sociali, filantropiche e culturali. Un progetto sperimentale, quello di Giuseppe Lo
Schiavo, che come scrive Roberto Sottile, indaga “l’incontro tra la forza del vento e
la materia, celebrato a differenza del ciclo Wind Sculptures, attraverso l’idea della
temporaneità di una visione, che prende forma in un ambiente industrializzato,
vissuto apparentemente senza bellezza, tramite l’energia della natura che con il
movimento generato dal vento tramanda, consegna ed affida allo spettatore un
racconto poetico visivo e nello stesso tempo sonoro da poter vivere dal vero e non
solo attraverso una fotografia. Da una parte la forma che diventa memoria,
dall’altra il tempo, con la sua caducità che diventa vibrazione “liquida”, fluida e
visibile. Una ricerca artistica capace di rappresentare visivamente ciò che ci viene
insegnato nella sua concezione più etimologica: acqua ha origine dal latino aqua che
viene associata ad una radice indoeuropea ak- a cui si da il significato di “PIEGARE”.
Ecco dunque che tale prezioso elemento (acqua) diventa nel progetto espositivo
concreto e materico (metallina termica) a cui l’artista affida mediante il soffio del
vento, quella capacità del ricordo che trasforma il movimento della materia piegata
in memoria. Rivoluzione di un ricordo fragile e nello stesso tempo custode della
vita.” Una installazione – continua in critico d’arte Roberto Sottile – “che recupera
l’idea di un mare surreale, di una fonte di acqua, elemento che genera la vita, che
sgorga dalle “pietre” costruite dal lavoro dell’uomo, generando così, un meraviglioso
ed intenso dialogo con le architetture circostanti e con lo spettatore che ne diventa
protagonista assoluto. L’idea è sottrarre provvisoriamente l’identità del luogo per
generarne una nuova che abbia come elemento di unione con il passato il senso di
uno spazio collettivo, senza barriere e privo di confini. Da periferia a centro capace
di dar vita a frammenti di emozioni che riaffiorano in tutta la loro bellezza
concettuale e visiva, mediante la forza dirompente di quella memoria, che ci
appartiene, che invade il grigio di una quotidianità che calpestiamo. Si da vita così ad
una performance, un happening dedicato alla vita stessa, che continua oltre il
movimento, oltre le pieghe della metallina termica, che si riversa nell’arte e all’arte
ritorna con tutto il suo vigore la sua fierezza e la sua semplicità. ”
Partner di questo progetto: La Fondazione Carmine Domenico Rizzo; CAREDIL s.r.l.
u.s. Impresa Costruzioni Edili – BOLOGNA; NUOVA EDILSETTE s.r.l. n.s. Costruzione e
Gestione Immobili – BOLOGNA; CENTRO COMMERCIALE VITTORIA – BOLOGNA.
Giuseppe Lo Schiavo - Nato in Italia nel 1986, vive e lavora a Londra. Ha studiato
Architettura alla Facoltà di Architettura di Roma La Sapienza ed è specializzato in
Visualizzazione Architettonica. I lavori di Lo Schiavo sono stati esposti in numerose
mostre in musei e gallerie in tutto il mondo, tra cui: Saatchi Gallery, a Londra,
Aperture Foundation, a New York, la Mixer Gallery di Istanbul, Ingo Seufert Gallery a
Monaco, Burning Giraffe Art Gallery a Torino, Galleria ELLEBI a Cosenza, e in altre
gallerie in Lussemburgo, Londra, Parigi e Miami. Alcuni suoi lavori sono stati
pubblicati su BBC, Inside Art, O Estado de S. Paulo Newspaper, La Stampa, Wall
Street International, TG1, Art Tribune, Fahrenheit magazine. «Tra i premi più
importanti, Premio Minella, 8 Honorable Mentions agli Internatioanl Photography
Awards 2014 e 2015, Premio Fotografia Europea 2013, selezionato per Exposure
award 2013, Young at Art 2012, Google + Saatchi GIF 2014, Portrait Salon 2013. »
15
ottobre 2016
Giuseppe Lo Schiavo – Fluid memories
Dal 15 al 26 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
SPAZIO ESPOSITIVO FORUM VITTORIA
Bologna, Via Speranza, 54, (Bologna)
Bologna, Via Speranza, 54, (Bologna)
Vernissage
15 Ottobre 2016, h 12
Autore
Curatore