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Giuseppe Rescigno – Atlante dell’immaginario
Curata da Massimo Bignardi l’esposizione propone una selezionata scelta di opere realizzate dall’artista di recente.
Comunicato stampa
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Curata da Massimo Bignardi l’esposizione propone una selezionata scelta di opere realizzate dall’artista di recente, tratte dai cicli che evidenziano una sorta di neonaturalismo, carico di una cifra ludica.
“È indicativo, scorrendo la biografia di Rescigno – scrive Ada Patrizia Fiorillo nel saggio introduttivo al recente monografia apparsa per i tipi di Gutenberg Edizioni - leggervi che gli inizi del suo lavoro artistico vadano collocati al sorgere degli anni settanta. Un’affermazione che induce evidentemente ad immettere subito il lettore a contatto con la fase del suo operare che egli ritiene maggiormente assimilabile al proprio percorso. […] È un aspetto questo che lo connota rilevantemente ma con il quale emergono attitudini, ovvero un certo modo di guardare le cose rispetto al quale si affacciano altri punti di vista per riconoscere la sua personalità e la sua poetica. Lo spettro ampio di azioni che ne ha guidato il cammino verso la produzione di immagini e di situazioni storicamente collocate, lo inquadrano, entro i margini di una riconsiderazione del visuale […] per la quale ha oggi puntato maggiormente l’attenzione sul recupero di forme oggettuali, di segni assunti, in una immaginifica proiezione ludica e disincantata, dal mondo della natura”.
“Nelle opere attuali – ha rilevato Massimo Bignardi – balza vistoso il colore, attentamente studiato e pensato, per creare uno scatto immaginativo che sottrae le reiterate forme dei rami, esibite nel loro punto di articolazione (come corpi con le braccia alzate che più tardi prendono la forma di totem e di segnali com’è per Simbolismo vegetale, del 2013), dall’universo natura. È una natura ludica, sognata, come è appunto il colore che la intercetta, lasciando grandi margini all’immaginazione, anzi sollecitando analogie architettoniche di uno scenario urbano. Un ordine che nel tempo darà spazio ad impaginati che chiamano in causa percezioni tattili che l’artista gestisce alternando stampi di foglie stilizzate, realizzati in legno o terracotta, con le impronte che gli stessi lasciano sulla carta, tale da attivare, su un piano semiotico, una relazione tra segno grafico e la forma-oggetto che lo determina”.
Nel corso della mostra, giovedì 19 aprile ore 18:30, sarà presentato il volume Arte contemporanea a Ferrara. Dalle neoavanguardie agli esiti del postmoderno, a cura di Ada Patrizia Fiorillo (Mimesis, 2017): una realtà, quella ferrarese, culturale ed espositiva con la quale Rescigno si relazionerà nella chiusa del decennio settanta, con la presenza nella mostra “Extra Media. Esperienze attuali della comunicazione estetica” curata da Enrico Crispolti nel 1979 e con un intervento performativo quale, Cancellazione video (con Marano) realizzato nello stesso anno presso la Sala Polivalente della Galleria Civica d’Arte Moderna.
“È indicativo, scorrendo la biografia di Rescigno – scrive Ada Patrizia Fiorillo nel saggio introduttivo al recente monografia apparsa per i tipi di Gutenberg Edizioni - leggervi che gli inizi del suo lavoro artistico vadano collocati al sorgere degli anni settanta. Un’affermazione che induce evidentemente ad immettere subito il lettore a contatto con la fase del suo operare che egli ritiene maggiormente assimilabile al proprio percorso. […] È un aspetto questo che lo connota rilevantemente ma con il quale emergono attitudini, ovvero un certo modo di guardare le cose rispetto al quale si affacciano altri punti di vista per riconoscere la sua personalità e la sua poetica. Lo spettro ampio di azioni che ne ha guidato il cammino verso la produzione di immagini e di situazioni storicamente collocate, lo inquadrano, entro i margini di una riconsiderazione del visuale […] per la quale ha oggi puntato maggiormente l’attenzione sul recupero di forme oggettuali, di segni assunti, in una immaginifica proiezione ludica e disincantata, dal mondo della natura”.
“Nelle opere attuali – ha rilevato Massimo Bignardi – balza vistoso il colore, attentamente studiato e pensato, per creare uno scatto immaginativo che sottrae le reiterate forme dei rami, esibite nel loro punto di articolazione (come corpi con le braccia alzate che più tardi prendono la forma di totem e di segnali com’è per Simbolismo vegetale, del 2013), dall’universo natura. È una natura ludica, sognata, come è appunto il colore che la intercetta, lasciando grandi margini all’immaginazione, anzi sollecitando analogie architettoniche di uno scenario urbano. Un ordine che nel tempo darà spazio ad impaginati che chiamano in causa percezioni tattili che l’artista gestisce alternando stampi di foglie stilizzate, realizzati in legno o terracotta, con le impronte che gli stessi lasciano sulla carta, tale da attivare, su un piano semiotico, una relazione tra segno grafico e la forma-oggetto che lo determina”.
Nel corso della mostra, giovedì 19 aprile ore 18:30, sarà presentato il volume Arte contemporanea a Ferrara. Dalle neoavanguardie agli esiti del postmoderno, a cura di Ada Patrizia Fiorillo (Mimesis, 2017): una realtà, quella ferrarese, culturale ed espositiva con la quale Rescigno si relazionerà nella chiusa del decennio settanta, con la presenza nella mostra “Extra Media. Esperienze attuali della comunicazione estetica” curata da Enrico Crispolti nel 1979 e con un intervento performativo quale, Cancellazione video (con Marano) realizzato nello stesso anno presso la Sala Polivalente della Galleria Civica d’Arte Moderna.
12
aprile 2018
Giuseppe Rescigno – Atlante dell’immaginario
Dal 12 aprile al 04 maggio 2018
arte contemporanea
Location
CENTRO LUIGI DI SARRO
Roma, Via Paolo Emilio, 28, (Roma)
Roma, Via Paolo Emilio, 28, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16-19
Vernissage
12 Aprile 2018, ore 18
Autore
Curatore