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Giuseppe Nicoletti – Mondo estremo
disegni
Comunicato stampa
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Una possibile cifra di lettura dell’opera di Giuseppe Nicoletti è la sospensione del giudizio.
I marchi della pubblicità usati agli inizi del suo lavoro erano decisamente sospesi tra la polemica consumistica e la loro dissoluzione in forme pittoriche di sapore geometrico.
Le macerie e i relitti successivi ammiccavano ad un maturo senso della metafisica, ma al tempo stesso solleticavano un neoespressionistico gusto della denuncia del vuoto dei tempi.
Il muro, alla fine, oscilla tra il pretesto formale compositivo e l’invalicabilità del limite conoscitivo.
Anche le soluzioni formali, in definitiva, sospendono il giudizio, fluttuanti come sono tra un realismo quasi di maniera ed un colorismo di sapiente costruzione.
In pratica, Nicoletti si comporta da artista, cosciente della necessità di comunicare con immagini e di ricercare all’interno di esse i valori propri dell’esercizio del “mestiere di dipingere”; ma al tempo stesso, da intellettuale, cerca di usare i suoi strumenti per affondare il coltello in alcuni temi dell’esistenza che inevitabilmente si pongono davanti a chi faccia della comunicazione.
Ne risulta una pittura di facile emozione e di difficile “digestione” in cui gli elementi propri della disciplina assurgono a protagonisti, ma non sono in grado di liberarsi del peso dei contenuti e portano gli effetti finali al bordo della speculazione filosofica senza mai rischiare l’affondamento o l’esasperazione.
Enzo di Grazia
Giuseppe Nicoletti è nato a Treviso, dove vive e lavora. L'impianto formativo decisamente pittorico ha determinato necessariamente l'evoluzione della personalità culturale; sicché anche le fondamentali esperienze in area concettuale - con privilegio alle installazioni - sono state vissute e utilizzate in chiave decisamente pittorica, con un rigore formale ed una classicità di impostazione che lo hanno fatto segnalare, nel 1975, alla X Quadriennale dedicata a "La nuova Generazione". Negli anni successivi, ha approfondito il tema dei
rapporti tra arte ed estetica, ispirandosi di frequente alla lezione delle avanguardie storiche. Sono nati così i cicli dedicati alla "Metafisica del Silenzio", alla "Metafisica dei Naufragi" e alle "Archeologie" che costituiscono un punto di approdo provvisorio. In seguito, ha elaborato un personalissimo "Mondo estremo", sempre contraddistinto dalla poetica metafisica, in cui si muove con lucidità, conducendo un'accurata indagine di quei luoghi instabili. Con opere ispirate a questi temi ha realizzato una quarantina di mostre personali ed ha partecipato ad un centinaio di collettive in tutta Europa, sempre mantenendosi fedele ad una profonda coscienza pittorica, pur non trascurando le emergenze progressivamente attuali della cultura visiva.
Personali recenti:
1990 ֹֹTREVISO – Installazione 1:35, Sintesi Galleria d’Arte ∙ TREVISO – Grandi quadri 1980-1990, Casa dei Carraresi ∙ ROVIGO – Grandi quadri 1980-1990, Galleria L’Incontro ∙ VERONA – Grandi quadri 1980-1990, Studio Toni de Rossi ∙ 1991 UDINE – Disegni 1980-1990, Arte Segno ∙ 1992 GUBBIO (PG) – Grandi quadri 1980-1990, Palazzo dei Consoli ∙ TREVISO – 1:9, Sintesi Ass. Culturale ∙ 1993 FANZOLO DI VEDELAGO (TV) – Villa Emo ∙ SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PN) – Hicetnunc, Torre Scaramuccia ∙ 1994 PORDENONE – Wanderung, Spazio Triveneto ∙ 2002 SUVERO (SP) – Piccoli quadri 1980-2000, Bottega d’Arte ∙ 2004 SUVERO (SP) – Dipinti 1994-2004, Bottega d’Arte ∙ PORDENONE - Another wall, La Roggia Ass. Culturale ∙ 2005 PIAVON DI ODERZO (TV) – I, II, III Tempo, Cà Lozzio Incontri∙ MARIBOR (SLO) – Die Letzte Welt, Galerija Dlum∙2006 PRAMAGGIORE (VE) – Mondo estremo (dipinti), Centro Civico ∙ CINTO CAOMAGGIORE (VE) – Mondo estremo (disegni) Palazzo Comunale
I marchi della pubblicità usati agli inizi del suo lavoro erano decisamente sospesi tra la polemica consumistica e la loro dissoluzione in forme pittoriche di sapore geometrico.
Le macerie e i relitti successivi ammiccavano ad un maturo senso della metafisica, ma al tempo stesso solleticavano un neoespressionistico gusto della denuncia del vuoto dei tempi.
Il muro, alla fine, oscilla tra il pretesto formale compositivo e l’invalicabilità del limite conoscitivo.
Anche le soluzioni formali, in definitiva, sospendono il giudizio, fluttuanti come sono tra un realismo quasi di maniera ed un colorismo di sapiente costruzione.
In pratica, Nicoletti si comporta da artista, cosciente della necessità di comunicare con immagini e di ricercare all’interno di esse i valori propri dell’esercizio del “mestiere di dipingere”; ma al tempo stesso, da intellettuale, cerca di usare i suoi strumenti per affondare il coltello in alcuni temi dell’esistenza che inevitabilmente si pongono davanti a chi faccia della comunicazione.
Ne risulta una pittura di facile emozione e di difficile “digestione” in cui gli elementi propri della disciplina assurgono a protagonisti, ma non sono in grado di liberarsi del peso dei contenuti e portano gli effetti finali al bordo della speculazione filosofica senza mai rischiare l’affondamento o l’esasperazione.
Enzo di Grazia
Giuseppe Nicoletti è nato a Treviso, dove vive e lavora. L'impianto formativo decisamente pittorico ha determinato necessariamente l'evoluzione della personalità culturale; sicché anche le fondamentali esperienze in area concettuale - con privilegio alle installazioni - sono state vissute e utilizzate in chiave decisamente pittorica, con un rigore formale ed una classicità di impostazione che lo hanno fatto segnalare, nel 1975, alla X Quadriennale dedicata a "La nuova Generazione". Negli anni successivi, ha approfondito il tema dei
rapporti tra arte ed estetica, ispirandosi di frequente alla lezione delle avanguardie storiche. Sono nati così i cicli dedicati alla "Metafisica del Silenzio", alla "Metafisica dei Naufragi" e alle "Archeologie" che costituiscono un punto di approdo provvisorio. In seguito, ha elaborato un personalissimo "Mondo estremo", sempre contraddistinto dalla poetica metafisica, in cui si muove con lucidità, conducendo un'accurata indagine di quei luoghi instabili. Con opere ispirate a questi temi ha realizzato una quarantina di mostre personali ed ha partecipato ad un centinaio di collettive in tutta Europa, sempre mantenendosi fedele ad una profonda coscienza pittorica, pur non trascurando le emergenze progressivamente attuali della cultura visiva.
Personali recenti:
1990 ֹֹTREVISO – Installazione 1:35, Sintesi Galleria d’Arte ∙ TREVISO – Grandi quadri 1980-1990, Casa dei Carraresi ∙ ROVIGO – Grandi quadri 1980-1990, Galleria L’Incontro ∙ VERONA – Grandi quadri 1980-1990, Studio Toni de Rossi ∙ 1991 UDINE – Disegni 1980-1990, Arte Segno ∙ 1992 GUBBIO (PG) – Grandi quadri 1980-1990, Palazzo dei Consoli ∙ TREVISO – 1:9, Sintesi Ass. Culturale ∙ 1993 FANZOLO DI VEDELAGO (TV) – Villa Emo ∙ SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PN) – Hicetnunc, Torre Scaramuccia ∙ 1994 PORDENONE – Wanderung, Spazio Triveneto ∙ 2002 SUVERO (SP) – Piccoli quadri 1980-2000, Bottega d’Arte ∙ 2004 SUVERO (SP) – Dipinti 1994-2004, Bottega d’Arte ∙ PORDENONE - Another wall, La Roggia Ass. Culturale ∙ 2005 PIAVON DI ODERZO (TV) – I, II, III Tempo, Cà Lozzio Incontri∙ MARIBOR (SLO) – Die Letzte Welt, Galerija Dlum∙2006 PRAMAGGIORE (VE) – Mondo estremo (dipinti), Centro Civico ∙ CINTO CAOMAGGIORE (VE) – Mondo estremo (disegni) Palazzo Comunale
07
aprile 2006
Giuseppe Nicoletti – Mondo estremo
Dal 07 aprile al primo maggio 2006
disegno e grafica
Location
PALAZZO COMUNALE
Cinto Caomaggiore, Piazza della Repubblica, (Venezia)
Cinto Caomaggiore, Piazza della Repubblica, (Venezia)
Orario di apertura
feriali 9–12,30 e 15–18; festivi e sabato su appuntamento
Vernissage
7 Aprile 2006, ore 18
Autore