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Giuseppe Pavone – Punti di fuga. Presentazione del libro
Venerdì 10 gennaio 2020 alle ore 18 presso la Mondadori Bookstore di Matera, piazza Vittorio Veneto 16/B, sarà presentato il libro fotografico Punti di fuga. Il volume raccoglie più di cento immagini che raccontano il paesaggio italiano fotografato dai finestrini dei treni delle Ferrovie dello Stato
Comunicato stampa
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Venerdì 10 gennaio 2020 alle ore 18 presso la Mondadori Bookstore di Matera, piazza Vittorio Veneto 16/B, sarà presentato il libro fotografico Punti di fuga.
Il volume raccoglie più di cento immagini che raccontano il paesaggio italiano fotografato dai finestrini dei treni delle Ferrovie dello Stato. Testi di Dino Borri, urbanista e Enzo Velati, storico dell’arte.
Dialogherà con l’autore il poeta materano Roberto Linzalone.
Per informazioni: pinoart55@libero.it
tel 339.32.33.162
PROFILO DELL’OPERA
Immagini che raccontano il paesaggio italiano fotografato dai finestrini dei treni delle Ferrovie dello Stato.
Nascono dallo sguardo libero sul mare, gli alberi, gli attraversamenti stradali, i sentieri, i fiumi, le strade, le campagne, le periferie, gli edifici urbani e quelli industriali, i ponti e i viadotti, i pali e i tralicci. In realtà l’autore, a partire dagli anni novanta, ha cercato di documentare in maniera analitica parte del nostro territorio sempre alla ricerca di nuovi luoghi.
…Un paesaggio visto dinamicamente, che non può essere contemplato con lo spirito del turista, ma che nasce da uno sguardo, per così dire, in fuga…Il dialogo tra il primo piano sfumato e la nitidezza all’orizzonte sottolinea che il nostro vedere è sempre relativo…La certezza della prospettiva ad unico punto di fuga si disgrega e si moltiplicano i dettagli visivi che il nostro sguardo insegue. Non è immediata la riflessione che il paesaggio non è affatto in fuga, e che in realtà è il fotografo con la sua camera che viene “mosso” dal treno che lo ospita… (Vincenzo Velati)
….A Castiglion Fiorentino di sera sull’oscuro del cielo al tramonto una lampada della carrozza si riflette come una luna…Tra Orvieto e Terni un paesaggio con cipressi verde, giallo, marrone e azzurro fa pensare a Corot o ai Macchiaioli….Ma il viaggio è lungo e intrigante. Ogni pezzo di paesaggio è un pezzo di vita che fugge, forse per non ritornare, mentre i toponimi anche si rincorrono, in una identità rafforzata dal viaggio in ferrovia con le sue innumerevoli e fuggevoli tappe... (Dino Borri)
Giuseppe PAVONE (Bari, 1955), ingegnere, si occupa di fotografia di paesaggio. Ha pubblicato diversi libri tra cui Ferrovieri e immagini, 2002; Sguardi oltre, 2003; Viaggio parallelo, 2005; Lavori in corso, 2006; La luce del paesaggio, 2011; Un racconto dei luoghi, 2012; Herbarium, 2016. Fondatore del Centro Ricerche per la Fotografia Contemporanea, dal 2005 conduce un’organica ricerca sul territorio e le sue trasformazioni, con particolare attenzione alle periferie.
Il volume raccoglie più di cento immagini che raccontano il paesaggio italiano fotografato dai finestrini dei treni delle Ferrovie dello Stato. Testi di Dino Borri, urbanista e Enzo Velati, storico dell’arte.
Dialogherà con l’autore il poeta materano Roberto Linzalone.
Per informazioni: pinoart55@libero.it
tel 339.32.33.162
PROFILO DELL’OPERA
Immagini che raccontano il paesaggio italiano fotografato dai finestrini dei treni delle Ferrovie dello Stato.
Nascono dallo sguardo libero sul mare, gli alberi, gli attraversamenti stradali, i sentieri, i fiumi, le strade, le campagne, le periferie, gli edifici urbani e quelli industriali, i ponti e i viadotti, i pali e i tralicci. In realtà l’autore, a partire dagli anni novanta, ha cercato di documentare in maniera analitica parte del nostro territorio sempre alla ricerca di nuovi luoghi.
…Un paesaggio visto dinamicamente, che non può essere contemplato con lo spirito del turista, ma che nasce da uno sguardo, per così dire, in fuga…Il dialogo tra il primo piano sfumato e la nitidezza all’orizzonte sottolinea che il nostro vedere è sempre relativo…La certezza della prospettiva ad unico punto di fuga si disgrega e si moltiplicano i dettagli visivi che il nostro sguardo insegue. Non è immediata la riflessione che il paesaggio non è affatto in fuga, e che in realtà è il fotografo con la sua camera che viene “mosso” dal treno che lo ospita… (Vincenzo Velati)
….A Castiglion Fiorentino di sera sull’oscuro del cielo al tramonto una lampada della carrozza si riflette come una luna…Tra Orvieto e Terni un paesaggio con cipressi verde, giallo, marrone e azzurro fa pensare a Corot o ai Macchiaioli….Ma il viaggio è lungo e intrigante. Ogni pezzo di paesaggio è un pezzo di vita che fugge, forse per non ritornare, mentre i toponimi anche si rincorrono, in una identità rafforzata dal viaggio in ferrovia con le sue innumerevoli e fuggevoli tappe... (Dino Borri)
Giuseppe PAVONE (Bari, 1955), ingegnere, si occupa di fotografia di paesaggio. Ha pubblicato diversi libri tra cui Ferrovieri e immagini, 2002; Sguardi oltre, 2003; Viaggio parallelo, 2005; Lavori in corso, 2006; La luce del paesaggio, 2011; Un racconto dei luoghi, 2012; Herbarium, 2016. Fondatore del Centro Ricerche per la Fotografia Contemporanea, dal 2005 conduce un’organica ricerca sul territorio e le sue trasformazioni, con particolare attenzione alle periferie.
10
gennaio 2020
Giuseppe Pavone – Punti di fuga. Presentazione del libro
10 gennaio 2020
presentazione
Location
SEDI VARIE – Matera
Matera, (Matera)
Matera, (Matera)
Orario di apertura
h 18,00
Editore
edizioni di pagina
Autore
Curatore
Autore testo critico