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Giuseppe Modica
Un’ampia mostra antologica del pittore Giuseppe Modica con una selezione di sessanta dipinti realizzati dal 1989 al 2003.
Comunicato stampa
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Martedì 20 gennaio 2004 alle ore 18.30 nelle sale del Complesso del Vittoriano di Roma si inaugura un'ampia mostra antologica del pittore Giuseppe
Modica con una selezione di sessanta dipinti realizzati dal 1989 al 2003. La mostra, a cura di Claudio Strinati, voluta e patrocinata dalla Sovraintendenza
al Polo Museale di Roma e dalla Fondazione Leonardo Sciascia, è accompagnata da un volume edito da Allemandi, con testi del Sovraintendente Claudio
Strinati, del Direttore della Galleria Civica di Arezzo Giovanni Faccenda e una nota di Salvatore Italia.
La rassegna è dedicata alla memoria di Maurizio Fagiolo dell'Arco del quale viene ripubblicato l'ampio saggio scritto nel 2002, poco prima della Sua
scomparsa, nel quale Egli percorre e documenta il lavoro di Modica dagli esordi (1972) fino alle opere recenti. Il volume comprende anche uno scritto di
Maria Teresa Benedetti, una nota di Giorgio Soavi, un testo dell'antropologo Antonino Cusumano e una conversazione sulla pittura con il poeta Nino De
Vita.
Giuseppe Modica nasce a Mazara del Vallo nel 1953; studia a Firenze, dal 1973 al 1978, dove frequenta la facoltà di Architettura e l'Accademia di Belle
Arti. Dal 1987 vive e lavora a Roma. La pittura di Modica è rigorosamente riflessiva e meditativa. Il tempo, la luce, la memoria sono da sempre oggetto di
studio e di indagine. Scriveva Maurizio Fagiolo dell'Arco nel 1991: "…Tutte le possibilità della sorgente luminosa, troviamo esplorate in un quadro di
Modica. Luce fiamminga e luce olandese, luce di Antonello e luminosità di Piero della Francesca; luce tendente allo scuro di Stomer e luce tendente al
chiaro di Vermeer. La luce della luce della luce…" E ancora nel Suo ultimo scritto: "…quadri grandi e impegnati che nell'azzurro del cielo-mare ripropongono
i problemi di sempre: la divina proporzione, la metafisica della luce, il fascino dell'assenza, lo spessore della memoria… Non ci sono sobbalzi di qualità
nella pittura recente di Modica, perché la precisione dell'immagine si unisce alla sicurezza della tecnica… E torno al grande quadro ('Luci della
notte-inseguire la pittura'). Si inseguono le luci (vere e finte, calde e fredde, verosimili e false), in questo quadro che sembra una finestra, ed è invece una
descrizione del tempo e anche una parabola sul fare pittura. Ma certo, la pittura devi inseguirla sempre, anche se finisce sempre per somigliare alla bella
Dafne: quando credi di averla finalmente raggiunta, si trasforma sotto le tue mani in qualche altra cosa. E allora l'inseguimento deve continuare…".
Modica si sofferma oggi, infatti, anni 2000, ad "inseguire la pittura" guardando le luci della notte, in un dialogo tra artificiale e naturale, tra fisicità del
quotidiano e sospensione metafisica.
Il lavoro di Modica è stato oggetto d'interesse da parte di letterati, studiosi e storici d'arte, e tra questi citiamo: Maria Teresa Benedetti, Enzo Bilardello,
Bruno Caruso, Renato Civello, Floriano De Santi, Marco Di Capua, Maurizio Fagiolo dell'Arco, Guido Giuffrè, Marco Goldin, Domenico Guzzi, Janus, Dario
Micacchi, Massimo Onofri, Leonardo Sciascia, Vittorio Sgarbi, Giorgio Soavi, Corrado Sofia, Claudio Strinati, Antonio Tabucchi, Marco Vallora.
Modica ha presentato personali in prestigiose gallerie private italiane ed estere (Milano, Roma, Torino, Colonia, Palermo, Brindisi, Messina, Firenze,
Bologna, Piacenza, Trieste, Genova, ecc) ed esposizioni antologiche in musei pubblici quali: Tour Fromage, Aosta 1991; Palazzo dei Diamanti, Ferrara
1993; Casa dei Carraresi, Treviso 1997/1998; Palazzo Spadaro, Scicli 1998; Palazzo del Seminario, Mazara del Vallo 2002; Complesso del Vittoriano,
Roma 2004.
Tra le rassegne più significative: VI Triennale dell'incisione, Milano 1990; XIII Quadriennale d'Arte di Roma 1999; VIII Biennale Internazionale d'Arte
Contemporanea, Il Cairo 2001; Novecento Siciliano, Minsk, Mosca, Barcellona, Londra, Palermo 2003/2004
Modica con una selezione di sessanta dipinti realizzati dal 1989 al 2003. La mostra, a cura di Claudio Strinati, voluta e patrocinata dalla Sovraintendenza
al Polo Museale di Roma e dalla Fondazione Leonardo Sciascia, è accompagnata da un volume edito da Allemandi, con testi del Sovraintendente Claudio
Strinati, del Direttore della Galleria Civica di Arezzo Giovanni Faccenda e una nota di Salvatore Italia.
La rassegna è dedicata alla memoria di Maurizio Fagiolo dell'Arco del quale viene ripubblicato l'ampio saggio scritto nel 2002, poco prima della Sua
scomparsa, nel quale Egli percorre e documenta il lavoro di Modica dagli esordi (1972) fino alle opere recenti. Il volume comprende anche uno scritto di
Maria Teresa Benedetti, una nota di Giorgio Soavi, un testo dell'antropologo Antonino Cusumano e una conversazione sulla pittura con il poeta Nino De
Vita.
Giuseppe Modica nasce a Mazara del Vallo nel 1953; studia a Firenze, dal 1973 al 1978, dove frequenta la facoltà di Architettura e l'Accademia di Belle
Arti. Dal 1987 vive e lavora a Roma. La pittura di Modica è rigorosamente riflessiva e meditativa. Il tempo, la luce, la memoria sono da sempre oggetto di
studio e di indagine. Scriveva Maurizio Fagiolo dell'Arco nel 1991: "…Tutte le possibilità della sorgente luminosa, troviamo esplorate in un quadro di
Modica. Luce fiamminga e luce olandese, luce di Antonello e luminosità di Piero della Francesca; luce tendente allo scuro di Stomer e luce tendente al
chiaro di Vermeer. La luce della luce della luce…" E ancora nel Suo ultimo scritto: "…quadri grandi e impegnati che nell'azzurro del cielo-mare ripropongono
i problemi di sempre: la divina proporzione, la metafisica della luce, il fascino dell'assenza, lo spessore della memoria… Non ci sono sobbalzi di qualità
nella pittura recente di Modica, perché la precisione dell'immagine si unisce alla sicurezza della tecnica… E torno al grande quadro ('Luci della
notte-inseguire la pittura'). Si inseguono le luci (vere e finte, calde e fredde, verosimili e false), in questo quadro che sembra una finestra, ed è invece una
descrizione del tempo e anche una parabola sul fare pittura. Ma certo, la pittura devi inseguirla sempre, anche se finisce sempre per somigliare alla bella
Dafne: quando credi di averla finalmente raggiunta, si trasforma sotto le tue mani in qualche altra cosa. E allora l'inseguimento deve continuare…".
Modica si sofferma oggi, infatti, anni 2000, ad "inseguire la pittura" guardando le luci della notte, in un dialogo tra artificiale e naturale, tra fisicità del
quotidiano e sospensione metafisica.
Il lavoro di Modica è stato oggetto d'interesse da parte di letterati, studiosi e storici d'arte, e tra questi citiamo: Maria Teresa Benedetti, Enzo Bilardello,
Bruno Caruso, Renato Civello, Floriano De Santi, Marco Di Capua, Maurizio Fagiolo dell'Arco, Guido Giuffrè, Marco Goldin, Domenico Guzzi, Janus, Dario
Micacchi, Massimo Onofri, Leonardo Sciascia, Vittorio Sgarbi, Giorgio Soavi, Corrado Sofia, Claudio Strinati, Antonio Tabucchi, Marco Vallora.
Modica ha presentato personali in prestigiose gallerie private italiane ed estere (Milano, Roma, Torino, Colonia, Palermo, Brindisi, Messina, Firenze,
Bologna, Piacenza, Trieste, Genova, ecc) ed esposizioni antologiche in musei pubblici quali: Tour Fromage, Aosta 1991; Palazzo dei Diamanti, Ferrara
1993; Casa dei Carraresi, Treviso 1997/1998; Palazzo Spadaro, Scicli 1998; Palazzo del Seminario, Mazara del Vallo 2002; Complesso del Vittoriano,
Roma 2004.
Tra le rassegne più significative: VI Triennale dell'incisione, Milano 1990; XIII Quadriennale d'Arte di Roma 1999; VIII Biennale Internazionale d'Arte
Contemporanea, Il Cairo 2001; Novecento Siciliano, Minsk, Mosca, Barcellona, Londra, Palermo 2003/2004
20
gennaio 2004
Giuseppe Modica
Dal 20 gennaio al 20 febbraio 2004
arte contemporanea
Location
COMPLESSO DEL VITTORIANO
Roma, Via Di San Pietro In Carcere, (Roma)
Roma, Via Di San Pietro In Carcere, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00
Vernissage
20 Gennaio 2004, ore 18.30