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Giuseppe Rivadossi – Mater Amabilis
Gruppi scultorei inediti dedicati alla Mater Amabilis, tema da sempre prediletto e studiato con attenzione da Giuseppe Rivadossi
Comunicato stampa
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Gruppi scultorei inediti dedicati alla Mater Amabilis, tema da sempre prediletto e studiato con attenzione da Giuseppe Rivadossi. Dopo il successo della mostra “L’immagine primaria” svoltasi nell’atelier di Nave nel mese di gennaio e dedicata alle strutture quotidiane dell’abitare, Rivadossi ritorna ad esporre le sue sculture dedicate alla figura della donna-madre, custode principe della vita di ognuno di noi, e come tale colta nella sua naturalità silente, lontana da ogni teatralità.
Ora pratico l’immagine primaria archetipa della madre, quale canto dell’amore, come intervento urbano destinato ai grandi spazi della città e della natura. Poi propongo la stessa dolcissima immagine, sempre definita con un certo rigore, ma in forma più famigliare, anche come importante segno per gli spazi interni (Giuseppe Rivadossi)
A Salò sul lago di Garda dal 31 marzo sino al 18 maggio si svolgerà la mostra dal titolo “Il linguaggio della vita”, sia in spazi all’aperto, il lungolago Giuseppe Zanardelli dove verranno presentate quindici sculture che si ergeranno su piedistalli alti oltre quattro metri, sia in spazi architettonici di valore storico, le splendide sale di Palazzo Morgante.
Rivadossi, artista-scultore di spessore internazionale, vuol far si che il visitatore riesca a condividere l’intimità della sua opera scultorea, un percorso poetico iniziato nel 1958 e mai abbandonato, che accoglie la sua stessa visione e il suo stesso sentimento del vivere, e che si alterna fra legno policromo e naturale, pietra e bronzo, tutti materiali che esprimono contemporaneamente forza e leggerezza.
In tutto quarantacinque sculture, di cui trenta all’interno di Palazzo Morgante, che ripercorreranno la medesima tematica delle opere esposte sul lungolago, ma caratterizzate da dimensioni più intime e alcune di esse dall’uso del colore. Le immagini femminili di Rivadossi, archetipi dell’amore, si presentano dunque così, sedute o in piedi nella loro profonda aura di umana interiorità.
Ora pratico l’immagine primaria archetipa della madre, quale canto dell’amore, come intervento urbano destinato ai grandi spazi della città e della natura. Poi propongo la stessa dolcissima immagine, sempre definita con un certo rigore, ma in forma più famigliare, anche come importante segno per gli spazi interni (Giuseppe Rivadossi)
A Salò sul lago di Garda dal 31 marzo sino al 18 maggio si svolgerà la mostra dal titolo “Il linguaggio della vita”, sia in spazi all’aperto, il lungolago Giuseppe Zanardelli dove verranno presentate quindici sculture che si ergeranno su piedistalli alti oltre quattro metri, sia in spazi architettonici di valore storico, le splendide sale di Palazzo Morgante.
Rivadossi, artista-scultore di spessore internazionale, vuol far si che il visitatore riesca a condividere l’intimità della sua opera scultorea, un percorso poetico iniziato nel 1958 e mai abbandonato, che accoglie la sua stessa visione e il suo stesso sentimento del vivere, e che si alterna fra legno policromo e naturale, pietra e bronzo, tutti materiali che esprimono contemporaneamente forza e leggerezza.
In tutto quarantacinque sculture, di cui trenta all’interno di Palazzo Morgante, che ripercorreranno la medesima tematica delle opere esposte sul lungolago, ma caratterizzate da dimensioni più intime e alcune di esse dall’uso del colore. Le immagini femminili di Rivadossi, archetipi dell’amore, si presentano dunque così, sedute o in piedi nella loro profonda aura di umana interiorità.
31
marzo 2007
Giuseppe Rivadossi – Mater Amabilis
Dal 31 marzo al 18 maggio 2007
arte contemporanea
Location
PALAZZO MORGANTE
Salò, Lungolago Giuseppe Zanardelli, (Brescia)
Salò, Lungolago Giuseppe Zanardelli, (Brescia)
Vernissage
31 Marzo 2007, ore 17
Ufficio stampa
STUDIO DE ANGELIS
Autore
Curatore