Lo spazio civico Chiamamilano di Largo Corsia dei Servi 11 a Milano ospita la personale del fotografo milanese Giuseppe Macor dal titolo “Fotografie in bianconero 1998-2008”.


L'iniziativa è curata da Elisabetta Mevio per l’Associazione Culturale Ninfea, ente non profit che si occupa della promozione di eventi artistici e culturali.


La mostra rimarrà aperta da domenica 12 luglio a domenica 26 luglio 2009 con ingresso libero.

Orario di apertura: da lunedì a domenica 12.00-20.00.


Nella selezione di immagini proposta nella vetrina milanese di Chiamamilano, tutta rigorosamente in bianconero e realizzata nell'ultimo decennio, troviamo scene di luoghi italiani ed esteri, città soprattutto, spazi sovente senza una precisa ubicazione geografica e temporale, volti a creare una sorta di appartenenza globale di ognuno a ogni luogo del pianeta. Un atemporale bianconero che avvolge ogni cosa e in cui l’uomo, attore comune, quotidiano o improbabile, è presente per lo più sotto forma di segno, di icona, di ombra.

Tutte le immagini sono state realizzate con pellicola bianconero e stampate con tecnologia Lambda.


Giuseppe Macor, nato a Milano nel 1968, è laureato in lingue e letterature straniere. Ha vissuto diversi anni a Parigi, occupandosi di traduzione e scrittura di racconti e poesie; parallelamente, ha iniziato a lavorare come fotografo free lance.

L’attrazione per la scrittura breve e frammentaria ha poi trovato nell’adozione del linguaggio fotografico la sua sintesi: dal 1990 si è dedicato in maniera sempre più consistente all’esplorazione dei vari aspetti della fotografia e nel 2002 ha aperto un proprio studio di fotografia d’arte a Milano, con specializzazione in fotografia di ritratto, di opere d’arte e per catalogo. (www.studiomacor.com)

La sua ricerca fotografica è orientata a una lettura del quotidiano mediante l’indagine di quegli aspetti surreali che accostano per una frazione di secondo mondi e gesti apparentemente privi di possibilità di contatto, ancor più se avulsi dal proprio contesto spaziale o cronologico.